{"id":1352,"date":"2016-05-17T11:08:58","date_gmt":"2016-05-17T09:08:58","guid":{"rendered":"http:\/\/www.italianotizie24.it\/?p=1352"},"modified":"2016-05-17T19:36:32","modified_gmt":"2016-05-17T17:36:32","slug":"the-boy","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.italianotizie24.it\/the-boy\/","title":{"rendered":"The Boy, il maleficio del puppet demoniaco"},"content":{"rendered":"

The Boy: William Brent Bell dirige un thriller orrorifico ambientato in una magione inglese e interpretato da Lauren Cohan e Rupert Evans. In sala dal 12 maggio.<\/p>\n

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The Boy, sapiente mescolanza di sottogeneri<\/h2>\n

Heelshire Mansion<\/strong> \u00e8 un antico palazzo vittoriano, situato nella profonda brughiera inglese, traboccante di misteri e segreti sepolti. A portarli a galla sar\u00e0 la baby-sitter Greta Evans<\/strong>, giovane donna in fuga da un passato traumatico, protagonista di The Boy <\/strong>(qui la scheda completa<\/a>), nuovo film diretto dal cineasta americano William Brent Bell<\/strong> (Stay Alive<\/strong>, 2006; L’altra<\/strong> faccia del diavolo<\/strong>, 2012; La metamorfosi del male<\/strong>, 2014), interpretato da Lauren Cohan<\/strong>, Rupert<\/strong> Evans<\/strong>, Jim Norton<\/strong>, Diana Hardcastle<\/strong>, Ben Robson<\/strong>, James Russel<\/strong>, Jett Klyne<\/strong>, Stephanie Lemelin<\/strong> e Lily<\/strong> Pater<\/strong>.<\/p>\n

The Boy <\/strong>(qui il sito ufficiale<\/a>), scritto dallo sceneggiatore Stacey Menear<\/strong> e inizialmente intitolato The Inhabitant<\/strong>, \u00e8 stato prodotto da\u00a0Tom Rosenberge <\/strong>e\u00a0Gary Lucchesi <\/strong>per conto\u00a0della Lakeshore Entertainment <\/strong>e da\u00a0Roy Lee<\/strong>, Matt Berenson <\/strong>e\u00a0Jim Wedaa<\/strong>\u00a0<\/strong>per la\u00a0Vertigo Entertainment<\/strong> e distribuito dalla Eagle Pictures<\/strong>. La pellicola \u00e8 una sapiente mescolanza di sottogeneri, come il gotico<\/strong> targato Hammer<\/strong> che pervade ambientazione ed atmosfera, l’evil<\/strong> doll\u00a0<\/strong>(l’inquietante bambolotto di porcellana a grandezza naturale) e la haunted house<\/strong> (Heelshire Mansion<\/strong> \u00e8 il prototipo inglese della casa maledetta) che tanta parte ebbe nel gotico<\/strong> di matrice soprannaturale.<\/p>\n

Bell<\/strong>, come un fine artigiano, confeziona un buon prodotto: da menzionare le lugubri riprese all’interno della haunted house<\/strong> come inquietanti carrelli a precedere e a seguire, le soggettive dell’assassino (Greta<\/strong> \u00e8 ossessivamente spiata e controllata da un paio di occhi misteriosi, forse quelli raggelati del puppet di porcellana, ogni qual volta si aggira all’interno della dimora), total shot e campi lunghi che hanno come oggetto il giardino fatiscente e la brughiera desertica. Suspense dosata e musiche di Bear McCreary<\/strong> (Battlestar Galactica<\/strong>, di David Eicke<\/strong> e Ronald D. Moore<\/strong>,\u00a0<\/strong>2004-2009; The Walking Dead <\/strong>di Frank Darabont<\/strong>, 2010; Outlander <\/strong>di Ronald D. Moore<\/strong>, 2014; 10 Cloverfield Lane <\/strong>di\u00a0Dan Trachtenberg\u00a0<\/strong>, 2016).<\/p>\n

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The Boy, il plot<\/h2>\n

Inghilterra<\/strong>, presente. A Heelshire Mansion<\/strong>, suggestiva magione vittoriana ubicata nella desolata campagna inglese, vivono gli aristocratici coniugi Heelshire<\/strong> (Jim Norton<\/strong> e Diana Hardcastle<\/strong>), due arzilli vecchietti che trascorrono il tempo prendendosi cura del figlioletto Brahms<\/strong>, un ragazzino di otto anni. Costretti ad allontanarsi dal palazzo, assoldano mediante annuncio una baby-sitter per badare al bambino: Greta Evans<\/strong> (Lauren Cohan<\/strong>), giovanissima americana in procinto di lasciare il paese natio per motivi personali, risponde all’annuncio, parte alla volta dell’antica Inghilterra<\/strong> e fa il suo ingresso a Heelshire Mansion<\/strong>.<\/p>\n

