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Serie A, al Maradona un bel Como ma il Napoli fa la capolista e vince

Serie A, al Maradona un bel Como ma il Napoli fa la capolista e vince

04 Ottobre 2024 0 Di Claudio Greco

Napoli (4-3-3): Caprile; Di Lorenzo, Buongiorno, Rrhamani, Olivera; Lobotka, Anguissa, McTominay; Politano, Kvaratskhelia, Lukaku. A disposizione: Turi, Contini, Juan Jesus, Mazzocchi, Spinazzola, Marin, Gilmour, Folorunsho, Ngonge, Neres, Zerbin, Raspadori, Simeone.

Como (4-2-3-1): Audero; Van Der Brempt, Dossena, Kempf, Alberto Moreno; Sergi Roberto, Perrone; Fadera, Nico Paz, Strefezza; Cutrone. A disposizione: Reina, Sala, Goldaniga, Iovine, Mazzitelli, Braunoder, Engeelhardt, Jack, Da Cunha, Verdi, Ali Jasim, Gabrielloni, Belotti.

ARBITRO: E. Feliciani
GOL: 1′ McTominay, 44′ Strefezza, 53′ Lukaku, 86′ Neres
AMMONITI: 59′ Buongiorno, 59′ Strefezza
ESPULSI: –
NOTE: recupero 7′

 

Napoli – Como era l’anticipo della 7a giornata di Serie A, è terminata sul punteggio di 3-1 frutto delle reti di McTominay, Cutrone, Lukaku e Neres. Con questo risultato i partenopei allungano in vetta e trascorreranno la sosta in testa al campionato.

La prima frazione del Maradona è tutt’altro che noiosa. Il match si sblocca dopo appena un minuto di gioco: solito movimento di Lukaku, ingestibile per Kempf. Il belga si gira e serve McTominay, puntuale nell’inserimento e concreto nella conclusione che fulmina Audero. Un destro incrociato forte e preciso che gela il Como, ma solo per qualche minuto.

Dal 10′ in poi infatti il Como prende campo, supera il momento difficile, non evidenzia nessun contraccolpo e si mette sullo stesso livello del Napoli. Ci si aspettava che Kvara potesse illuminare la scena come al solito, ma invece a brillare è indubbiamente la stella di Nico Paz: talento immenso e con gran personalità. Due tiri dalla distanza, il secondo splendido, che si stampa sul palo e salva il Napoli, ma solo per poco.

Sul finire della prima frazione infatti il Como punge, questa volta con freddezza: ennesima bella giocata di Nico, rifinitura di Perrone e destro secco e preciso di Strefezza che batte un incolpevole Caprile. Un Napoli in tremenda difficoltà si arrende ad un possesso palla continuo e lucido del Como, tatticamente messo benissimo in campo. Il primo tempo termina 1-1.

Nella seconda frazione il copione cambia. Il Napoli rientra con una brillantezza e con una cattiveria totalmente differenti rispetto a quanto visto nel primo tempo. Il possesso palla del Como si rivela sterile e non più precisissimo come nei primi 45 minuti, il Napoli aggredisce e soprattutto concretizza.

Spinto da un gran Olivera, propositivo e molto lucido, il Napoli guadagna un calcio di rigore proprio con l’uruguaiano, grazie però anche all’aiuto di Lukaku, determinante poi dal dischetto. Non è però l’ultimo grande acuto del centravanti belga, che sale in cattedra poi anche nel finale con l’assist davvero splendido per Neres, freddo dinanzi ad Audero per il 3-1 definitivo.

Il Como nel secondo tempo quasi scompare dal terreno di gioco, il Napoli amministra e non rischia praticamente nulla. Gli azzurri vincono contro la squadra di Fabregas e si confermano al primo posto.

Insomma, ci sono vittorie che spostano qualcosa di diverso, almeno nella testa dei giocatori. Il successo del Napoli contro il Como del Maradona può essere certamente una di quelle, se non altro per come è arrivata: tante difficoltà, un avversario ben più ostico del previsto e qualche meccanismo arrugginito, soprattutto nel primo tempo. Ed ecco allora che a scompaginare le carte in tavola e a generare un 3-1 che profuma di fuga in vetta sono i campioni, gli innesti del brillante mercato estivo partenopeo: Lukaku, in particolare, trascina con un gol e due assist per McTominay dopo 25 secondi e per Neres nel finale, facendo sorridere un Conte che al netto della pretattica è già esattamente dove voleva essere. Ai lariani, oltre al gol di Strefezza e alle magie di Nico Paz, restano tante certezze e un pizzico di rammarico: la sostanza c’è eccome, ma per la salvezza bisognerà sporcarsi un po’ di più le mani, evitando pericolosi esercizi di stile.

