
Abbelliamo le città: il Credito Sportivo finanzia sport e cultura
19 Ottobre 2022Tre soggetti istituzionali mettono risorse per recuperare luoghi d’arte in condizioni di abbandono. Un bando pubblico con 80% di risorse al Sud e 20% al Centro-Nord. Ottima occasione sociale e ambientale.
Abbelliamo le città: il Credito Sportivo finanzia sport e cultura
Il titolo prelude ad un impegno della politica per le città su due settori centrali: sport e cultura. Il bando “Cultura Missione Comune 2022” dedicato a Comuni, Città Metropolitane, Province e Regioni apre le porte ad interventi di riqualificazione urbana ed ambientale intorno a due pilastri che rendono le città più vivibili.
Tre soggetti: Istituto per il Credito Sportivo (ICS), Banca sociale per lo sviluppo sostenibile dello Sport e della Cultura e ANCI chiamano a raccolta gli Enti che vogliono passare dalle parole ai fatti, soprattutto nell’interesse dei giovani.
I fondi disponibili rendono possibile riqualificare i luoghi della cultura con interventi durevoli, per i quali il Credito sportivo mette a disposizione 25 milioni di euro di mutui.
Mutui con il totale abbattimento degli interessi, a tasso fisso, a condizione che gli accordi tra gli Enti locali e l’istituto finanziatore siano firmati entro il 31 dicembre 2022.
Bisogna preparare o tirare fuori dai cassetti i progetti. E’ una opportunità che si inserisce nella valorizzazione verde di tutti i Comuni, anche di quelli più piccoli, come abbiamo avuto modo di scrivere.
I mutui possono essere firmati direttamente con l’ICS o con una banca convenzionata. I contributi saranno concessi per 15 anni e saranno utilizzabili anche su mutui fino a 25 anni.

Antonio Decaro, presidente Anci – Associazione Nazionale Comuni d’Italia.
La procedura di selezione sta per partire e prevede l’acquisizione di un punteggio minimo di accesso sulla base di requisiti e parametri di valutazione.
Insomma, si tratta di una iniziativa di riequilibrio sociale ed ambientale, poiché i lavori da farsi sulle strutture renderanno più dignitosi certi ambienti cittadini.
Il Presidente dell’Anci Antonio Decaro (nella foto a lato) ne conviene: “L’Anci saluta con grande apprezzamento un’iniziativa con la quale si ampliano le risorse a disposizione dei Comuni per investimenti finalizzati alla valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale delle nostre città”.
Le risorse disponibili arrivano dal Piano Sviluppo e Coesione (PSC) del Ministero della Cultura e sono destinate per l’80% al Mezzogiorno e per il 20% al Centro-Nord. Tuttavia se dal Mezzogiorno non dovessero arrivare richieste di partecipazione, il plafond rimanente sarà redistribuito agli Enti del Centro Nord.
Per patrimonio culturale si intendono tutti i beni culturali e paesaggistici, compresi quelli del demanio culturale, gli istituti e i luoghi della cultura. La lista su cui intervenire è varia e rispetta l’ambiente.
Il sito www.creditosportivo.it, a questo riguardo fornisce tutte le indicazioni.
Quanto alla cifra stanziata per il 2022, l’Anci ha già detto che chiederà al nuovo governo il rifinanziamento anche per i prossimi anni di iniziative positive come questa.
Giorgia Meloni e i suoi ministri per le cose che hanno promesso prima del voto non dovrebbero farsi pregare molto.
“L’Istituto per il Credito Sportivo –spiega il presidente Andrea Abodi – consolida il ruolo di banca del sistema culturale italiano, pubblico e privato. Il bando può contare sugli incentivi messi a disposizione dal Fondo Cultura, affidato dal Governo al nostro Istituto lo scorso anno”.
Chissà se il Centrodestra farà lo stesso, continuerà a fidarsi del Credito sportivo. Le aspettative di successo per il bando 2022 sono alte, tant’è che i promotori hanno parlato di tre obiettivi da centrare (nonostante risorse non eccessive): una crescita dei finanziamenti a favore della Cultura italiana; la misurazione del ritorno sociale dell’investimento dei progetti; una più ampia collaborazione del Fondo con gli altri istituti bancari.