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Cast tutto italiano apre il Festival d’Estate 2020 all’Arena di Verona

Cast tutto italiano apre il Festival d’Estate 2020 all’Arena di Verona

29 Giugno 2020 0 Di Redazione In24

Prestigioso cast tutto italiano per l’apertura del Festival d’Estate 2020, la sera del 25 luglio e grandi stelle internazionali per agosto.

Il programma del Festival d’Estate 2020 all’Arena di Verona.

Nel cuore della Musica: al via il 25 luglio il Festival d’Estate 2020 all’Arena di Verona

Con un prestigioso cast tutto italiano nella serata inaugurale del 25 luglio e grandi stelle internazionali per il mese di agosto tra serate di gala e concerti sinfonici, il Festival d’estate 2020 all’Arena di Verona è pronto a partire nella sua rinnovata veste con il palcoscenico centrale, con capienza ancora ridotta, ma animato dal desiderio di sostenere la ripresa del proprio territorio, nel nome della qualità e della tradizione centenaria che lo ha reso celebre in tutto il mondo.

Ed è grazie a questo spirito di tutela della qualità artistica che gli sponsor, a partire dal major partner Unicredit, hanno confermato il loro impegno rendendo quest’edizione realizzabile, nonostante la grave penalizzazione della biglietteria.

Dopo mesi di continuo impegno per non lasciare l’Arena silenziosa in questo anno difficile per il comparto culturale, la stagione areniana finalmente riparte con un nuovo assetto di palco che renderà questa edizione davvero storica e irripetibile.

Il 25 luglio prenderà il via il Festival d’estate 2020 “Nel cuore della Musica” con un grande omaggio all’arte e agli artisti italiani: Francesco Meli, Saimir Pirgu, Roberto Aronica, Fabio Armiliato, Barbara Frittoli, Eleonora Buratto, Luca Salsi, Leo Nucci, Daniela Barcellona, Michele Pertusi, Katia Ricciarelli per un totale di 31 artisti solo italiani.

La serata inaugurale si configura dunque come un omaggio al nostro Paese ferito, alla nostra grande tradizione belcantistica, alla qualità della nostra grande scuola, la cui solidità è stata messa a dura prova dalle sfide imposte dalla pandemia. Fondazione Arena di Verona vuole dunque dare fortissimo messaggio di speranza attraverso l’arte con un’iniziativa etica ed estetica, che non può che nascere nel più grande teatro all’aperto del mondo.

“Lo considero un atto dovuto a difesa del nostro patrimonio che, come in ogni arte performativa, è fatto prima di tutto di persone, della loro dedizione, dello studio continuo per la più alta qualità e francamente, dato che affrontare il palco non è cosa facile, anche della loro tenuta psicologica”, ha assicurato il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia.

Seguirà il 31 luglio una première assoluta con il Requiem di Mozart diretto da Marco Armiliato con Vittoria Yeo, Sonia Ganassi, Saimir Pirgu e Alex Esposito, in un ideale saluto alle tante vittime della pandemia e alle loro famiglie.

Sabato 1 agosto Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Daniela Barcellona e Ambrogio Maestri saliranno sull’immenso palco centrale dell’Arena in quella che sarà una vera festa di rinascita nel nome dell’arte, tornando a respirare quell’afflato internazionale che ha sempre fatto di Arena meta certa degli appassionati di tutto il mondo.

Venerdì 7 agosto invece si inizia a guardare avanti, all’edizione stellare del 2021, con un inedito gala tutto wagneriano in vista del debutto di Jonas Kaufmann e della sua promessa di riportare in parte il grande compositore di Lipsia sul palco areniano, vera rarità storica.

I gala verdiani e pucciniani, l’8 e il 22 agosto, vedranno i graditi ritorni sul podio di Daniel Oren e Andrea Battistoni e tra i cantanti quello del grande tenore argentino Marcelo Alvarez.

Tra queste prestigiose serate, il 14 agosto, è in programma un importante gala dedicato a Rossini – vera novità – che vedrà protagonista il soprano Lisette Oropesa, stimata interprete rossiniana, il giovane tenore sudafricano Levy Sekgapane, i baritoni Alessandro Corbelli e Marco Filippo Romano, il basso Roberto Tagliavini e sul podio Jader Bignamini.

