
Pd, l’Assemblea Nazionale dà il via alla corsa verso la poltrona di Segretario
17 Novembre 2018Pronti? Via! Scatta la corsa verso la poltrona da Segreterio del Pd. Big e mezze calzette Dem, tutti all’Ergife di Roma per contarsi, per studiarsi, per abbozzare strategie e alleanze, per far passerella sotto gli occhi di distratte telecamere. L’Assemblea Nazionale del Pd è anche questo.
Il Partito affidato al Presidente Matteo Orfini compagno di playstation, bigliardino e pop corn di Renzi
Grande assente Matteo Renzi, ha aperto il lavori Frans Timmermans, il socialista olandese candidato del Pse alla successione di Jean Claude Juncker. A seguire Maurizio Martina il quale è tornato sulle ragioni delle sue dimissioni da Segretario, atto ineludibile per l’apertura della fase congressuale. Quindi il dibattito arricchito da rituali e inconcludenti blà blà blà di delegati per caso.
Il Partito – come da Statuto – in questa fase precongressuale è intanto affidato pro tempore a Matteo Orfini, il Presidente compagno di playstation, bigliardino e pop corn di Matteo Renzi.
Matteo Renzi il grande assente. Scelta poco solare.
E’ stato il grande assente l’ex Premier ed ex Leader, Matteo Renzi. Ma è normale che uno che detiene la maggioranza del Gruppo senatoriale si nasconda? E’ una scelta solare, la sua? Assolutamente no ed è una scelta che va a fare il paio col suo consumato stile.
Sempre più diviso tra il restare nel Partito o il dar vita a un proprio soggetto politico, l’ex Capo Scout ha preferito defilarsi dall’appuntamento. Sfoglia la margherita mentre i sondaggi non gli regalano sorrisi. Un suo partitino – sentenziano le indagini demoscopiche – non andrebbe oltre il 4 per cento…
Intanto, per quanto riguarda le candidature alla leadership, c’è ancora attesa per le scelte di Martina e di Marco Minniti. Le rispettive decisioni sono considerate imminenti. Non si esclude che l’ex ministro dell’Interno sciolga la riserva domani, una volta verificata formalmente l’indizione del Congresso e si ritiene che anche il segretario dimissionario comunicherà a breve la sua scelta in merito.
Candidature – queste di Martina e Minniti – che andrebbero ad aggiungersi a quelle già note (o ipotizzate) di Nicola Zingaretti, Matteo Richetti, Francesco Boccia, il giovane Dario Corallo e Cesare Damiano.
Gennaio e Febbraio dedicati ai Congressi di Circoli-fantasma
Gennaio e febbraio – secondo esperte voci di dentro – saranno dedicati ai Congressi di circoli fantasma e alle convenzioni provinciali, adempimenti che selezioneranno i tre candidati che si sfideranno alle Primarie.
I gazebo dovrebbero fare la comparsa il 3 o il 10 marzo. Un po’ troppo in là, secondo Pierluigi Castagnetti che ha invitato tutti a considerare l’urgenza di chiudere la fase precongressuale.
Se nessuno dei tre candidati dovesse raggiungere il 50 per cento dovrebbe essere – prescrive lo Statuto – l’Assemblea Nazionale a eleggere il Segretario previo ritorno in pista anche del secondo e del terzo candidato espressi dai gazebo.
Una bella shaekerata – insomma – ad uso e consumo di quanti le mani in pasta sanno tenerle bene e di quanti sanno fare buon uso delle truppe cammellate. A buon intenditor…
17/11/2018 h.12.30