Grande \u00e8 il suo stupore quando scopre che il piccolo Brahmsy<\/strong> non \u00e8 un ragazzino come tutti gli altri: trattasi di bambolotto di porcellana finissima, a grandezza naturale, pettinato e abbigliato come un bambino in carne ed ossa. Greta<\/strong>, bisognosa di denaro, decide di stare al gioco accettando passivamente le regole ferree stilate dai coniugi bizzarri e destinate alla cura meticolosa e quotidiana del pupazzo. Almeno fino alla partenza dei due vecchietti: coperto con un telo il bambolotto, Greta<\/strong> si aggira nella magione bivaccando e ripulendo trappole per parassiti, flirta con il fattorino Malcolm<\/strong> (Rupert Evans<\/strong>) e progetta con lui un incontro romantico in citt\u00e0.<\/p>\n

L’idillio tra\u00a0Greta <\/strong>e Malcolm<\/strong>, tuttavia,\u00a0<\/strong>ha vita breve poich\u00e9 a Heelshire Mansion<\/strong> la brace cova sotto la cenere: Brahmsy<\/strong> il pupazzo, ferito dall’indifferenza della baby-sitter e forse posseduto da uno spirito vendicativo, tesse una diabolica ragnatela. Accadimenti disturbanti e inspiegabili si susseguono all’interno della magione, il bambolotto si sposta sistematicamente, versa lacrime, sottrae oggetti personali alla giovane donna e fa partire il giradischi per ascoltare musica a tutto volume. Precipitata in un incubo senza fine, Greta<\/strong> decide di fare chiarezza e comincia ad indagare con l’aiuto del fattorino sul figlioletto degli Heelshire<\/strong>, perito in un incendio all’et\u00e0 di otto anni…<\/p>\n

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Tematica, ambientazione e scenografia<\/h2>\n

Brahmsy<\/strong>, il bambolotto demoniaco\u00a0di The Boy\u00a0<\/strong>(rappresentazione inorganica e mefitica dell’essere umano),\u00a0\u00e8 in buona compagnia nella storia del cinema horror<\/strong> internazionale: dalla fugace apparizione del pupazzo creato da Carlo Rambaldi<\/strong> in Profondo rosso\u00a0<\/strong>(1975)\u00a0di Dario Argento<\/strong>, passando per la lunga saga de La bambola assassina<\/strong> (1988-2013), nella quale un puppet “Tipo Bello” \u00e8 posseduto dallo spirito di un pericoloso serial-killer, all’entit\u00e0 maligna che anima la bambola Annabelle<\/strong> (2014)\u00a0di John R. Leonetti<\/strong>, spin-off del celebre The Conjuring<\/strong> (2013)\u00a0di James Wan.\u00a0<\/strong><\/p>\n

In realt\u00e0, a ben guardare, la pellicola di Bell<\/strong> non si ferma affatto al tema delle evil dolls<\/strong>: quando pensiamo di aver compreso tutto, ecco inaspettato il colpo di scena che cambia la piega degli eventi. Occorre citare un altro paio di film a cui Bell<\/strong> e lo sceneggiatore Menear<\/strong> hanno attinto a piene mani: The Baby<\/strong> (1973) di Ted Post<\/strong> e Bad Ronald<\/strong> (1974) di Buzz Kulik<\/strong>. Pur essendo ambientato in Inghilterra<\/strong>, il film \u00e8 stato girato a Victoria<\/strong>, nella Columbia<\/strong> Britannica<\/strong>, presso il Castello di Craigdarroch<\/strong>, in stile vittoriano costruito dal magnate del carbone Robert Dunsmir<\/strong> nel 1890.<\/p>\n

The Boy<\/strong> \u00e8 soprattutto un’opera d’interni poich\u00e9 le vicende di Greta<\/strong> e del pupazzo Brahmsy <\/strong>si snocciolano\u00a0tra le mura dello splendido castello vittoriano: riconosciamo, in alcune inquadrature, l’imponente facciata dell’edificio, con i caratteristici comignoli bislunghi, le torri e i pinnacoli; l’elegante ingresso con lo scalone in legno massiccio, il salotto con i vetri smerigliati, la sala da pranzo (dove Greta<\/strong> accoglie l’ex fidanzato Cool<\/strong>), la camera da letto di Brahms<\/strong> (stracolma di giocattoli infantili), l’inquietante tromba delle scale. Bell<\/strong> e Menear<\/strong> lasciano il finale aperto, creando le premesse per un possibile seguito della storia.<\/p>\n

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