
Nasce Unica Relin, il primo think tank che accoglie tutte le categorie sociali ed economiche
20 Maggio 2025Nasce UNICA RELIN: a Roma il primo think tank italiano che unisce nello stesso Centro studi sindacati, imprese, terzo settore e professionisti.
Nasce Unica Relin, il primo think tank che accoglie tutte le categorie sociali ed economiche
ROMA – In un contesto politico ed economico segnato da crescenti complessità e tensioni sociali, nasce a Roma un’iniziativa destinata a imprimere una svolta nel panorama del pensiero strategico nazionale.
È stato inaugurato ieri 19 magio, presso la suggestiva e meravigliosa cornice della Chiesa di San Silvestro al Quirinale, l’Osservatorio Nazionale UNICA RELIN, un centro studi che si propone come primo vero think tank multidisciplinare e integrato nel panorama italiano.
La novità di UNICA RELIN non sta solo nella sua struttura, ma soprattutto nella sua composizione e vocazione politica-economica.
Per la prima volta, un unico organismo riunisce associazioni sindacali, associazioni di categoria degli imprenditori, rappresentanze del terzo settore e delle professioni, con l’obiettivo di analizzare le dinamiche sociali ed economiche del Paese e proporre soluzioni concrete e operative, incluse proposte di legge e politiche pubbliche.
A guidare il progetto, il Presidente dell’Associazione Relin – Relazioni Industriali, Claudio Armeni, che nel suo intervento introduttivo ha chiarito l’ambizione del nuovo centro:
«UNICA RELIN vuole essere un laboratorio permanente di riflessione e proposta, un luogo in cui il confronto tra esperienze diverse generi innovazione e visione».
Insieme a lui, Rocco Milano, presidente della Fondazione Internazionale di Assistenza sociale, che ha portato nel progetto anche una importante componente sociale,
Un laboratorio per l’Italia
In un Paese dove troppo spesso il dibattito resta confinato nei recinti ideologici o corporativi, UNICA RELIN si propone di rompere gli steccati e di creare uno spazio in cui mondi spesso distanti possono invece dialogare e confrontarsi: il lavoro e l’impresa, la pubblica amministrazione e la società civile, le professioni e la cultura.
L’approccio è scientifico, aperto e non ideologico: analisi rigorosa dei problemi, confronto aperto delle soluzioni, costruzione di proposte legislative e piani d’azione.
L’evento inaugurale ha visto la partecipazione di esponenti del mondo accademico ed economico, tra cui l’economista Nino Galloni e David Trotti dell’Università Europea di Roma, professionisti e manager di varie parti d’Italia, come Paola Pezzali, Martino Solito, David Trotti, Antonio Pulcini, Domenico Gallo, Ennio Lamalfa, Ranieri De Cinque, insieme a loro Claudio Capodieci della Failm, Pierpaolo Pinto di Unicoop e Massimo Cacciatore di Confeuropa Academy, imprenditori, sindacalisti, che hanno ribadito l’urgenza di una piattaforma in grado di incidere realmente sul futuro del Paese.
Interessante per le prospettive internazionali anche la presenza di Paolo Patrizio, segretario del Consiglio Internazionale di Cooperazinoe Italo Arabo, e Ismaila Tamba, presidente di Interscambio Italia Africa.
Un modello inedito per il pensiero strategico e un osservatorio per il futuro
UNICA RELIN si distingue dai centri studi tradizionali per la sua struttura orizzontale e trasversale, e per la sua vocazione operativa. Non solo analisi, dunque, ma anche progettazione di riforme, produzione di documenti di policy, confronto diretto con le istituzioni e la società.
L’obiettivo, ambizioso ma necessario, è colmare il vuoto di pensiero strategico a medio-lungo termine che da anni penalizza l’Italia, rendendola spesso reattiva ma mai proattiva nel rispondere alle sfide della globalizzazione, della transizione ecologica, dell’evoluzione del lavoro e dell’equità sociale.
UNICA RELIN si candida così a diventare un punto di riferimento nazionale per chi vuole non solo capire i mutamenti in atto, ma anche guidarli. In un’epoca in cui i centri decisionali sono spesso scollegati dalla realtà sociale ed economica del Paese, il nuovo osservatorio promette di ricucire i fili tra analisi, proposta e decisione politica, coinvolgendo tutti gli attori della società italiana.
La sfida è lanciata. L’Italia ha oggi un nuovo strumento per pensare il futuro. E, soprattutto, per costruirlo.