Nel cuore del cartellone, il 13 agosto, è in programma un evento unico in Arena: le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi con l’atteso ritorno del giovane violinista veneto Giovanni Andrea Zanon insieme agli archi dell’Orchestra areniana.

E ancora il 21 agosto verrà proposto Gianni Schicchi di Puccini in forma semiscenica, opera mai rappresentata in Arena, con Leo Nucci nel ruolo principale. Quindi ben due appuntamenti con l’icona Plácido Domingo, pietra miliare del cartellone areniano, prima con uno spettacolo il 28 agosto che lo vedrà indiscusso mattatore accanto alla bellissima voce spagnola di Saioa Hernández affiancata da Saimir Pirgu, quindi nella serata conclusiva del 29 agosto con la diva internazionale Sonya Yoncheva e con il tenore italiano Vittorio Grigolo.

Grande attesa per il ritorno della grande musica con solo mille spettatori

“Questo Festival è il simbolo della rinascita della nostra città, della musica e della cultura che grazie a Fondazione Arena tornano a essere protagoniste a Verona e in Italia. – e il sindaco e presidente di Fondazione Arena, Federico Sboarina che si fa portavoce di questa unanime speranza – Con Nel cuore della Musica abbiamo dato vita a un progetto unico: sul nuovo palco centrale, si esibiranno alcuni tra i più grandi artisti italiani e internazionali e andranno in scena première assolute, mai realizzate prima nell’anfiteatro. Sono convinto che l’edizione 2020 del Festival sarà straordinaria, in tutti i sensi. A partire dalla serata inaugurale che è pensata come omaggio all’arte e alla musica italiana e a quanti, durante l’emergenza sanitaria, sono stati in prima linea nella lotta contro il virus. La prima del Festival sarà, quindi, una serata-evento pensata anche per dire grazie a medici, infermieri e operatori sanitari che, nelle difficoltà di questi mesi, non si sono mai tirati indietro e hanno combattuto a fianco dei malati. Una loro rappresentanza sarà ospite in Arena: saranno un pubblico straordinario per una notte di grande musica che non sarà dimenticata”.

“Garantire continuità al nostro teatro, ai nostri artisti, lavoratori e al nostro territorio non è stato e ancora oggi non è facile, penalizzati come siamo dalla capienza costretta a 1000 spettatori sulla normale dimensione di 13.500 – spiega il sovrintendente e direttore artistico Cecilia Gasdia – È importante dunque da un lato ringraziare i nostri sponsor che non ci hanno mai lasciati soli e d’altro canto continuare a lavorare insieme alle forze migliori del territorio. Dobbiamo dirci soddisfatti di una stagione che fa di un limite un’opportunità e ci dà la possibilità di sperimentare, portare titoli rari, affrontarli con creatività e senza paure. Dobbiamo e vogliamo credere che tutte le fatiche, anche i dolori e le preoccupazioni degli ultimi mesi possano diventare sprone per guardare avanti lanciando i cuori oltre l’ostacolo e ritrovarci così domani con un’Arena più forte, ambasciatrice dell’eccellenza italiana nel mondo”.

Fondazione Arena di Verona per i noti motivi di sicurezza ha messo in vendita solo posti numerati stabilendo però prezzi inferiori a quelli previsti per la precedente programmazione 2020. I biglietti variano da 34 a 199 euro.

Per evidenziare il senso dell’essere spettatori di un’Arena a 1000 spettatori, evento unico nella storia, nascono due nuove tariffe riservate a chi vuole diventare donatore e testimoniare il proprio sostegno al progetto in un momento così delicato. I posti riservati ai donors avranno prezzi dai 300 ai 500 euro.

Fra i vantaggi di diventare donors c’è la possibilità di prenotare il proprio posto nel primo settore già da oggi semplicemente scrivendo a donors@arenadiverona.it. I posti saranno assegnati secondo ordine di priorità. Per tutti gli altri settori la vendita è iniziata il 19 giugno.

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