
Champions League, il Napoli vince a Berlino con un Goal di Raspadori ed un super Kvaratskhelia
24 Ottobre 2023Formazioni
Union Berlino (3-5-2) – Ronnow; Knoche, Diogo Leite, Doekhi; Trimmel, Haberer, Khedira, Aaronson, Gosens; Becker, Fofana. A disposizione: Schwolow, Stein, Jaeckel, Volland, Behrens, Laidouni, Bonucci, Tousart, Kral, Dehl.Allenatore: Urs Fischer.
Napoli (4-3-3) – Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Mario Rui; Cajuste, Lobotka, Zielinski; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia. A disposizione: Contini, Gollini, Elmas, Olivera, Simeone, Zerbin, Lindstrom, D’Avino, Ostigard, Zanoli, Gaetano. Allenatore: Rudi Arbitro: Peljto (Bosnia).
Assistenti: Ibrisimbegovic-Beljo.
IV uomo: Petrovic. Var: Van Boekel (Olanda). Avar: Lasyk (Polonia).Garcia.
I Campioni d’Italia volevano proseguire il buon momento anche in Champions League, i ragazzi di Rudi Garcia hanno fatto visita all’Union Berlino dell’ex Juventino Bonucci per ritornare a vincere dopo il ko di misura contro il Real Madrid. I campioni d’Italia erano reduci dal netto successo a Verona per 3-1 a differenza dei tedeschi in crisi profonda da otto gare consecutive tra Bundesliga ed Europa.
Gli azzurri dopo la vittoria contro il Braga e la sconfitta casalinga contro il Real Madrid, il Napoli vince la terza giornata del girone C di Champions League in programma a Berlino, conquistando tre punti fondamentali in uno stadio ostico come l’Olympiastadion. Decisivo il gol di Raspadori su assist del solito Kvaratskhelia, autore di una giocata spettacolare nell’azione del Goal.
Inizia la gara ed al terzo minuto Haberer per lo Union Berlino calcia di controbalzo ma manca completamente la porta. Al 24esimo Fofana ancora per la squadra tedesca entra in area e serve Haberer che mette in rete a porta vuota. L’arbitro però annulla per fuorigioco di Fofana. Alla mezz’ora Union sempre in avanti, traversone in area di Becker, Haberer con il mancino spara in curva. Sette minuti dopo ripartenza dei biancorossi, passaggio in area di Becker per Fofana, deviazione di Meret e palla sull’esterno della rete. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Dopo l’intervallo sostituzione per il Napoli: entra Elmas, esce Cajuste. Al 65esimo Kvaratskhelia entra in area lungo la linea di fondo, arriva di fianco alla porta, mette in mezzo, zampata di Raspadori e rete ed azzurri in vantaggio. Al 79esimo Union Berlino vicino al pareggio: tiro a girare di Trimmel all’interno dell’area, testa di Knoche e palla a un soffio dal palo. All’82esimo punizione per il Napoli dal lato sinistro dell’area avversaria, lo batte Kvaratskhelia, la difesa dell’Union Berlino riesce a respingere.
Dunque vittoria esterna fondamentale per il Napoli a Berlino grazie alla rete di Raspadori su assist di Kvaratskhelia. Gli uomini di Garcia creano pochissimo davanti e riescono a bucare Ronnow con l’unica vera occasione da gol della partita. L’Union non riesce a reagire e incassa invece la nona sconfitta consecutiva che potrebbe costare la panchina al tecnico Fischer.
Intanto grazie alla contemporanea vittoria del Real Madrid sul Braga, il Napoli sale al secondo posto del Gruppo C con sei punti, a tre lunghezze dagli uomini di Ancelotti, primi a punteggio pieno. L’Union resta desolatamente a quota zero, la qualificazione agli ottavi sembra ormai altamente improbabile per i tedeschi.
MARCATORI: 65′ Raspadori (N)
AMMONITI: 10′ Trimmel (U), 17′ Rrahmani (N), 51′ Gosens (U), 53′ Haberer (U)
ESPULSI:
Le Pagelle:
Union Berlino
Ronnow 6: il portiere dell’Union Berlino deve stare sempre attento quando il Napoli affonda; fatto sta che prima della rete di Raspadori, e non ha potuto fare molto sul tiro, non ha corso grossi rischi.
Doekhi 5,5: il numero 5 della formazione tedesca oggi non ha sicuramente brillato. C’è però da dire che, in quella parte del campo, ha dovuto arginare gli attacchi di uno straripante Kvaratskhelia e vedersela con il georgiano non è mai semplice. Dall’80’ Tousart: s.v.
Knoche 5,5: il centrale di Fischer non ha giocato una partita malvagia. Si è difeso con le unghie e con i denti quanto ha potuto fermando Raspadori molto spesso; nel finale, però, è apparso leggermente nervoso.
