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Napoli, addio Garcia bentornato a Walter Mazzarri

Napoli, addio Garcia bentornato a Walter Mazzarri

15 Novembre 2023 0 Di Claudio Greco

Il Napoli aveva bisogno di un leader tecnico, un mental coach che entri nella testa dei calciatori, ma non solo gli azzurri hanno bisogno anche di un uomo di campo che riporti certezze dove ora c’è disordine.

La squadra è implosa, si è sprecato un patrimonio tecnico e umano che basterebbe a far campare di rendita mezza Serie A. Anche gli irriducibili come Di Lorenzo e Anguissa si sono appiattiti. Non hanno motivazioni perché non ci sono risultati, hanno inseguito un fantasma per mesi ma loro fanno i calciatori mica i ghostbusters.

Calciatori che erano abituati ad un mister dalla personalità tracimante, un affabulatore geniale e tormentato che li dominava con le idee di un calcio bellissimo, facendoli risplendere di se stessi. Il maschio alfa che guidava un branco di lupi famelici ma con la forza dei risultati.

Nel corto circuito si sono perse regole e gerarchie, oltre a linee guida e codici tattici e si sono regalati tanti alibi ai calciatori che non sapevano più dove metterne.

Si è vissuto nel caos, molto poco organizzato, fino a poco fa affidandosi all’estemporaneità dei singoli e anche un po’ alla ceca, ma il finale era chiaro e la parte incredibile e tragicomica della vicenda è che Garcia e il suo staff abbiano avuto solo domenica scorsa dopo la gara contro l’Empoli, la percezione di essere arrivati nella casella stop.

Quindi ADL ha scelto, ed ha scelto lui Walter Mazzarri l’allenatore di Cavani, Lavezzi Hamsik Maggio.

A Napoli vinse una Coppa Italia poi se ne andò raccontando la bugia de l’anno sabbatico da promesso sposo dell’Inter ma fu un fallimento totale e da allora la carriera non è più decollata, anzi molte annate furono più che deludenti.

Lo stesso Mazzarri anni dopo ha ammesso di aver commesso un errore, magari sogna di ripararlo adesso, ma quello era un altro Napoli, Mazzarri allenava una banda di scapigliati di qualità che cominciava ad affacciarsi al calcio che conta, oggi invece gli azzurri sono campioni d’Italia e padroni di casa in Champions.

Se De Laurentiis ha scelto Mazzarri, possiamo in buona sostanza definirlo un deja vu, infatti lo stesso Walterone arrivò a Napoli da subentrante al posto del fallimentare Donadoni fecendo cose importanti, rianimando una squadra comatosa e senza anima, propio o meglio quasi come adesso.

Cosa dire? magari ADL vuole giocarsi la carta del destino. Adesso a Mazzarri toccherà preparare la trasferta a Bergamo e la partita di Champions con il Real in un battito di ciglia, senza, neppure, conoscere i calciatori e sarà un susseguirsi di partite con poco tempo per allenare e meno per preparare.

Come mettere le mani in un vespaio. Allora dovranno venire fuori le qualità umane e tecniche dei calciatori. Quando il carro cade per la discesa è dura spingere in salita anche se per farti forza ripeti a voce alta “I campioni dell’Italia siamo.

Auguri mister,

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