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Operazione Scuderia a Catanzaro, 200 milioni di euro sequestrati ai Lobello

Operazione Scuderia a Catanzaro, 200 milioni di euro sequestrati ai Lobello

06 Maggio 2021 0 Di Pietro Nigro

Operazione Scuderia, la Guardia di Finanza sequestra i beni dei Lobello, imprenditori coinvolti a marzo nel procedimento Coccodrillo.

Operazione Scuderia a Catanzaro, 200 milioni di euro sequestrati ai Lobello

Beni per oltre 200 milioni di euro sequestrati dalla Finanza di Catanzaro ai Lobello, padre e due figlii, gli imprenditori che già a marzo hanno ricevuto provvedimenti di misura cautelare per vari reati.

Nel corso della operazione Scuderia, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo di beni emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro.

Destinatari della misura gli imprenditori catanzaresi Antonio Lobello e i figli Giuseppe e Daniele. Lo scorso mese di marzo i tre sono stati destinatari di misure cautelari personali nell’ambito del procedimento penale denominato “Coccodrillo”: i tre infatti sono gravemente indiziati, a vario titolo, di interposizione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio.

Tra i reati contestati a Giuseppe Lobello anche quelli di estorsione e di concorso esterno in associazione mafiosa.
Alcuni beni intestati a prestanome ma che si ritiene siano dei tre imprenditori sono stati già sequestrati in quella operazione.

Tra l’altro la Prefettura di Catanzaro ha emesso varie misure interdittive antimafia che avevano colpito varie società riconducibili ai Lobello, come CAL.BI.IN. S.R.L., CANTIERI EDILI – INIZIATIVA 83 S.R.L. e STRADE SUD S.R.L.,.

Nel corso delle indagini svolte per quel procedimento penale i militari hanno svolto ulteriori accertamenti proprio sui tentativi con cui i tre Lobello hanno probabilmente cercantdo di proteggere il loro patrimonio sempre con il sistema delle intestazioni fittizie a prestanome.

A condurre le indagini economico-patrimoniali che hanno portato ai nuovi provvedimenti di sequestro gli investigatori del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro, che hanno esaminato in particolare le modeste disponibilità economiche e reddituali di coloro che risultavano titolari di così ingenti patrimoni.

Sequestrati immobili, terreni e società riconducibili alla “holding familiare dei Lobello

Gli accertamenti delle Fiamme gialle sono stati estesi anche a tutti i soggetti collegati ai Lobello, nonché ad altre persone fisiche e giuridiche, società e consorzi, del cui patrimonio i Lobello potevano disporre in tutto o in parte, direttamente o indirettamente.

In particolare sono stati condotti accertamenti sui cambiamenti patrimoniali e societari che si sono verificate nel corso degli anni, insieme a complesse indagini anche bancarie.

Così si è riusciti a ricostruire i contorni operativi di una vera e propria “holding familiare” che farebbe capo ai tre imprenditori.

L’ingente patrimonio sottoposto a sequestro, per un valore di oltre 200 milioni di euro, è costituito da 110 fabbricati e 49 terreni ubicati nei territori di Catanzaro, Simeri Crichi, Settingiano e Cirò Marina (in provincia di Crotone), 67 automezzi, 5 motoveicoli, quote sociali relative a 13 aziende con sede a Catanzaro, Simeri Crichi (CZ) e Firenze. E ancora, complessi aziendali di 12 società operanti nel settore dell’edilizia pubblica e privata e aggiudicatarie di numerosi appalti pubblici, il complesso aziendale di una società operante nel settore della ristorazione e diverse disponibilità bancarie e finanziarie, nonché la società proprietaria di un esteso cantiere per la produzione del calcestruzzo, ubicato nella frazione Lido di Catanzaro.

Qui le immagini dell’operazione:

Qui il video dell’Operazione Scuderia di Catanzaro

 

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