
Il Fatto Quotidiano, dal deliquio della linea editoriale all’agonia nelle edicole
01 Maggio 2022Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…
“Il Fatto Quotidiano”, dal deliquio della Linea Editoriale all’agonia nelle Edicole. Ovvero, come si spegne un Giornale. Con costernazione ne prende atto il Sottoscritto, ex Affezionato Lettore oggi stanco dei cocciuti avvitamenti di Marco Travaglio attorno alla Guerra, stanco delle testarde condivisioni redazionali dclle Tesi dell’Ineffabile Professor Alessandro Orsini, stanco delle celebrazioni attorno alla Carretta di quei Videointellettuali sempre più incapaci di leggere e interpretare la Realtà.
Dal Deliquio all’Agonia, peccato.
Prima i No Vax, poi i No Green Pass, poi la Combriccola dell’Intellighenzia in Disarmo, poi la Guerra di Putin, poi il rispolverato Antiamericanismo e l’indifferenza verso i Valori del Mondo Libero…
E accade così che – di fronte ai recenti Strampalati Posizionamenti, di fronte alla Linea Editoriale dalle obsolete sfumature Veterocattocomuniste – sia costretto ad Ammainare la vecchia Bandiera il Quotidiano fino a ieri critica e autorevole voce di una Sinistra fuori dal Coro.
In crisi di Lettori, Travaglio & C. si ritrovano vicini alla linea de “La Verità” di Maurizio Belpietro e di quel disco rotto impersonato dal sempre più cupo Francesco Borgonovo. Tanto simili da poter essere eventualmente perfino tentati di proporsi nella formula ormai demodé del “Panino”, due Giornali al costo di uno per la Noia dei rispettivi Lettori…
Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…
Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
01/05/2022 h.07.00