
Anticus: quando il gusto diventa racconto, tra pietra antica e cuore campano
19 Maggio 2025 Off Di Francesca PanicoIncastonato nella straordinaria cornice del Tempio di Serapide, nel cuore pulsante di Pozzuoli, il ristorante-pizzeria Anticus è molto più di un luogo in cui sedersi a tavola: è un viaggio nella cultura, nel sapore e nell’identità più autentica della Campania. A guidarlo c’è Nino Lombardi, imprenditore che ha fatto della qualità la sua firma. Fondatore e CEO della Lombardi Distribuzione, da oltre vent’anni seleziona e porta sulle tavole d’Italia l’eccellenza dei prodotti alimentari campani. «Sono partito nel 1998 con tre chili di mozzarella nel cofano verso il nord Italia per far capire cosa significa davvero bufala campana. Non era business, era passione».
Lombardi non ha mai perso il contatto con il prodotto, con le origini. La sua azienda lavora quotidianamente con ristoranti e pizzerie in tutto lo Stivale. Dalla selezione e distribuzione dei migliori prodotti del territorio alla messa in tavola il passo è stato naturale. Anticus nasce tre anni fa, come sfida personale e approdo concreto di una filosofia imprenditoriale: «Ciò che vendo ogni giorno ai miei clienti, ho voluto trasformarlo in esperienza diretta. Con una mia visione, un mio stile, e con la stessa qualità che pretendo da sempre».
Complice la suggestione di un locale libero con vista sul tempio romano.
«Quel posto mi ha stregato. Il tempio era lì, vivo, sembrava chiamarmi. Oggi siamo l’unico locale che affaccia direttamente sulle rovine. Cultura e cucina qui si fondono davvero».
Anticus è parte del network Strutture & Club Restaurant scelti da Terraviva, il Club fondato dal cantautore Luigi Libra per valorizzare le eccellenze eno-gastronomiche della Campania. E in questo ristorante tutto parla la lingua della tradizione, con intelligenza e rispetto.
«Il motivo per cui ho aderito al Club è perché condividiamo dei valori importanti, come la messa in luce della bellezza e delle risorse umane, della creatività del nostro territorio. E sono certo di poter fare belle cose insieme».
In cucina? Una brigata che rielabora piatti classici, con equilibrio e gusto: genovese, spaghetti alle cozze, risotto alla pescatora, fino alla zuppa di cozze del giovedì santo, divenuta ormai un rito.
«Non cerchiamo l’effetto speciale. Facciamo una cucina napoletana vera, magari rivisitata, ma con i piedi ben piantati nella nostra terra».
Sul fronte pizza, stessa filosofia. L’impasto è contemporaneo ma non canotto, con idratazione elevata e leggerezza.
«Il nostro pizzaiolo, Gaetano Carponi, è stata una sorpresa. Sforna pizze con un cornicione importante ma leggerissime. E usiamo solo ingredienti che io stesso distribuirei ai migliori chef d’Italia».
Nonostante le difficoltà causate dal bradisismo, che rallenta lo sviluppo dell’area flegrea, la visione resta chiara: «Il nostro locale è curato nei minimi dettagli: dalla mise en place alla selezione dei vini, dal menù all’interior design, ogni giorno investiamo per migliorarci». Tra archeologia e cucina, passione e resilienza, Anticus è già un piccolo monumento al gusto e alla cultura del suo territorio.
Condividi:
- Tweet
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Telegram
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp
- Condividi su Tumblr
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail
- Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa
- Altro