Incendi boschivi: l’Europa si attrezza con una flotta aerea
20 Giugno 2022Gli incendi boschivi, vera piaga estiva che distruggono tutto, hanno spinto l’Europa a creare una nuova flotta aerea. L’estate 2022 si annuncia peggiore delle altre. Denunciare sempre gli avvistamenti.
Sono in arrivo, dicono i meteorologi e per tutta l’estate saranno temuti, oltre al fatto che bisognerà spegnerli in fretta. Gli incendi boschivi provocati da cambiamenti climatici e azioni illegali hanno ormai una portata europea. E l’Europa si è attrezzata con una nuova flotta di aerei antincendio per aiutare i Paesi nei momenti più critici. Diciamo subito che la prevenzione, ovvero le segnalazioni alle autorità locali di qualsiasi focolaio, sono sempre la migliore forma di intervento. Ma poi per evitare disastri ambientali e, purtroppo, a volta anche perdite di vite umane ci vogliono mezzi e uomini. La flotta appena creata fa parte di rescEU, una meccanismo di protezione civile continentale con attenzione alle questioni ambientali..
12 aerei pronti a spegnere il fuoco
Quest’estate, 12 aerei e 1 elicottero sono pronti a essere impegnati da Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Svezia . Mezzi attrezzati per salvare vite umane, mezzi di sussistenza e l’ambiente a monte e a valle .
“L’anno scorso abbiamo assistito alla seconda peggiore stagione di sempre in termini di incendi boschivi nell’UE, che ci ha ricordato in modo doloroso l’effetto devastante di questi roghi sulla vita degli europei”, ha spiegato lo sloveno Janez Lenarcic, Commissario per la Gestione delle crisi “. La flotta rescEU dell’Unione, garantisce un livello di protezione supplementare e tuttavia i buoni risultati non sarebbero stati possibili senza la cooperazione di Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Svezia. In realtà sono gli Stati che ospitano i velivoli. Le Protezioni civili nazionali, i vigili del fuoco e le forze di polizia per tutta l’estate potranno contare su 2 aerei dalla Croazia, 2 dalla Francia, 2 aerei e un elicottero dalla Grecia, 2 aerei dall’Italia, 2 dalla Spagna e 2 dalla Svezia. dietro l’organizzazione dell’emergenza ci sono le previsioni scientifiche, che fino all’autunno non sono buone. Si parla di un rischio superiore alla media nell’Europa centrale e in tutto il Mediterraneo, in particolare a causa del fatto che i mesi estivi tenderanno a essere più caldi e più asciutti rispetto agli anni precedenti. La legna e il sottobosco che bruciano hanno effetti pesantisssimi sull’aria che i venti trasportano in tutte le direzioni.
Ci saranno anche più uomini
La flotta rescEU è interamente finanziata dall’UE, che ha fatto sapere di potenziare anche la capacità degli operatori di pronto intervento nazionali. L’ operazione si aggiunge agli oltre 200 vigili del fuoco e alle attrezzature tecniche provenienti da Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Romania e Norvegia utili a dare sostegno immediato agli operatori di pronto intervento nazionali. Il dramma degli incendi boschivi non conosce pause,e solo in Italia nel 2021 sono stati bruciati 160 mila ettari di terreni. L’ ultima legge italiana – la 155 del novembre 2021 è ancora più severa per ““chiunque cagioni un incendio su boschi, selve o foreste ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento, propri o altrui, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. Se l’incendio è cagionato per colpa, la pena è della reclusione da uno a cinque anni”. Ci resta comunque un po’ di amarezza per venti anni di battaglie contro gli incendi che hanno prodotto risultati non eccellenti sia dal punto di vista ambientale che della cultura della prevenzione.