
Il piano Usa su clima e tasse passa con il voto decisivo di Kamala Harris
13 Agosto 2022L’Inflation Reduction Act passa al Senato Usa con 51 voti a favore e 50 contrari. Decisiva la vice presidente Kamala Harris. Ora il piano va alla Camera.
Il piano Usa su clima e tasse passa con il voto decisivo di Kamala Harris
L’Inflation Reduction Act, il piano Usa su clima e tasse, passa al Senato degli Stati Uniti con 51 voti a favore e 50 contrari. Determinante il voto della vice presidente Kamala Harris. Ora il piano andrà all’esame della Camera, prima di essere definitivamente firmato dal Capo della Casa Bianca.
Dopo un anno di trattative, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i Democratici sono riusciti a far approvare un piano da 740 miliardi di dollari su clima, tasse e sanità.
Anche se decisamente inferiore ai 3.500 miliardi inizialmente proposti da Biden, il provvedimento è una vittoria per i democratici a tre mesi dalle elezioni di metà mandato di novembre.
Il presidente americano Biden ha affermato che “il piano riduce il deficit e i costi per le famiglie. Ed effettua il maggiore investimento della storia nel combattere la crisi esistenziale del cambiamento climatico”.
Al termine di una lunga discussione durata l’intera nottata fra sabato e domenica è poi arrivato il via libera definitivo allo storico provvedimento, nato in realtà dalla “rivisitazione” del Build Back Better, che Biden vaveva cercato di far approvare da tempo.
Negli ultimi giorni erano arrivati segnali a favore del piano, dai sondaggi plebiscitari di approvazione degli americani all’endorsement dell’ex governatore californiano Schwarzenegger che aveva detto pubblicamente: “Questo è il più grande investimento sull’energia pulita nella storia americana, salverà vite e creerà fantastici posti di lavoro”.
I punti salienti dell’Inflation Reduction Act stabiliscono uno stanziamento da circa 370 miliardi di dollari per combattere il cambiamento climatico e altri fondi per ridurre il costo dei medicinali.
Si tratta di un piano trasversale che toccherà molti aspetti della vita quotidiana degli americani. È prevista, ad esempio, la possibilità per il servizio sanitario federale di negoziare con le case farmaceutiche il prezzo di alcuni farmaci, ridurre il pagamento delle polizze sanitarie per le persone con redditi bassi e garantire agli anziani l’accesso gratuito a una serie di farmaci.
Per la questione ambientale, invece, larga parte dei 430 miliardi verranno destinati a aziende che ridurranno le emissioni di carbonio. L’obiettivo è dimezzare le emissioni entro la fine del 2030.
Come finanziare queste spese? L’Inflation Reduction Act prevede di imporre una minimum tax del 15% sulle aziende che realizzano utili annuali superiori al miliardo di dollari, una tassa dell’1% sulle società che riacquistano azioni proprie e con un rafforzamento dell’Internal Revenue Service, l’agenzia delle entrate americana.
Il provvedimento “aiuterà ogni cittadino di questo Paese e renderà l’America un posto migliore”, ha detto il leader della maggioranza in Senato, il democratico Chuck Schumer.
I repubblicani hanno invece bocciato l’iniziativa considerandola deleteria per gli americani. Per il senatore repubblicano McConnell è invece “un oltraggio al popolo americano perché prevede un’altra spesa pubblica senza freni”. L’effetto delle nuove tasse sulle aziende – sostengono i Repubblicani – avrà un impatto negativo sulla creazione di posti di lavoro e farà alzare ulteriormente i prezzi.