
Regionali Lazio, con Venturini e Pasini i Moderati vogliono portare la Meloni al 32 per cento
11 Febbraio 2023I conservatori e moderati puntano sui candidati Venturini e Pasini per spingere Fratelli d’Italia oltre il 32 per cento alle Elezioni regionali del Lazio.
Uno degli elementi di maggiore interesse politico delle prossime elezioni regionali del Lazio, in porogramma il 12 e 13 febbraio, è il risultato che otterranno i gruppi conservatori schierati con la coalizionie di Francesco Rocca e presenti nella lista di Fratelli d’Italia che in nome della competenza e dei valori moderati vogliono spingere il partito della premier oltre il 32 per cento.
Ciò anche perché, dall’altro lato dello schieramento, il Pd e i 5 stelle sembrano più impegnati a contendersi a suon di contrapposizioni polemiche, divisioni intestine, e perfino aggressioni verbali e propagandistiche quell’elettorato che i sondaggi danno piuttosto in calo e votato all’astensioniosmo.
Una conferma si è avuta questa sera, nel locale in zona San Giovnani in Laterano, in cui i candidati moderati di Fdi Antongiulio Venturini e Erika Pasini hanno chiuso la campagna elettorale proprio insieme ai loro supporter moderati e cattolici, gli stessi che alle ultime politiche hanno sostenuto il candidato Giuseppe Arnone nel collegio uninominale europeo.
“Il nostro è un progetto molto più ampio di una semplice candidatura regionale. Giorgia Meloni ci ha fatto un grande regalo: ha sdoganato la cultura conservatrice, mentre fino alle scorse elezioni la cultura progressista era la cultura e basta. Ora siamo orgogliosamente conservatori, ed io sono orgogliosamente cattolico. Questo è unn progetto per aiutare Giorgia Meloni a strutturare il partito. Siamo entrati da 3 anni, ed abbiamo aggiunto a Fdi la sensibilità popolare e cattolica. Fdi è cresciuta dall’8 al 32 per cento, ma fa fatica a superarlo perché tutto è successo tutto troppo infretta. Il nostro compito vero è di aiutare questa donna a portare avanti questo progetto che è il bene del nostro Paese. Abbiamo una grossa responsabilità: vedere se riusciamo dimostrare se oltre a saper fare qulche cosa sappiamo avere consenso”.
Insomma, puntano sui valori cattolici e moderati, Venturini e Pasini, ma anche sulle competenze e sulle professionalità, l’uno che è avvocato a Roma, e l’altra che lavora da 20 anni nel blocco operatorio dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Per questo vanno sul concreto le loro proposte – in alcuni casi anche molto innovative – per il futuro governo della Regione Lazio, una istituzionie ed un territorio che escono martoriati dai dieci anni di gestione Zingaretti.
“Colpice che l’addizionale Irpef regionale del Lazio, che è la più alta non d’Italia ma d’Europa, mentre il grado di efficienza dell’amministrazione è in base a vari parametri, l’ultimo in Italia prima della Campania. Il Pil del Lazio è tornato indietro di vent’anni”, argomenta Venturini con i grafici che sta portando in giro in campagna elettorale.
Punta il dito sulla sanità martoriata, invece, la Pasini, che fa esplicito riferimento alle criticità gestionali manifestatesi finora, per esempio la mancanza di una centrale unica di acquisto per tutte le aziende sanitarie, l’affollamento dei Pronto soccorso provocato dalla mancanza di assistenza di base e dalla riduzione dei posti letto, la necessità di utilizzare maggiormente i centri specialistici privati per sopperire alle carenze delle strutture pubbliche e all’allungamento delle liste di attesa.
“in Consiglio Regionale spero di poter affrontare in direzione migliorativa queste tematiche fondamentali per la salute delle persone. Spero di poter rappresentare le tante persone per bene, coloro che rappresentano i protagonisti sconosciuti, che non vanno in televisione, che salvano ogni giorno il nostro Paese e con i quali salveremo anche la Regione Lazio”, dice la Pasini.