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Sacra di San Michele: la chiesa-fortezza che emerge dalla roccia

Sacra di San Michele: la chiesa-fortezza che emerge dalla roccia

03 Settembre 2021 0 Di Patrizia Russo

La Sacra di San Michele, l’abbazia che con il suo scenario suggestivo, dal monte Pirchiriano domina tutta la bassa Val di Susa, in Piemonte.

Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte

Incastonata nella natura, nella bassa Val di Susa, in provincia di Torino, la Sacra di San Michele emergendo dalla roccia domina dai suoi 960 metri d’altezza il territorio che si estende dalle Alpi Cozie fino alla Pianura Padana lungo una delle vie che già dall’antichità collegavano l’Italia all’Europa nord-occidentale.

La Sacra di San Michele | Ph. P. Russo/IT24

La storia, il valore spirituale e il paesaggio che la circonda rendono la Sacra meta di numerosi pellegrini, fedeli e turisti. Già percorrendo la strada nel verde fra boschi e ruscelli, che dal parcheggio porta alla biglietteria, si ha il primo grande impatto con questo luogo di culto, ma è varcando il portone d’entrata che si percepisce subito di trovarsi in una roccaforte della fede che ha attraversato oltre mille anni di storia. Visitandola ci si perde tra misticismo, fascino e incredibili leggende.

Fondata dal nobile francese Ugo de Monvoisier tra il 983 e il 987 è dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, difensore della fede e del popolo cristiano. Prima tappa della via Francigena italiana, la Sacra di San Michele ha una storia che intreccia religione, leggende, eventi misteriosi.

Il luogo prescelto per la sua costruzione non fu certamente casuale; il Pirchiriano è uno tra i più antichi luoghi di culto dedicati all’Arcangelo Michele. Alla Sacra è legato il mistero della cosiddetta linea magica di San Michele. Sembra che una diagonale immaginaria colleghi la Sacra ad altri santuari sulla via di pellegrinaggio lunga oltre 2000km, luoghi bellissimi, costruiti con criteri simili e soprattutto uniti dallo stesso culto.

Si parte dalla contea Kerry in Irlanda, per passare dal St. Michael’s Mount in Cornovaglia, scendendo verso sud si trova il Mont-Saint Michel in Francia, la Sacra in Piemonte, il santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo in Puglia, il monastero di San Michele sull’isola di Symi in Grecia per arrivare fino alla città santa di Gerusalemme. Uno scrigno che custodisce storia, arte e infiniti misteri e che ha ispirato il romanzo storico di Umberto Eco “Il nome della rosa”.

La linea magica di San Michele

Visitare una meraviglia senza tempo

La Sacra di San Michele è uno fra i più grandi complessi architettonici e religiosi di epoca romanica in Europa.

Oltre alla sua imponente facciata che lascia senza parole, dove troneggia la statua di San Michele, è salendo lo Scalone dei Morti (luogo di sepoltura per monaci e benefattori) che la Sacra svela i suoi elementi più famosi.

Questo percorso segna l’inizio del cammino fisico e spirituale che si apre con il Portale dello Zodiaco in cui troviamo scolpiti i segni dello zodiaco e le sedici costellazioni, i quattro archi rampanti neogotici, per arrivare alla Chiesa. Risalente al XII secolo, oggi accoglie i visitatori sulla punta più alta del monte. Si tratta di un santuario in stile romanico-gotico in cui al suo interno, in grandi sarcofagi in pietra, sono sepolti alcuni membri della famiglia reale di Casa Savoia.

Interno della Chiesa | Ph. P. Russo/IT24

Del grande monastero costruito per ospitare i monaci restano, purtroppo, soltanto imponenti rovine tra queste spicca la torre della Bell’Alda che prende il nome da una contadina, la bella Alda appunto che secondo la leggenda, per sfuggire ai mercenari che volevano usarle violenza, si gettò dalla torre, ma gli angeli le salvarono la vita. Per vanità e denaro la giovane si lanciò di nuovo per scommessa, ma si schiantò sulle rocce sottostanti pagando a caro prezzo la sua superbia.

Camminando tra i percorsi della millenaria abbazia che da secoli sorveglia la Valle dall’alto, possiamo anche vedere la ghiacciaia utilizzata un tempo per la conservazione dei cibi, una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e la campana in bronzo.

Info Utili

Particolare della Sacra di San Michele | Ph. P. Russo/IT24

La Sacra proprio per la suggestività che emana, può essere visitata in inverno avvolta dalle nebbie e da un paesaggio innevato e in primavera quando sotto il sole risplende in tutta la sua bellezza.

La Sacra è aperta tutti i giorni dal lunedì alla domenica con orario 9.30 – 17.30. La domenica dalle ore 11.30 alle ore 13.00 l’ingresso è consentito solo per S. Messa.

Il biglietto è acquistabile in loco oppure online cliccando qui 

 

 

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