A fine gara poi, il centravanti Belga Lukaku ha cosi commentato : SUL BOTTINO PERSONALE DI OGGI NONOSTANTE LA CONDIZIONE NON AL TOP –  “Stiamo arrivando, per me è un percorso perché sono arrivato tardi. Tutto il merito dei miei compagni, dello staff tecnico e dei tifosi. Dobbiamo continuare così”. 

SULLA PREPARAZIONE NELLA SOSTA NAZIONALI –“Ora c’è la pausa per le nazionali, noi che non andiamo in nazionale continuiamo a lavorare e ci prepariamo alle prossime partite”.

IL CARATTERE DEL NAPOLI DOPO IL PAREGGIO – Sì, tutti sanno che siamo una squadra cha lavoriamo su diverse situazioni. All’intervallo ci siamo parlati dicendo che dovevamo rimanere compatti e di fare male quando avevamo l’occasione di farlo. Questo è esattamente ciò che abbiamo fatto”.

SULLE SITUAZIONI IN CUI DEVE MIGLIOARE LA SQUADRA – “Abbiamo avuto anche dei momenti in cui, in contropiede, potevamo fare meglio, ma dobbiamo rivedere queste situazioni per migliorare in futuro.”

SULL’ASSIST A MC TOMINAY – “Certo, conosce il mio gioco, abbiamo giocato due insieme a Manchester. Conosco le sue caratteristiche, sotto porta è micidiale. Aspettiamo tanti gol e tanti assist da lui. Sta facendo molto bene e deve continuare così.”

Ma anche lo stesso Mc Tominay ha commentato la vittoria a Sky Sport, dichiarando:

L’APPROCCIO DELLA SQUADRA AL CAMPIONATO –“Ovviamente vogliamo vincere, ma occorre guardare partita dopo partita. Vogliamo giocare a calcio e sperare di vincere il maggior numero di partite possibile, ascoltando il coach. Questo è un aspetto importante per imparare e per me è fondamentale capire un nuovo stile di gioco, che i ragazzi hanno fatto molto bene ad aiutarmi. Gioco per giocare al meglio, occorre guardare avanti al prossimo incontro e per me questo è importante.”

SULL’ASSIST DI LUKAKU PER IL GOL – “Lo ringrazio per l’assist, poi siamo stati bravi a riprendere la gara grazie al pressing”.

mentre Antonio Conte sulla gara ha cosi replicato: “Abbiamo fatto il nostro dovere. Mi avessero detto a inizio anno di avere questo risultato così in fretta sarebbe stato difficile prevederlo. Siamo stati bravi, frutto del tanto lavoro e della disponibilità di questi ragazzi. Siamo 24 ore su 24 concentrati su questa esperienza, sappiamo che c’è tanta aspettativa. E’ una piazza importante e calda, vogliamo regalare a loro belle serate e belle partite”, lo stesso Conte su Lukaku invece ha cosi risposto: “Romelu può spostare sempre gli equilibri. Oggi è cresciuto in condizione, può fare meglio, deve continuare a lavorare in maniera seria come sta facendo e raggiungere un livello importante”.

Su Neres il tecnico azzurro ha invece detto: “Ha sfiorato anche un altro gol. Il suo impatto è stato veramente importante. Queste cose è un motivo di soddisfazione e gioia. Sanno tutti che c’è competizione e sale il livello e il livello di attenzione. Fatemi fare di nuovo un elogio a Politano. L’ho avuto in una prima esperienza all’Inter, ho trovato un ragazzo molto più maturo. Abbina tecnica a attenzione e applicazione. David si sta ritrovando dopo stagioni altalenanti. Lo vedo molto applicato in fase offensiva, dove lui ha qualcosa di diverso, e soprattutto in fase difensiva dove non possiamo concedere troppo agli avversari.

Ma Conte non si è risparmiato, nel parlare del gruppo squadra dicendo quanto segue:  “Tutti stanno lavorando, come Ngonge che ha trovato la nazionale grazie a noi, di Gilmour che non ha giocato perché c’è un Lobotka straordinario. Mi fa piacere perché si sta creando una sana competizione nel gruppo”.

