La prima conferenza stampa della stagione di Antonio Conte al Napoli è già un terremoto, infatti alla vigilia dell’esordio degli azzurri a Verona l’allenatore non si nasconde e scoperchia il vaso di Pandora rivelando tutte le difficoltà che la sua squadra ha attraversato durante la preparazione estiva, non usando mezzi termini per descrivere la situazione in cui sta lavorando: “C’è bisogno di una ricostruzione totale” e chi si aspettava un Antonio Conte sorridente alla viglia del suo esordio sulla panchina del Napoli in Serie A è rimasto probabilmente deluso e sorpreso soprattutto dall’espressione con cui si è presentato ai microfoni.
Certo Antonio Conte era l’unica scelta proprio per questo motivo qua, inquanto Antonio Conte non guarda in faccia a nessuno e non nasconde la realtà delle cose, come in tanti stanno cercando di fare. D’altronde si sa, Antonio Conte, lui ed il suo staff, da soli purtroppo non possono di certo annullare un gap di 40 punti dall’Inter come nello scorso anno.
Poi vogliamo fare i calcoli, ragionare sulle spese altrui e va bene, ma il Napoli parte da una base media, lo ha già detto una volta e oggi lo ha ribadito, in modo più netto e chiaro, con una Fisiognomica, che per i non esperti è la disciplina parascientifica che, studiando la correlazione tra il carattere e l’aspetto fisico della persona, si propone di dedurre le caratteristiche psicologiche degli individui dal loro aspetto corporeo, in particolare dai lineamenti e dalle espressioni del viso.
E a nostro avviso, l’espressione di Conte oggi in conferenza, era ben chiara, netta e inconfutabile nel descrivere un tecnico palesemente insoddisfatto del mercato fin qui fatto.
E questo lo si capisce ancora meglio, quando si esprime su una domanda che faceva riferimento ad una possibile similitudine a ciò che lo stesso Conte trovò a Torino, approdando alla Juventus, ebbene il tecnico ha cosi risposto
“A Napoli mi aspettavo una situazione migliore, con delle sorprese positive, ma ho avuto difficoltà a trovarle. Mi aspettavo di meglio. Siamo qui per lavorare e fare le valutazioni in maniera razionale, consapevoli che non si può fare tutto e subito. Trovarti in una situazione con 9/10 uscite…Le altre squadre hanno situazioni consolidate. Non mi spaventa assolutamente, ma è meglio essere chiari. L’importante è che ci sia chiarezza, in primis con i tifosi. Chiedo grande unità e compattezza, nelle difficoltà dovremmo cercare di essere uniti. So che incontreremo dei grossi problemi, dovremo essere preparati senza fasciarci la testa prima. Sapere a cosa andremo incontro saremo più cazzuti. Similitudine con la ricostruzione alla Juve? Non ci sono. Qui c’è il tranello dello scudetto di due anni fa, che butta fumo negli occhi”.
Mentre parlando della ricostruzione del Napoli ha cosi detto: “Siamo solo all’inizio della ricostruzione, è solo un mese che sto lavorando per iniziare questa rinascita. Non me la sento di fare pronostici oggi. Sarà un’annata dove dovremo prepararci a soffrire, compatti e uniti. Dobbiamo dare il massimo e ottenere il massimo, anche se il massimo faccio fatica a capire quale sia. Lavoriamo e siamo concentrati uscendo sempre dal campo come vogliono i nostri tifosi, con la maglia sudata. Io per primo dovrò dare più del massimo”.
In conclusione della conferenza Conte ha poi concluso parlando dell’attacco:
Non iniziamo ad andare sui discorsi tattici. Se pensiamo che si parli di tattica non abbiamo capito niente della situazione. Fateci lavorare, sotto tutti i punti di vista. Se parliamo di tattica siamo proprio fuori strada. Cercheremo di fare funzionare meglio le cose che funzionano meno. Ancora ricordo tutte le situazioni tattiche dello scorso anno. Ancora prematuro di parlare di tattica. Quando vogliamo parlare di calcio ci riuniamo tutti insieme, e farvi entrare nella mia idea di calcio. Ma oggi la tattica è l’ultimo dei problemi”.
Insomma quando Conte ha detto “Sarà un’annata complicata” è un dato di fatto, costatare che cii portiamo ancora dietro gli errori della passata stagione e stiamo, dove furono presi calciatori non funzionali ad un club che aveva vinto da li a poco il Campionato, Conte ha detto che il Napoli è “all’anno zero” , bene non dovessero concludersi a breve i tasselli mancanti di questa squadra ma soprattutto, se non dovessero concretizzarsi le cessioni fondamentali che servono a liberare gli slot fisici nella rosa, sarà si anno zero, ma aggiungiamo anno zero e difficile.
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