
25 Aprile, vigilia di tensioni. Il presidente Anpi cerca di pararsi il fondoschiena
24 Aprile 2022Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…
Attendendo il 25 Aprile c’è chi cerca di pararsi il fondoschiena… Sentite, ad esempio, il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo: “La Resistenza ucraina è Resistenza, doverosa e legittima. E l’invasione russa è da condannare, senza se e senza ma”.
Parole che inducono chi le ascolta ad esortare il Capo Nazionale dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiano) a fare pace con se stesso.
Parole che spingono chi le ascolta a sollecitare Pagliarulo a indire la convocazione straordinaria di una riunione di condominio tra le idee e le sinapsi che ne confondono il cervello. Una Assemblea finalizzata a ordinare i suoi pensieri, Un Conclave per mettere pace tra le idee e le sinapsi che lo agitano…
Il Paraustiello (per i non napoletani, giro di parole prima di arrivare al sodo) per dire che – contrariamente a quelle espresse nei giorni scorsi – sono suonate nette, questa volta, le dichiarazioni di Pagliarulo in Materia di Resistenza.
Una retromarcia clamorosa – questa del Presidente Anpi – dopo le polemiche generate dalle sue dichiarazioni Negazioniste a proposito dell’affiancamento della Lotta del Popolo Ucraino contro l’Invasore Russo alla Resistenza Italiana.
Saranno forse state forse le parole di Sergio Mattarella a convincerlo del contrario, sarà forse stato il diluvio di critiche. Mah…
Fatto sta che Pagliarulo – ex senatore dell’estinto Pdci (i Comunisti italiani di Armando Cossutta) – di fronte alle contestazioni dei Suoi, ha preferito ammainare la bandiera Pacifista impregnata di nostalgico Sovietismo
Una retromarcia rispetto alle sue prime posizioni alla vigilia di un 25 aprile che quest’anno si annuncia particolarmente teso.
A provocare le polemiche e le critiche all’Anpi era stato – come è noto – proprio il presidente Pagliarulo che aveva espresso la propria contrarietà all’invio delle armi all’Ucraina.
Pagliarulo domani pomeriggio sarà a Milano sul palco della manifestazione nazionale convocata dal Comitato permanente Antifascista in occasione del 77esimo anniversario della Liberazione.
Diverse le anime che saranno presenti, variegate le posizioni nel Mondo Pacifista, disparate anche le bandiere nei vari spezzoni del corteo. Ci saranno quelle dell’Ucraina e quelle della Pace, ma non mancherà anche chi porterà quelle dell’Europa e chi imbraccerà quelle della Nato. L’ala della sinistra radicale sventolerà drappi bianchi, colore usato dai civili Ucraini in fuga dai bombardamenti.
Detto ciò, nonostante la retromarcia di Pagliarulo è comunque probabile che le spaccature in seno all’Anpi siano sottolineate dalle annunciate contestazioni durante il comizio finale. Dopo le proteste – fra le prime quelle della senatrice a vita Liliana Segre – a Pagliarulo sono arrivate anche le richieste di chiarimenti da parte del sindaco Beppe Sala.
“Non si può mai neanche per un solo momento mettere sullo stesso piano, ma questo vale in generale e non solo per l’Anpi, i diritti di chi è stato aggredito e di chi aggredisce”, ha stigmatizzato il presidente della Camera, Roberto Fico
Proprio per le tensioni emerse negli ultimi giorni, è stato disposto un servizio d’ordine straordinario da parte di Pd, Cgil, Anpi e City Angels, con richiesta alla Questura di rinforzare la presenza delle forze dell’ordine.
Mai vista una vigilia del 25 aprile così pregna di tensioni. Profondamente schifato dal coro stonato degli Eredi dei Partigiani, ho deciso: andrò al mare. Giove Pluvio permettendo, ovviamente…
Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…
Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
24/04/2022 h.09.00
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