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Nucleare: le liti non fiscono mai

Nucleare: le liti non fiscono mai

02 Aprile 2025 Off Di Nunzio Ingiusto

Polemiche nel governo per il programma di sviluppo del nuovo nucleare. Pichetto Fratin e Urso per la collaborazione con i privati, Salvini contro.

L’energia a basso prezzo in Italia è come un’araba fenice. Con le polemiche che accompagnano ogni discussione sul come e quando, ci stiamo abituando a un futuro pieno di attese. Abbandonare le fonti fossili che costano sempre di più è un’esigenza reale che incide sui fatturati delle aziende, cioè sull’economia del Paese, ma molto di più sui bilanci delle famiglie. Tra le fonti del futuro che ci faranno risparmiare c’è il nuovo nucleare, su cui il governo ha deciso di investire. Nucleare di terza generazione, fissione nucleare si chiama, in quanto è basato su reattori più sicuri, più efficienti e più sostenibili rispetto ai reattori degli anni passati.

Investire nel privato ?

La ricerca sta facendo passi da gigante, tuttavia occorrono investimenti e idee chiare. Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin nelle settimane scorse ha presentato un disegno di legge che riapre le porte alla ricerca e alla costruzione di future centrali. Per dare forza a questo processo con il suo collega Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha proposto di investire 200 milioni di euro in una Società che ha già progetti avanzati nel campo. La società è la Newcleo dell’imprenditore Stefano Buono, mente e stratega dei reattori modulari. La Newcleo ha sede in Francia, dove ha ottenuto forti sostegni dal governo, che potrebbero essere imitati dal governo italiano. Il governo Meloni intende sostenere “concretamente il rafforzamento della filiera industriale nazionale dedicata all’energia nucleare innovativa, riconoscendone l’importanza per garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e competitività tecnologica del Paese” hanno detto i due Ministri. In riferimento al provvedimento già adottato si vogliono “valorizzare le competenze già esistenti e creare nuove opportunità industriali e occupazionali a vantaggio del sistema produttivo italiano” riporta l’Agenzia Ansa. Sembrava una buona strada, una collaborazione tra pubblico e privato in un campo altamente specializzato, senonché il pubblico – lo Stato – è già impegnato direttamente con una struttura formata da aziende controllate: Enel, Ansaldo e Leonardo. I tre partner stanno facendo quello che sta facendo Newcleo che obiettivamente è molto più avanti con decine di ingegneri impegnati già da anni.

La Lega dice no

A indebolire le intenzioni dei Ministri Pichetto Fratin e Urso ci ha pensato, però, Matteo Salvini che si è chiesto perché lo Stato dovrebbe mettere soldi in un’azienda privata, quando ha già organizzato le cose in proprio ? Noi – ha chiarito- sosteniamo il progetto del nucleare italiano, ma “gli ipotetici afflussi di denaro pubblico in aziende private” non è un idea che condividiamo. I due colleghi ministri hanno parlato a titolo personale o avevano concordato la strategia dell’investimento nel privato con  la premier ?  “La Lega ha le sue idee di sviluppo industriale. Dal mio punto di vista se c’è un soggetto pubblico operante io intervengo con il soggetto pubblico” ha insistito Salvini. Non fa una piega, solo che la sfida è sulle tecnologie, sui tempi, sui brevetti, per arrivare prima possibile al traguardo e il pubblico è indietro. Duro prenderne atto.

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