
A Como il Napoli cade e cede il primato, Conte non cerca alibi
23 Febbraio 2025COMO (4-3-2-1): Butez; Smolcic, Goldaniga, Kempf, Valle; Caqueret (72′ Cutrone), Perrone, Da Cunha (81′ Engelhardt); Paz (90′ Douvikas), Strefezza (90′ Vojvoda); Diao (81′ Fadera). All. Fabregas.
NAPOLI (3-5-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano (78′ Ngonge), Billing (62′ Anguissa), Lobotka (84′ Okafor), McTominay; Spinazzola; Lukaku (62′ Simeone), Raspadori. All. Conte.
ARBITRO: Manganiello
AMMONITI: Nico Paz (C), All. Fabregas (C), Di Lorenzo (N), McTominay (N), Simeone (N)
ESPULSI: –
MARCATORI: 7′ aut. Rrahmani (N), 17′ Raspadori (N), 77′ Diao (C)
Dopo tre pareggi consecutivi, al Sinigaglia la squadra di Antonio Conte trova la prima sconfitta del 2025 e chiude un mese di febbraio da dimenticare, con 3 punti in 4 partite.
La sfida si chiude 2-1 in favore dei padroni di casa, vittoriosi grazie all’autorete di Amir Rrhamani e al gol di Assane Diao, intervallate dal momentaneo pareggio di Giacomo Raspadori. Un ko pesantissimo per il Napoli, che si affaccia alla sfida scudetto contro l’Inter da inseguitrice.
Ma andiamo alla gara che vede il Napoli partire senza Anguissa dal 1′ e con la consapevolezza di dover tenere il passo dell’Inter, il match comincia nel peggiore dei modi per Conte. Al 7′ Rrahmani va in blackout e sblocca il risultato con il più goffo degli autogol: retropassaggio sciagurato, che coglie spiazzato anche il compagno Meret. Il Napoli però c’è: prima con McTominay e poi con Billing, gli azzurri macinano occasioni. Al 18′ Da Cunha perde una palla sanguinosa e Kempf mastica in maniera maldestra il pallone al limite della propria area: ringrazia Raspadori, che raccoglie e infila senza esitazioni Butez.
La gara è combattuta e tesa. Il Napoli continua ad essere pericoloso con l’ex Sassuolo, ma anche con le incursioni a tutto campo di Billing e McTominay. Il Como tiene botta e al 25′ ha una buona occasione con Valle, neutralizzata perfettamente da Meret. Il ritmo nella seconda parte del primo tempo, però, va calando. Atto dovuto dopo il pressing mostratosi sempre alto e intenso da parte di entrambe le squadre. All’intervallo, il risultato recita 1-1.
Il secondo tempo riparte con qualche difficoltà per il Napoli: il Como è tambureggiante e si inserisce con costanza nell’area azzurra. La formazione di Conte fa grande difficoltà a venire fuori dalla propria metà campo, complice l’assenza di dinamismo e di supporto da parte di Lukaku. Al 65′ il Napoli squilla con McTominay: portentoso Butez, che mette in calcio d’angolo con un intervento da urlo. La partita resta sporca e poco qualitativa, nella speranza di entrambi gli allenatori di trovare l’episodio giusto.
Al 74′ il Napoli spreca il colpo dell’1-2, gettando all’aria con Anguissa un’occasione davvero ghiotta. Troppo molle il tiro dell’ex Fulham, che grazia dal limite la formazione di Fabregas. Al 77′ il Como, invece, non perdona: palla persa a centrocampo, Nico Paz ispira Diao, che buca Rrahmani alle spalle e trafigge Meret con un diagonale perfetto. Conte prova il tutto per tutto nel finale e getta nella mischia anche Ngonge e Okafor. Una mossa disperata, che non rilancia il Napoli, che anzi affonda fisicamente nel finale. Al triplice fischio è sorpasso per l’Inter: il Como batte gli azzurri 2-1, sottraendo la vetta
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato a margine della sconfitta dei suoi per 2-1 sul campo del Como e ha cosi commentato:
“A livello mentale abbiamo mostrato delle crepe così come nelle ultime tre partite dove ci siamo sempre fatti rimontare”. Conte ha poi continuato dicendo:
A me il primo tempo era piaciuto molto, anche perché dopo l’autogol non ci siamo abbattuti ma abbiamo subito ripreso a giocare e fare la partita. Quello su cui c’è da interrogarci è il secondo tempo: siamo entrati con i propositi che sono rimasti nello spogliatoio. Volevamo continuare a fare la partita del primo tempo, quindi essere molto intensi e cercare di vincere la partita, invece nella ripresa è entrata un’altra squadra. Siamo stati remissivi sin dalle palle da dietro, nel primo tempo avevamo scelto invece con oculatezza quando giocarla e quando darla lunga. Ci sono anche degli step che bisogna fare secondo me a livello mentale, c’è bisogno di tempo. Il secondo tempo non è stato di livello come approccio, mentalità, sinceramente penso che non abbiamo fatto bene e questo dispiace. Sono io l’allenatore e devo lavorare sul discorso mentale, però so anche che arrivi fino a un certo punto da questo punto di vista“.
“È sicuramente una battuta d’arresto che fa male per come è arrivata, perché a livello mentale abbiamo mostrato delle crepe così come nelle ultime tre partite dove ci siamo sempre fatti rimontare. I ragazzi penso che stiano dando veramente il massimo, però c’è bisogno poi di fare un percorso e dare il tempo di crescita, non solo da un punto di vista tecnico-tattico ma anche di mentalità. Poi noi stiam giocando dall’inizio anno con questa pressione, che fortunatamente ce la siam portata da soli: essere lì in testa alla classifica o comunque essere vicini, non volendo ci ha portato questa pressione fin dall’inizio. Questa cosa non era assolutamente prevista. Adesso dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi, cercando di analizzare perché nella ripresa gli altri hanno mostrato più cattiveria, hanno vinto tutti i duelli, avevano più fame e più voglia. Quando c’è questo c’è poco da fare, ecco“.
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