
Energia: perché l’Enel investe in cinque Regioni.
01 Febbraio 2022All’asta per i nuovi investimenti green Enel presenta progetti per quattro Regioni del Sud più Piemonte e Lazio. Molta energia fotovoltaica, ma resta il “buco” della autorizzazioni ad eseguire i lavori.
Ci sono cinque Regioni nei piani di sviluppo di Enel che si è aggiudicata l’ultima gara indetta dal GSE (Gestore Servizi Energetici). Piemonte, Sicilia, Basilicata, Campania e Lazio nei prossimi mesi vedranno crescere la loro potenza elettrica tra energia rinnovabile e rifacimenti di impianti idroelettrici già in servizio. L’aggiudicazione con nuovi investimenti è un buon segno perché la Corporate si avvantaggia di 130 Megawatt di nuova energia da distribuire. Tra i progetti di particolare interesse se ne segnalano sei che riguardano nuova capacità solare su tetti di edifici Enel e su terreni, sempre di proprietà Enel , in Toscana, Lombardia e Campania. In più si metterà mano ad impianti idroelettrici in Sicilia e nelle Marche.
Il successo di Enel si è avuto nel corso della settima asta per le fonti rinnovabili con una disponibilità di oltre 3 mila Megawatt solo per il contingente “asta – nuova capacità rinnovabile. Il colosso energetico rafforza in questo modo il proprio piano strategico 2022-2024 imperniato sulla decarbonizzazione, piano che deve stare molto a cuore agli italiani per il caro energia di queste settimane. La Società guidata da Francesco Starace, conferma l’obiettivo di aumento di nuova capacità elettrica rinnovabile per 1 Gigawatt. Ma lo stesso piano prevede un incremento globale di capacità addizionale da fonti rinnovabili di 21,2 Gigawatt per raggiungere alla fine un totale di 75 . In questo modo il Paese ridurrà i consumi di fonti fossili prevalentemente importate a caro prezzo. Nei tre anni anni Enel farà investimenti per 45 miliardi di euro con un incremento del 12% rispetto alla precedente strategia.

Pannelli fotovoltaici.
“Il risultato della settima asta conferma i trend che si sono già registrati nelle precedenti aste in corso da Ottobre 2019 – ha detto Salvatore Bernabei, responsabile Enel Green Power ” . Guardando all’operatività Bernabei riconosce al governo uno scatto sulle autorizzazioni per i nuovi impianti. ” In coerenza con i positivi segnali derivanti dal Decreto Semplificazioni bis – ha aggiunto- c’è l’urgenza di attuazione di concrete misure che possano garantire certezza e riduzione dei tempi dei procedimenti autorizzativi”. C’è bisogno di un sistema di regole con la convergenza di normativa locale e centrale sugli obiettivi di decarbonizzazione del Paese. La burocrazia che ostacola gli investimenti , purtroppo, resta il lato debole debole e intollerabile della nuova visione sostenibile. Le aziende che peraltro hanno disertato altre aste, incupite dai ritardi autorizzativi , chiedono al governo di emanare in fretta i decreti attuativi previsti dal Decreto Lgs n.199/2021. vero architrave della transizione verde verso il 2030 e 2050. La parte l’Italia che vuole svolgere aiutando l’Europa a diventare il primo continente a zero emissioni non può annegare nei labirinti della macchina amministrativa.