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Ambiente: pronta la task force anticendi.

Ambiente: pronta la task force anticendi.

24 Maggio 2025 Off Di Nunzio Ingiusto

Nuove tecniche e nuovi strumenti in possesso dei carabinieri del Servizio Meteomont e del Nucleo Antincendio. Due comparti specializzati, in campo per l’estate.

Le variazioni meteorologiche sono un flusso costante di informazioni. Il fattore ambiente è sempre più parte della nostra vita. Arrivano in ogni ora della giornata e finiscono spesso per condizionare le attività quotidiane. C’è, tuttavia, bisogno di fonti qualificate e di personale addestrato per far fronte a situazioni emergenziali e pericolose. I cambiamenti meteorologici sono anche all’origine di disastri ambientali e della piaga degli incendi dei boschi. L’Italia combatte una battaglia tenace sui territori, ma aver affidato ai militari il presidio di questi imprevisti, è indice di attenzione e impegno. Qualche volta ci si lamenta di cose di cui non si ha contezza. Lo Stato si è dotato addirittura di una specifica task force pronta a intervenire sugli incendi boschivi. Il Servizio Meteomont dei carabinieri e la task force del Nucleo Informativo Antincendio Boschivo (N.I.A.B.) nei giorni scorsi hanno dato vita ad approfondimenti operativi con metodi innovativi e analisi di contesto. Non si possono eludere le emergenze e la salvaguardia del territorio è un principio da cui non può derogare. La tutela dell’ambiente è il quadro in cui si svolgono le iniziative delle forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato. Per fortuna non si sono “fronti caldi” da gestire in queste settimane e gli approfondimenti degli addetti si sono svolti per due settimane senza tralasciare, specificamente per i boschi, gli allarmi che viviamo ogni estate.

Un corso interdisciplinare

Nella Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale il corso di “Meteorologia e Climatologia Operativa “ ha visto la partecipazione di militari in possesso della qualifica di previsore, esperto neve e valanghe. È il primo corso in assoluto che si svolge in Italia. Molti italiani non sanno nemmeno che ci sono militari così specializzati con ruoli e funzioni specifici. Ufficiali meteorologi dell’Aeronautica, un accademico in fisica dell’atmosfera e climatologia e un esperto in analisi del rischio idrometeorologico, sono stati i docenti per una full immersion di cui beneficerà tutta la Protezione Civile. Una strada quasi obbligata per i carabinieri su cui pesa la responsabilità di vigilare il territorio con un’infinità di problematiche legate all’ambiente. L’Italia deve risalire qualche posizione in Europa in fatto di prevenzione. C’è una flotta aerea europea a disposizione ma il fuoco, purtroppo, arriva ogni anno. Ora, già le qualifiche di cui sono in possesso molti militari sono un valore aggiunto, ma le tecnologie vanno avanti veloci. Non resta, allora, che stare al passo. Vediamo i fenomeni meteo. Gli allievi carabinieri a Cittaducale hanno svolto approfondimenti ed esercitazioni sugli strumenti di misura e registrazione dei parametri meteo, sulla cartografia e sulla modellistica per le previsioni. Lo spazio, i satelliti e gli altri sofisticati strumenti, sono i supporti necessari per un controllo a terra di tutto ciò che avviene sopra le nostre teste. Sistemi tecnologici come PROMETEO, WEGO, sono quelli su cui i carabinieri lavoreranno con maggiore continuità e per questo diventa utile far conoscere questi presupposti per la gestione delle emergenze. In fondo sono servizi al cittadino che non vengono percepiti, se non in occasione delle emergenze.

Servizi al cittadino

Ma  quali sono i vantaggi ? E il  rischio incendi che ogni anno costa al Paese milioni di euro ? Parliamo di incendi boschivi, allora. A Cittaducale è stato affrontato l’argomento degli indici meteo vegetazionali e agronomici per la definizione del rischio degli incendi  – spiegano dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri – delle variabili meteorologiche che favoriscono gli inneschi e la propagazione degli incendi, della sensoristica  e di droni e camere multispettrali. Un passo avanti scientifico che funge a da deterrente per le operazioni di aggressione della natura.  A quella parte d’Italia che combatte contro le nevicate improvvise o le valanghe, risponde, invece, con nuove metodologie il Servizio Meteomont. Altra risorsa necessaria e da valorizzare. Il corso, insomma, non è stata un’azione separata dal servizio ai cittadini, qualcosa di distante da ciò che ci aspettiamo lo Stato faccia. Sia Meteomont che N.I.A.B. sono servizi di eccellenza del comparto Forestale dell’Arma dei carabinieri e il Nucleo Antincendio Boschivo (N.I.A.B.) deve avere più forza per individuare le cause e i punti di innesco degli incendi. I criminali non rinunciano alla devastazione dell’ambiente, ma le notizie diffuse dal Comando Unità Forestali, e cioè  di 100 militari specializzati dislocati in tutte le Regioni, in grado di intervenire in 12/24 ore sull’intero territorio nazionale fanno prevedere un’estate con boschi e foreste più vigilati. Ce ne ricorderemo quando sentiremo dire ” operazione estate tranquilla “? In caso contrario telefoneremo al 1515 dei carabinieri.

 

 

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