
Europee. E alla fine della Fiera nessun vincitore e tutti sconfitti…
22 Maggio 2019E alla fine della Fiera – vedrete – al di là degli eletti nessuno nei partiti avrà molta voglia di sorridere.
M5s in calo rispetto al voto del 2018, Lega giù rispetto alle percentuali dei sondaggi dei mesi scorsi. Si accettano scommesse…
Detto papale papale, a quattro giorni dal voto il sospetto è che i Due Litiganti siano preda di dissenteria acuta: cacarella, tradotto per il volgo.
E già perché – a fiutare l’aria che tira e con sondaggi top secret alla mano – c’ da presumere che lunedì prossimo sarà la giornata dei musi lunghi.
Non sorriderà Luigi Di Maio che dovrà prendere atto della emorragia dei voti del M5s rispetto al 4 marzo 2018, emorragia specchio del fallimento della sua leadership; non sorriderà Matteo Salvini che dovrà chinare il capo di fronte alla erosione delle trionfalistiche percentuali attribuite alla Lega dai sondaggi di soltanto qualche settimana fa; non sorriderà Nicola Zingaretti per il risultato del Pd ancora inquinato da influenze renziane e reso immobile da una inesistente azione politica; non sorriderà Silvio Berlusconi ormai sulla via di un tramonto senza ritorno; non sorriderà Giorgia Meloni alla quale il prevedibile mancato boom della Lega tarperà le ali per volare verso avventure governative.
Resteranno fieramente impassibili gli interpreti de “La Sinistra” che si son dati un ruolo di pura testimonianza; alzerà i toni l’ex Capo Scout impegnato a costruire castelli di sabbia e a lasciarsi andare in numeri cabarettistici in comizi di periferia. Le ultime clownerie, Matteo Renzi le ha servite nella manifestazione a sostegno della candidatura di Carlo Calenda, l’ex Ministro che sogna di prendersi il Pd.
Renziate e calendate a parte, la radiografia del post-voto europeo è dunque bella è servita!
E si accettano scommesse sul fatto che il nostro Paese non esprimerà vincitori, che le urne esprimeranno soltanto vinti.
Risulteranno sconfitte le Forze di governo unitamente a quelle delle Opposizoni. Sarà un risultato senza precedenti, un responso elettorale da antologia nel quale si specchierà la miseria politica del nostro Paese.
E la morale della favola sarà categorica: gli elettori consiglieranno agli attuali politici di cambiare mestiere, di darsi all’ippica! Amen.
I Cinquestelle pagheranno lo zerbinaggio a Salvini e il mezzo flop del Reddito di Cittadinanza, la Lega pagherà l’arroganza del proprio Leader e l’arroccamento sul caso Siri.
Quella delle urne sarà una sentenza inappellabile soprattutto per i Due leader delle Forze di Governo.
Per il Leader della Lega – ultimamente propostosi anche nelle vesti di Capo religioso degli ignoranti – e per il Capo dei Cinquestelle – nella versione di apprendista stregone andreottiano – si tratterà di sconfitte che costringeranno il Primo ad abbandonare i sogni di gloria e di grandezza e il Secondo a fare un severo esercizio di autocritica.
In questo quadro previsionale è superfluo notare che il probabile risultato finirà col marmorizzare l’attuale forma di governo.
A conti fatti, per il M5s si tratterà di un insuccesso propiziato dal mezzo flop del Reddito di Cittadinanza scritto con i piedi e veicolato ingannevolmente, dallo zerbinaggio alla Lega, dal voto SalvaSalvini e anche dal recente avvitamento sul Decreto Sicurezza bis, un provvedimento legislativo che – come è noto – viola la legge del mare, le norme internazionali e l’imperativo categorico di salvare gente in mare. Un provvedimento verso il quale i Cinquestelle si sono espressi con lingua biforcuta.
Per la Lega il calo di consensi (non supererà il 30 per cento) rispetto alle trionfalistiche percentuali indicate dai sondaggi dei mesi scorsi (la davano al 34/35 per cento) risulterà essere figlio soprattutto dei toni sprezzanti e dispotici adottati ultimamente da Salvini, del monocorde tema antimigranti, della strenua difesa del Sottosegretario bancarottiere Armando Siri, dello sfruttamento della simbologia cattolica, dei contenuti immorali del Decreto Sicurezza bis, della scarsa concretezza al di là dei proclami sostenuti con indici puntati e figlio, infine, della sovraesposizione mediatica. Salvini, insomma, al di là della scarsa azione governativa, ha fatto di tutto per rendersi sgradevole. E il risultato – vedrete – finirà col ridimensionarne l’Ego.
La conferma di quanto scritto nella notte tra domenica e lunedì. Il Banco accetta scommesse…
22/05/2019 h.11.20