Leite 5,5: vale lo stesso discorso fatto per i compagni. La prova è complicata anche per lui perché da quel lato ha Politano, versione on fire, da fermare. A sprazzi ci riesce ma spesso va in affanno.
Khedira 6: nei primi 45 è probabilmente uno dei migliori tra i suoi. Contrasta bene le avanzate napoletane e deve bloccare le sortite offensive azzurre; lo fa bene senza errori. Nella ripresa, però, cala vistosamente tanto da venire cambiato. Dal 70′ Kral: entra e prende il posto di Khedira; non fa rimpiangere il compagno e smista soprattutto palloni.
Trimmel 5,5: il capitano dell’Union nei primi minuti arranca. Non riesce a stare dietro al giocatore georgiano del Napoli e si fa anche ammonire. Prova a lottare ma molto spesso lo fa senza successo. Cliente troppo scomodo per giocare in maniera sufficiente.
Haberer 5,5: contrastare il centrocampo del Napoli non è semplice. Ha dei limiti tecnici rispetto alla linea centrale del campo degli azzurri e molto spesso soffre. Dall’80’ Vollan: s.v.
Aaronson 5: si vede poco o nulla in campo e non regala alcun acuto interessante. Gioca una partita ben al di sotto della sufficienza e non da nulla alla manovra specialmente offensiva dell’Union. Dal 70′ Laidouni 6: partita sicuramente non da incorniciare ma prova a fare legna a centrocampo.
Gosens 5,5: l’esterno ex Inter e Atalanta sembra alquanto provato dal punto di vista fisico. Non brilla e non accelera; sembra lontano parente rispetto a quello visto a Bergamo.
Becker 6: prova a lottare sui palloni che gli arrivano e deve fare i conti con la difesa solida napoletana; rispetto al compagno di reparto è più fumo che arrosto ma la sua prova rimane sufficiente.
Fofana 6,5: tenta in ogni modo di pungere i partenopei. Specialmente nel primo tempo è il giocatore che più di tutti mette in difficoltà la retroguardia azzurra e quando scatta in profondità, da contenere, è tutt’altro che semplice. Viene inquadrato in panchina una volta sostituito e piange quasi dal rammarico: non ha inciso ma resta la buona prestazione. Dal 70′ Behrens 5,5: rallenta l’attacco rispetto a Fofana e non riesce a incidere.
Fischer 5,5: questa era e, probabilmente sarà, l’ultima spiaggia sulla panchina dell’Union Berlino. Nei primi 45 minuti si vedono sprazzi di gioco; poi però la sua squadra sembra quasi correre a vuoto.
Napoli:
Meret 6 – Interviene bene alla mezz’ora, il resto è ordinaria amministrazione.
Di Lorenzo 6 – Nel primo tempo si vede spesso in avanti ma non riesce a sfondare. Rischia di essere superato un paio di volte ma è bravo a non farsi sorprende.
Rrahmani 6,5 – Gli avversari sono ostici ma lui regge fisicamente e non si fa mettere i piedi in testa.
Natan 6,5 – Bravo nei duelli e nei recuperi: ormai è una certezza. La sua personalità sta venendo fuori e le giocate lo evidenziano.
Mario Rui 6 – Gara di grande attenzione: regge alle spinte degli esterni avversari ed anche per questo si vede poco in avanti. (Olivera
Cajuste 5,5 – Buone le intenzioni, meno la realizzazione. Era un po’ troppo teso ma le qualità ci sono. (Elmas 6 – Entra con personalità e prova anche il tiro dalla distanza).
Lobotka 6 – Aiuta molto i compagni in fase difensiva: quando ha il pallone tra i piedi fa sempre la scelta giusta nonostante il poco movimento dei compagni.
Zielinski 6 – Un paio di fiammate, come solo lui sa fare. Il solito lavoro sottotraccia è fondamentale per le trame del gioco della squadra.
Politano 5,5 – Ci prova ma è evanescente. Si incaponisce troppo nel dribbling e alza poco la testa. (Lindstrom SV)
Raspadori 8 – Lotta con i difensori che gli rendono la vita difficile ma, ha una grande occasione e la capitalizza: cinico sul gol. (Simeone 5,5 – Entra ma non riesce a toccare tanti palloni).
Kvaratskhelia 7 – La giocata sul gol vale il prezzo del biglietto: una serpentina nello stretto, poi serve il pallone a Raspadori che deve solo appoggiare. La sua qualità è quella dei fuoriclasse. (Ostigard SV)
All. Garcia 6 – Bene la tenuta difensiva con una squadra corta che riesce a limitare bene le fiammate dell’Union. Conferma la squadra di Verona e le scelte gli danno ragione. C’è da migliorare nella rapidità della manovra offensiva e nella scelta dell’ultimo passaggio: spesso la scelta è quella maggiormente prevedibile o è imprecisa. Ma dopo Verona è una conferma del lavoro fatto sulla teste e le gambe dei calciatori.