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Pompei: stop a chioschi e bar abusivi

Pompei: stop a chioschi e bar abusivi

07 Ottobre 2024 0 Di Gino Napoli

I carabinieri fermano chioschi e bar abusivi nella zona degli scavi.

 

Il G7 della Cultura è passato da poco, ma i chioschi abusivi sono rimasti al loro posto. Sono rimasti operativi finché oggi non sono scattati i controlli dei carabinieri. In pieno centro sono stati sequestrati 46 strutture tra chioschi e gazebo, tutti abusivi. 63 persone risultano indagate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, sono tutte accusate di invasione di suolo pubblico. I carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dal gip del tribunale di Torre su richiesta della Procura. Sono 46 le attività raggiunte dal provvedimento – spiega l’Arma-  e gli indagati avrebbero occupato abusivamente piazza Esedra, piazza Anfiteatro e via Roma. Siamo nel cuore della città dove si concentrano i flussi turistici da ogni parte del mondo.

La vicenda si trascina da anni con decine di attività commerciali svolte nei pressi dei due ingressi principali degli Scavi di Pompei. Poco distante c’è anche l’ingresso del Santuario che domenica scorsa, poche ore prima del blitz dei carabinieri, è stato meta di pellegrinaggio per la supplica alla Madonna. Con l’operazione i sono stati apposti i sigilli alle strutture che vendevano souvenir, ma anche a bar e gelaterie. Il suolo pubblico è stato occupato senza nessuna autorizzazione, proprio dove si fanno i maggiori affari.  Pompei è tra i siti più visitati al mondo per il fascino della città distrutta dall’eruzione del Vesuvio e per le continue scoperte che portano alla luce reperti straordinari.

Le attività commerciali  e turistiche godono della fama del sito, ma devono essere trasparenti e in regola con la legge. Gli sforzi per rendere Pompei sempre più attrattiva partono dall’alto, dal Ministero della Cultura che ha messo in campo progetti di grande valore. Le istituzioni locali e la Sovrintendenza sono anch’esse in prima linea per tutelare il patrimonio e garantire un’accoglienza di qualità. Da ultimo, l’amministrazione comunale è in corsa per il titolo di Capitale della Cultura 2027.

La  legalità è chiaramente un requisito imprescindibile per rendere più sicura la città e anche i comuni limitrofi che beneficiano della presenza di turisti e dei fedeli al santuario mariano.

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