
Serie A, 23° Giornata: Insigne come Maradona
24 Gennaio 2022Riecco la Serie A. Napoli e Spezia si aggiudicano i rispettivi derby, pari tra Milan e Juve, vincono Inter, Verona e Roma.
Torna la Serie A, si parte con Hellas-Bologna, esordio per Blessin, Dzeko salva l’Inter, delusione il Saturday Night
Ad un solo giorno di distanza dall’ultimo match di Coppa Italia, competizione che, a sorpresa, ha impensierito spesso più del previsto le big del nostro campionato, torna subito in campo la Serie A, regalandoci il solito weekend pieno di emozioni ed adrenalina.
Si parte con l’anticipo del venerdì sera tra Hellas Verona e Bologna, conclusosi con un 2-1 in favore dei padroni di casa. Inizio blando da parte degli Scaligeri, che pagano dopo poco subendo l’eurogol di Orsolini, che trasforma in oro uno strano campanile di Soriano alla trequarti, infilando Montipò con una splendida demi-volée.
Altrettanto splendido è il gol di tacco con cui Caprari riporta in parità la gara, stravolgendone totalmente l’inerzia. Nel secondo tempo è, infatti, soprattutto il portiere Skorupski a tenere in piedi gli Emiliani, con due interventi prodigiosi su un impreciso Simeone. E sono proprio l’uscita di scena del Cholito e l’ingresso di Lasagna e Kalinic a piegare il Bologna, con il Croato che chiude la partita con un colpo di testa nel finale.
Sabato, alle 15:00, in Genoa-Udinese, c’è tanta curiosità a Marassi per l’esordio sulla panchina del Grifone del nuovo allenatore Blessin. Il Tedesco, appena arrivato dai Belgi dell’Ostenda, seguace del celeberrimo “Gegenpressing” dei più conosciuti Rangnick, Klopp e Tuchel, è chiamato a invertire la rotta del Genoa, impantanato sempre più nella zona retrocessione. Sul campo si vedono netti miglioramenti rispetto alle pessime prestazioni dei suoi predecessori Ballardini, Shevchenko e Konko, con i Liguri grintosi e vicini al gol soprattutto con Yeboah, Ekuban e Portanova. Resistono però i Friulani ed il risultato finale è uno 0-0 che fa più comodo ai ragazzi di Cioffi che a quelli di Blessin, al decimo (inutile) pareggio stagionale.
Alle 18:00, a San Siro, stoica prestazione del Venezia di Bertolini (vice del positivo Zanetti) contro la capolista Inter. I Veneti, pur fortemente penalizzati dal Covid, resistono a dei Nerazzurri poco incisivi, punendoli alla prima vera occasione creata con un bel colpo di testa di Henry su cross di Ampadu. Nel finale di primo tempo, però, i primi della classe pareggiano con un tap-in di Barella. Gli Arancioneroverdi devono definitivamente arrendersi all’incornata di Dzeko in “zona Cesarini“, che fissa il punteggio sul 2-1. Terza rete in 4 partite degli uomini di Inzaghi allo scadere, dopo quella in Supercoppa alla Juve e quella in Coppa Italia all’Empoli.
Piatto forte del sabato è (o dovrebbe esserlo), alle 20:45, Lazio-Atalanta. I Biancocelesti steccano una grande occasione di accorciare sulla zona Champions, con i Bergamaschi falcidiati dal Coronavirus. Finisce 0-0 un match deludente e avaro di emozioni, con la Dea che rischia di perdere momentaneamente il quarto posto, valido per tornare nell’Europa che conta. Uniche eccezioni un tiro di Zaccagni che spacca il palo, e due conclusioni pericolose di Marusic e Miranchuk.
La domenica, al Napoli e allo Spezia i derby regionali, pari a Cagliari
La domenica di campionato si apre col Lunch Match tra Cagliari e Fiorentina. Partono subito forte i calciatori di Italiano, che sprecano un calcio di rigore con Biraghi.
La partita è aperta e divertente, ma si va negli spogliatoi a reti bianche. Al rientro Joao Pedro porta in vantaggio i Sardi con un colpo di testa beffardo, ma lo stesso italo-brasiliano sbaglia poco dopo un altro penalty che avrebbe probabilmente chiuso la gara, vista anche la conseguente espulsione di Odriozola.
Gol mangiato, gol subito, perchè l’ex Sottil, subentrato, pareggia, fissando il risultato sull’1-1 conclusivo, e facendosi beffe dei tifosi Cagliaritani, che l’avevano precedentemente beccato.
