
Guerra russo-ucraina, avanti con Macron o si rischia di libanizzare l’Ucraina
02 Marzo 2022Per fermare la guerra russo-ucraina la via obbligata è nelle trattative condotte da Macron, perché con le armi agli ucraini si rischia di libanizzare l’Ucraina.
Guerra russo-ucraina, così si rischia di lasciare Putin senza vie di uscita

Vladimir Putin in divisa da judoka (CC Wikipedia).
Secondo alcuni tra i più qualificati osservatori, fra i quali l’ex Ambasciatore russo Vladimir Federovski, lo scenario che Vladimir Putin adesso percepisce è il seguente:
- la sua azione ha prodotto un palese incremento della coesione in seno alla Nato all’Ue;
- la frase di Joe Biden che, riportata concisamente suona: “o sanzioni o Guerra Mondiale” non gli lascia vie d’uscita.
Sorvolo sulla descrizione psicologica del leader russo fatta da chi di psicologia se ne intende (e che spesso non c’azzecca), ma evidenzio due aspetti che pur sembrando marginali secondo me hanno un peso notevole sul carattere di una persona:
- Putin è un judoka molto esperto, è quindi combattivo;
- è un uomo dell’Intelligence, un’intelligence tra le più operative, per non dire “aggressive” (aggettivo che, anche se posto tra virgolette potrebbe essere interpretato in maniera distorta) il quale, nel momento in cui ha assunto che bisogna prepararsi all’inevitabile, segue una logica improntata al realismo tipo “iam et nunc”.
Guerra russo-ucraina, bene fa Macron a insistere con le trattative
Ed è a questo punto che mi viene alla mente il presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha insistito a fare la spola tra Parigi e Mosca rimediando anche la figuretta di quello che se ne torna con le pive nel sacco. Ma la sua insistenza (che io avevo criticato), forse era ed è l’azione più intelligente perché mirata ad evitare quello che potrebbe verificarsi adesso che i Paesi dell’UE, compresa (ahimè) l’Italia, riforniscono di armi, sistemi d’arma, mezzi e materiali quella che si appresta ad essere (e viene già data per scontata da chi dice di odiare la guerra ma nulla ha fatto per evitarla) la resistenza ucraina…
Ossia, la “libanizzazione” di quel Paese con tanto di guerra casa per casa come nel Libano del 1975-82.
Mi costa ammetterlo perché Macron non mi sta simpatico, ma ha ragione a insistere perché l’obiettivo di primo tempo di una diplomazia che si vuole tale, giunti a questo punto, è quello di evitare i combattimenti strada per strada.
Più che mai ora è necessaria la fermezza nell’avanzare a Putin le richieste, ma anche l’insistenza nel volerlo portare al tavolo delle trattative: è l’unico sentiero percorribile.
E nelle trattative non si può escludere l’oggettiva responsabilità di Nato, Ue e Usa che, con impegni “orali” avevano garantito che non si sarebbero estesi verso est evitando così di dare alla Russia l’impressione di subire un assedio.
Stringere il blocco Nato e armare gli ucraini rafforza il blocco Russia-Cina-Iran e libanizza l’Ucraina
L’ulteriore fattore che dovrebbe convincere Ue, Nato e Usa a seguire Macron nel suo tentativo di portare Putin al tavolo delle trattative, risiede nel pericolo che, a fronte del blocco Nato, d’ora in avanti ci potrebbe essere un blocco Russia-Cina-Iran (con le propaggini in Libano, Siria e Iraq).
Dire che Putin è un pazzo criminale che emula Hitler e Stalin e continuare a dipingerlo con le peggiori tinte fosche, serve solo a far caciara e non aiuta a capire il problema e ad affrontarlo in maniera efficiente, è solo bassa propaganda che spinge i più esaltati in un vicolo cieco, nè più e nè meno delle “sòle” che ci vengono propinate con i video di inviati più propensi alla spettacolarizzazione di una cosa seria e penosa come la guerra, che ha proporre la realtà com’è, cruda che sia.
Non dico: “Avanti così Macron” (sarebbe chiedermi troppo), ma dico a Ue e Nato e anche Usa, “stateve accuort” perché chi ci rimette poi sono quei giovani ucraini che state armando.