
Un Ponte di nome Matteo ?
20 Maggio 2025Il governo approva un provvedimento sulla trasparenza nei lavori sul Ponte sullo Stretto, ma manca ancora la valutazione di impatto ambientale. A chi intitolarlo ?
Si farà.Si deve fare. Il Ponte sullo Stretto assume sempre più i contorni dell’ipoteca di Matteo Salvini sul suo futuro politico. E chissà se alla fine sotto quei piloni non ci sarà una targa con il suo nome. A chi glielo ha chiesto, il Ministro ha risposto che nessuna scelta è stata fatta a riguardo, ma forse pensa pure al suo nome. Ma non si esclude nemmeno di intitolarlo a Silvio Berlusconi. Il Cavaliere diviso tra terra e mare dopo la controversa intitolazione dell’aeroporto di Milano Malpensa ? Si vedrà. Comunque, dice Salvini, per i lavori quest’estate ci saranno gli operai al lavoro, ma stiano tranquilli i vacanzieri perché non ci saranno rallentamenti.
Un nuovo decreto
In Consiglio dei ministri è passato il provvedimento che contrasta le infiltrazione della criminalità. Come per tutte le grandi infrastrutture, la criminalità organizzata cerca di entrare nel sistema degli appalti e dei subappalti, sfruttando ogni occasione propizia. Da tempo si prendono contromisure e si studiano nuove soluzioni per rendere le cose più sicure. Sarebbe grave e autolesionista, però, se lo Stato per paura della presenza delle cosche non procedesse con opere assolutamente necessarie. Le infiltrazioni della malavita in lavori così ricchi e complessi è un timore che hanno espresso anche molte associazioni ambientaliste e comitati cui va riconosciuto il merito della battaglia per la legalità, ma non quello di bloccare i lavori aggiungendo censura a censura. Non neghiamo le preoccupazioni e la specificità dei lavori tra Calabria e Sicilia che di recente hanno prodotto una inchiesta giudiziaria che ha coinvolto finanche il Procuratore aggiunto della direzione Nazionale antimafia Michele Prestipino. Tuttavia, si guardi avanti, il governo ha deciso che il Ponte s’ha da fare e io “ritengo che l’avvio dei cantieri possa davvero avvenire entro l’estate 2025 ”ripete Salvini. L’ipoteca sulla sua leadership passa, dunque, anche attraverso la sconfitta delle posizioni contrarie della sinistra. Ci sono spazi per ripensare certe idee ? Intanto, cosa ha deciso di nuovo il governo ? Nessun nuovo intervento economico ma solo l’aggiornamento del quadro normativo sulla trasparenza dei lavori. Gli stanziamenti ci sono e un obiettivo per la reale apertura dei cantieri è di ottenere tutte le autorizzazioni del Comitato per la Programmazione economica nel giro di poche settimane, mentre la valutazione di impatto ambientale è tuttora incompleta. Su questo punto, non secondario, la partita è in corso per i molti rilievi fatti sul progetto e le ostilità territoriali. Si tratta di vedere quale sarà il livello di compatibilità ambientale ritenuto idoneo. Pietro Ciucci, amministratore delegato della Società Stretto di Messina, pensa che entro la fine di giugno il via libera dovrebbe arrivare. A quel punto il tandem ministro – manager avrà fatto centro e l’Italia non discuterà più di Ponte si, Ponte no.