Da segnalare le ottime prestazioni dei due portieri di riserva, Radunovic e Terracciano, pararigori che non hanno fatto rimpiangere gli assenti Cragno e Dragowski.
Alle 15:00, al Maradona, va in scena il derby Campano tra Napoli e Salernitana. Gli Azzurri la sbloccano con un gol rocambolesco di Juan Jesus, dopo un consulto VAR. A sorpresa, però, gli ultimi in classifica pareggiano alla prima occasione con Bonazzoli su assist di Kechrida.
Ma Mertens, sul finale di prima frazione, rimette le cose a posto su rigore. Da lì in poi è tutto in discesa per gli uomini di Spalletti, che la chiudono sul 4-1 con un colpo di ginocchio di Rrahmani ed un penalty di Insigne.
Il capitano, alla sua ultima stagione Partenopea, prima di volare in Canada, si toglie la soddisfazione di agganciare Maradona a 115 reti nella classifica all-time dei marcatori del Napoli.
Contemporaneamente, al Picco, si gioca, invece, il derby Ligure, vinto 1-0 dallo Spezia contro la Samp. I ragazzi di Thiago Motta la risolvono al 70° con una spettacolare rete al volo di Verde, fresco di rinnovo fino al 2025. Quarta vittoria in 5 partite per gli Spezzini, che allontanano considerevolmente la zona calda, portandosi a +8 sul Cagliari terzultimo.
Indigesto, invece, il ritorno sulla panchina dei Blucerchiati di mister Giampaolo, che deve mettere a referto anche il rosso ad Ekdal.
Juric furibondo, Super Roma, reti bianche in Milan-Juve
Sempre alle 15:00, all’Olimpico il Torino ospita il Sassuolo. Avvio arrembante per i Granata, che al quarto d’ora passano in vantaggio con un’incornata di Sanabria su sponda di Singo.
Dominio incontrastato degli uomini di Juric, che sfiorano il raddoppio colpendo per ben 3 volte il legno con Mandragora, ancora con Sanabria ed infine con Bremer.
Assente ingiustificato il Sassuolo di Dionisi, salvato in extremis solo dal rientrante Berardi, che semina il panico nella difesa avversaria e serve a Raspadori un facile tap-in per l’1-1.
Nervosismo al fischio finale per Juric, con i suoi puniti dall’unica vera opportunità concessa agli Emiliani. Tutto sommato un buon punto per entrambe le squadre a metà classifica.
Alle 18:00, invece, al Castellani, l‘Empoli dell’ex Andreazzoli sfida la Roma di Mourinho. Giallorossi schiacciasassi nella prima frazione. Liquidata la pratica con ben 4 gol in 13 minuti tra il 24° ed il 37°.
Autori dei gol Abraham, con una doppietta di rapina da vero uomo d’area di rigore, ora in doppia cifra, Oliveira, alla seconda segnatura consecutiva in 2 partite da quando è in Italia, ed un ritrovato Zaniolo.
Nel secondo tempo gli uomini di Mou paiono adagiarsi troppo sugli allori e i Toscani provano a riprenderla. Inutili però l’ottavo gol stagionale di Pinamonti, che coglie impreparata la difesa avversaria, ed il tiro di Bajrami deviato da Mancini, che si insacca alle spalle di Rui Patricio. Un 2-4 finale che permette alla Roma di staccare i cugini della Lazio e la Fiorentina, portandosi in sesta posizione.
Alle 20:45, a San Siro, seconda partita in 2 giorni per il manto erboso della Scala del Calcio. Il big match di turno è Milan-Juventus. Ma, com’è accaduto anche per Lazio-Atalanta, il campo ha tradito le aspettative dell’attesa, consegnandoci uno 0-0 poco spettacolare e a tratti soporifero.
Poche occasioni da una parte e dall’altra, fatta eccezione per qualche frangente in cui soprattutto Szczesny ha dovuto scaldare i guanti, su Leao, Hernandez e Giroud in primis, ma senza essere particolarmente impensierito. Alla fine è prevalsa più l’attenzione a non sbottonarsi troppo, che la voglia di fare risultato.
Milan che si fa agguantare al secondo posto dal Napoli e perde lunghezze dall’Inter capolista. Juve che fallisce il sorpasso all’Atalanta e resta in quinta posizione, fuori dalla zona Champions.