
La Calabria, Regione sperimentale per le biomasse
27 Gennaio 2022Accordo tra Confederazione piccola e media industria e due Società specializzate per la corretta gestione della risorsa boschiva nell’ ottica della transizione verde. Un esempio per l’Italia, ma gli Enti locali devono aumentare i controlli.
Le biomasse vegetali sono una risorsa per le Regioni che hanno boschi e foreste. Il loro utilizzo per far crescere l’economia circolare va, però, controllato. In questo senso l’accordo firmato in Calabria tra Confapi e Sorgenia Bioenergie ed EP New Energy Italia è un buon esempio di presidio delle attività economiche legate ad un patrimonio naturale. Bisogna vederne la concreta applicazione nei prossimi mesi. Nella Regione parte un sistema di controllo sull’origine e la movimentazione di tutte le biomasse da sfruttare per produrre energia rinnovabile. I tre partner utilizzeranno tecnologie digitali di tracciamento per i materiali , la raccolta e la consegna. In Calabria ci sono aree boschive autorizzate per 600 mila ettari. Vi lavorano centinaia di imprese che concorrono alla produzione di energia pulita, ma non mancano abusi e operazioni clandestine di raccolta e vendita. Lo Stato non sempre riesce a smascherare la rete di illegalità. Ora, tramite una piattaforma digitale, ci sarà il confronto in tempo reale tra quantitativi venduti e limiti autorizzati per le singole aree.
La trasparenza
Ci sarà davvero trasparenza ? «Questo appena firmato è un accordo che promuove la cultura della legalità nella tutela del patrimonio boschivo e delle attività di pulizia e manutenzione dei boschi. Lo abbiamo promosso con entusiasmo perché rispecchia appieno i valori con cui operiamo nei territori nei quali facciamo impresa”, dice Alberto Vaccarella, Amministratore Delegato di Sorgenia Bioenergie.
Ci sono progetti della transizione energetica che girano intorno alla valorizzazione di boschi e foreste. In Calabria gli industriali sono impegnati a preservare questa risorsa preziosa per la green economy. La collaborazione con imprese specializzate rende il percorso più agevole. La prova dei fatti è rinviata alla capacità locale di gestire l’accordo rispetto anche alle centrali a biomasse presenti in Calabria.
Sorgenia stessa dal 2016 gestisce la Centrale del Mercure a Laino Borgo con una potenza di 36 Megawatt. Francesco Napoli, Presidente CONFAPI Calabria richiama il Protocollo Sicurezza e Legalità attualmente vigente nella Regione. In questo modo « abbiamo dato vita a un modello virtuoso che vorremmo fosse adottato da tutti gli impianti a biomassa sul territorio nazionale” dice. “In questo modo aggiungiamo un importante tassello per salvaguardare l’ambiente e azzerare l’illegalità”.
Dal punto di vista energetico le biomasse sono elemento chiave del mix energetico verso la decarbonizzazione. Nel passaggio ad un nuovo sistema produttivo, ecosostenibile dovrebbero muoversi, però, anche Comuni e Regioni per tenere sotto controllo il comparto. Molti illeciti si verificano a causa di scarsa vigilanza che offre l’occasione di fare guadagni incontrollati con la fermentazione dei residui boschivi e di tutto quello che vi si trova.