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L’inquinamento dell’aria uccide. Forse no.

L’inquinamento dell’aria uccide. Forse no.

14 Agosto 2023 0 Di Nunzio Ingiusto

I dati di un prestigioso Istituto americano smentiscono quelli dell’OMS,in particolare per l’Europa. A chi credere?


La notizia è di quelle che fanno tirare un sospiro di sollievo e aumentano la fiducia sulla capacità degli uomini di invertire una pericolosa china. Quale ? L’inquinamento atmosferico. Il fenomeno che accompagna la nostra vita da decenni sarebbe in declino. Pur essendo 
il quarto fattore di rischio di morte nel mondo, la buona notizia è che le morti stanno diminuendo. A dirlo è il Global Health Data Exchange di Washington. Un Istituto specializzato ed indipendente che vanta molta credibilità tra scienziati ed accademici.
Nel mondo ci sono miglioramenti nell’inquinamento cosiddetto indoor relativo agli ambienti domestici, viene detto.  “Negli ultimi 30 anni i decessi causati dall’inquinamento dell’aria si sono quasi dimezzati. Il calo dei decessi è la conseguenza di trasporti, agricoltura e attività industriali, energetiche e domestiche più pulite e sempre meno impattanti”. Questo è ciò  che riporta il sito di informazione Mezzopieno.it , citando appunto l’Istituto USA. L’Onu che organizza le conferenze sul clima non la pensa così.

L’ Europa è l’area con la più bassa mortalità per inquinamento dell’aria: “circa quattro volte meno della media mondiale”. Non vi è dubbio che sono  notizie molto confortanti e non osiamo pensare che gli studiosi del “Global” abbiano preso un abbaglio. Di fatto, però, l’Europa tre anni fa ha adottato un Piano Green ambientale ed energetico proprio perché l’inquinamento dell’aria è arrivato a livelli intollerabili. E gli organismi europei ancora oggi attribuiscono alla diffusione di CO2 e polveri sottili, centinaia di migliaia  di morti ogni anno.

I dati del “Global” del resto sono abbastanza eterogenei, variano in base alla Regione di rilevamento e al reddito delle famiglie. L’inquinamento dell’aria “ tende anche ad essere maggiore nei Paesi a basso e medio reddito e migliora con l’aumentare del tenore di vita e con l’adozione di tecnologie meno inquinanti “ è scritto nel report .

I risultati degli scienziati americani infondono senz’altro fiducia, oltre alla speranza per un mondo più sostenibile.  Ma se i morti da 30 anni calano (calerebbero) come mai la sezione europea dell’Organizzazione  Mondiale della Sanità ancora aiprimi di luglio ha parlato di 1 milione e 400 mila decessi all’anno a “ causa di fattori di rischio ambientali” ?
Poiché siamo tra coloro che non credono alle scie chimiche, che la terra sia piatta o che il Covid 19 sia stato creato ad arte dai cinesi, vorremmo continuare ad avere fiducia nella scienza. Nella ricerca ,nella oggettività dei dati, semplicemente per non andare in confusione. 

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