
Di Maio & Co. negano l’autorizzazione a procedere contro Salvini. Cala il sipario
19 Febbraio 2019Ma non è una cosa seria, direbbe Luigi Pirandello… Non è una cosa seria assistere e condividere le maldestre capriole, le deprimenti piroette e gli scoordinati salti carpiati del M5s alle prese col tradimento degli originari principi all’ombra di squallidi calcoli di bottega e di interessi personali conditi da deprecabili narcisismi.
Ieri è morto il M5s!
Non è una cosa seria leggere i commenti degli acefali attivisti, in massima parte giovani votati all’obbedienza e privi della necessaria cultura ed esperienza.
Non è una cosa seria continuare ad ascoltare le motivazioni dei Cinquestelle sul caso Diciotti, sul relativo carico di disperati e sul rifiuto di concedere l’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, nell’occasione nelle vesti esclusive di Ministro dell’Interno. La difesa dei privilegi della Casta e la diseguaglianza di fronte alla Giustizia non rientravano nel codice etico morale pentastellato.
Così finisce un amore…
Detto papale papale ieri il M5s delle origini è morto. E Luigi Di Maio & Co. si preparino ad assistere al crollo del Movimento. Se oggi i sondaggi stimano i Cinquestelle al 25 per cento domani – siatene certi – i rilevamenti demoscopici finiranno col darli al 15 per cento se tutto per loro andrà bene. Il 41 per cento che ha votato a favore dell’autorizzazione a procedere – vedrete – andrà via sdegnato sbattendo la porta. Loro – i Cinquestelle – restino pure al servizio permanente del camaleontico Leader leghista!
19/02/2019 h.07.30