
Biodiversità violata. L’Onu la celebra lo stesso
21 Maggio 2025 Il 22 maggio è la Giornata mondiale della Biodiversità indetta dalle Nazioni Unite. Appello alle istituzioni per l’applicazione di protocolli internazionali.
La biodiversità ci fa vivere. Aumentare la consapevolezza di prendere decisioni che separino il progresso socio-economico dalla distruzione della natura. È un obiettivo mondiale ma sempre più difficile da centrare. Nella giornata mondiale indetta dalle Nazioni Unite, la domanda che non si può evitare è : a che punto siamo ? E quell’inciso “separare il progresso socio-economico dalla distruzione della natura “ quanto pesa sulle economie dei Paesi industrializzati ? Sulle coscienze di chi sfrutta, sfrutta, sfrutta le risorse per ritrovarsi un giorno con mani e casseforti vuote ?
Ricchezza della vita sul pianeta
L’Onu vuole celebrare la biodiversità come ricchezza della vita sul pianeta. Da anni ha visto giusto e ci ha messo in guardia. Per questo la giornata di metà maggio è una ricorrenza per rimarcare i molteplici valori della salvaguardia dell’ecosistema. L’informazione e la diffusione dei contenuti restano centrali e opportuni, laddove le istituzioni – prima ancora delle associazioni, delle aziende e dei movimenti di opinione- dovrebbero rispettare la Convenzione delle Nazioni Unite per la Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity o CBD). I media svolgono una funzione strategica divulgativa, anche loro dovrebbero allargare gli spazi a inchieste e servizi senza scadere in retoriche declamazioni. Sempre al condizionale, gli Enti dovrebbero promuovere il sostegno all’attuazione dei principi di sostenibilità , applicare i due Protocolli di Cartagena e di Nagoya sull’Accesso alle Risorse Genetiche. Cosa dicono questi documenti votati in assemblee sopranazionali ? Dicono che bisogna assicurare un adeguato livello di protezione nel campo del trasferimento, della manipolazione e dell’uso sicuri degli Organismi Viventi Modificati e tanto altro su aiuti, solidarietà, rispetto. Ma gli interessi economici mondiali sulle risorse e sull’accaparramento dei beni sono appoggiati su cifre a nove zeri. In molti Paesi si combattono guerre commerciali che violano diritti, sottomettono popolazioni, corrompono.
Equilibrio tra esigenze umane e sviluppo
Celebrare la giornata della biodiversità per coloro che ignorano i rischi che stiamo correndo tutti, diventa un odioso rituale. Il tema scelto quest’anno per la Giornata è “Armonia con la natura e sviluppo sostenibile” e mette in evidenza- ancora una volta- l’importanza di un equilibrio tra le esigenze umane e la conservazione dell’ambiente. Purtroppo tutto è nel complesso sistema delle decisioni politiche a tutti i livelli di governo, “da quello nazionale a quello locale – ricordano gli appelli – e tutti i livelli della società (imprese, media, comunità scientifica, cittadini) ad attuare politiche, piani e progetti che vadano nella direzione di perseguire congiuntamente e sinergicamente i tre obiettivi principali della Convention on Biological Diversity, e dei diciassette Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG)”. Tutelare, proteggere, preservare l’ambiente e le risorse dovrebbe essere un valore reputazionale per milioni di soggetti che dallo sfruttamento delle risorse naturali traggono profitti miliardari. Sappiamo che non è cosi e insistere per un diverso modello di sviluppo non è vano.