“No, grazie”. Gli architetti del contenitore draghiano respingono le avances di Matteo Renzi
26 Luglio 2022Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…
“No, grazie”. E’ monocorde e corale la risposta degli Architetti del Contenitore Draghiano alle avances dell’Intrattenitore degli Sceicchi Sauditi, titolare del Brand della Inaffidabilità più bieca. Dopo il Morso Velenoso a Letta (“Enrico stai sereno”, ricordate?) e dopo la scissione dal Pd con relativo furto di Eletti, ora nessuno – insomma – vuole allevarsi la serpe in casa…
Impegnato nel Giro delle Sette Chiese, ultimamente Matteo Renzi ci ha provato con Carlo Calenda. Il suo 2 per cento virtuale in cambio di un Collegio Sicuro. L’offerta è stata respinta. Ma non si sa mai. C’è infatti chi non esclude che a Calenda tra qualche giorno potrebbe pungere vaghezza e valutare con maggiore attenzione la proposta dell’ex Capo Scout…
Con i Centristi – è del resto noto – mai dire mai. Anche il suicidio politico rientra nella vasta Gamma della Storica Categoria…
Sempre più solo, spenti i toni da Guascone e con il simbolo di Italia Viva rottamato e sistemato in soffitta (ora la nuova Griffe è costituita da un dischetto col suo Nome a mò di quello usato da Matteo Salvini) l’ex Capo Scout – insomma – cerca disperatamente Asilo.
Gli serve lo Scranno Senatoriale anche per poter continuare la ben remunerata attività di Conferenziere d’Arabia. Il Titolo di Deputato o di Senatore è infatti indispensabile per entrare a far parte della Ristretta Cerchia dei Furbi Sauditi.
Inviso dai vecchi Alleati, spinto dalla disperazione, potrebbe ritrovarsi costretto a correre da solo, l’Ex Rottamatore di Rignano sull’Arno. Una Impresa Ardua. Non a caso ha organizzato una edizione straordinaria della Leopolda dall’1 al 3 settembre. Fa appello ai Volontari, non cita più Italia Viva, spera di mettere insieme un po’ di gente che gli possa consentire di sperare…
Renzi non è il solo a stare sulle spine. Vivono nella stessa condizione Giorgia Meloni, Leader di Fratelli d’Italia, e Giuseppe Conte, Capo dei Resti del M5s.
Dal suo punto di vista ha ragione Meloni. Sente puzza di bruciato attorno alla sua persona, sospetta che il Rozzo Alleato Leghista in combutta con Silvio Berlusconi nell’occasione formattato da Licia Ronzulli (l’organizzatrice delle Cene Eleganti ndr) le stiano preparando il Rogo post-Voto. Patti chiari Urbi et Orbi reclama dunque a garanzia la Leader di Fratelli d’Italia. E lo fa a giusta ragione considerando anche l’opaco e ininfluente ruolo dell’incolore Coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani.
Senza bussola, Giuseppe Conte sulla zattera del M5s naviga a vista verso il 25 settembre. Salvo colpi di scena, il destino dell’Avvocato Difensore del Popolo sembra coincidere con quello dell’ex Rottamatore. Come nella Guerra dei Roses i Due Nemici rischiano di fare la stessa brutta fine…
Senza futuro – infine – la squadra di Luigi Di Maio. Si salverà soltanto il Pomiglianese, Democristiano dentro ed ex Cinquestelle per calcolo.
Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…
Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
26/07/2022 h.07.40
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