Le Pagelle:

Napoli

CAPRILE 6 – La rasoiata di Strefezza passa sotto le gambe di Buongiorno, occultandogli in parte la visuale. Non compie, per il resto, interventi degni di nota.
DI LORENZO 6 – Fadera corre tanto e lega molto il gioco, ma spesso si marca da solo: un aiuto non indifferente in una gara in cui di corse all’indietro ce ne sono state tante, tutte ben fatte senza mai perdere le distanze.
RRAHMANI 6,5 – Il re dei duelli aerei secondo il CIES dimostra che dalle sue parti non passa lo straniero: in situazione di uno contro uno è semplicemente perfetto e non concede nulla neanche agli avversari più brevilinei.
BUONGIORNO 6,5 – Solido a piantonare l’area di rigore, non lascia trasparire alcun segnale di difficoltà gestendo tutto con la serenità di un difensore di grande caratura. Forse un po’ timido a uscire sul gol di Strefezza, che resta però una prodezza: per il resto, è semplicemente insuperabile.
OLIVERA 6,5 – Dalla sua parte Van der Brempt e soprattutto Strefezza lo sollecitano spesso, ma lui risponde con vari interventi degni di nota. Apporto importante in fase di spinta, specie quando si guadagna il rigore del raddoppio azzurro.
Dall’88’ SPINAZZOLA s.v. – Non giudicabile.
McTOMINAY 7 – Secondo gol in azzurro, unito a una fisicità a tratti straripante in mezzo al campo. Un giocatore così in un campionato come la Serie A può spostare in maniera decisiva gli equilibri nei piani alti della classifica: il fatto che Conte abbia cambiato modulo per fargli spazio la dice lunga sulla sua importanza.
LOBOTKA 6,5 – Il possesso tambureggiante del Como lo costringe a un lavoro in fase di non possesso nel primo tempo che non gli compete e che anzi lo infastidisce. Nella ripresa sale però letteralmente in cattedra, tornando onnipresente e recuperando moltissimi palloni in mezzo al campo.
Dal 90’+1 GILMOUR s.v. – Non giudicabile.
ANGUISSA 6,5 – Spesso insofferente nei confronti dei compagni di squadra, che lo costringono agli straordinari in fase di interdizione. La condizione è quella dei tempi migliori e anche la fiducia, rispetto alla scorsa stagione, sembra tornata: se resta ai massimi livelli è indiscutibilmente un pilastro di questo Napoli.
POLITANO 6 – Si accende solo a tratti, ma quando trova campo è sempre molto pericoloso: un paio di cavalcate esaltanti non sono seguite da un cross utile a centro area. Non si accende la lampadina, ma esegue i compiti di base con apprezzabile abnegazione.
Dall’80’ MAZZOCCHI s.v. – Non giudicabile.
LUKAKU 8 – Doppio assist e rigore perfetto a togliere ai suoi le castagne dal fuoco: fate 102 reti dal suo arrivo in Italia per un giocatore che, nel bene e nel male, non smetterà mai di essere decisivo. Anche in una partita con poche occasioni appare sempre coinvolto, sul pezzo e soprattutto fisicamente in crescita costante. Ha ragione mister Conte: Big Rom è uno che sposta, e probabilmente ha soltanto appena cominciato.
Dall’88’ SIMEONE s.v. – Non giudicabile.
KVARATSKHELIA 5,5 – Van der Brempt lo limita con facilità, tenendolo lontano dalle zone di campo che più preferisce per sprigionare il suo talento. Finisce per isolarsi troppo, riuscendo ad avere un impatto tangibile sul match solo quando gli spazi si aprono nel finale: troppo poco per uno come lui.
Dal 79′ NERES 7 – Un gol, il primo in campionato, e una grande chance per il raddoppio. Ed è una riserva dichiarata: un lusso che pochi in Europa possono permettersi.
All. CONTE 6,5 – Un primo tempo con tante difficoltà, poi una ripresa in crescendo grazie anche alla straordinaria batteria di campioni che ha a disposizione. I suoi meriti, oltre a quelli di campo, stanno anche nell’aver insistito per farsi costruire una rosa all’altezza, che è certamente da scudetto al netto di ogni pretattica.
Como:
AUDERO 6 – Incolpevole sul gol a bruciapelo in avvio e sul rigore, passa poi una serata inaspettatamente tranquilla.
VAN DER BREMPT 6,5 – Un altro giocatore che si sta sviluppando davvero in modo interessante. Ottima la copertura individuale su Kvaratskhelia, dal quale non si fa mai superare. le fatiche in difesa non gli impediscono poi di proporsi con regolarità a destra, dove crea un tandem insidiosissimo con Strefezza. Esce sfinito e infortunato.
Dall’83’ ENGELHARDT s.v. – Non giudicabile.
DOSSENA 5 – Distrazione fatale nel primo minuto di gara, poi resta nel mezzo sul gol del definitivo 3-1 di Neres: due situazioni gestite molto male e che pesano sul risultato finale, in una gara altresì interpretata nel modo giusto.
KEMPF 5,5 – Il suo passaggio troppo rischioso mette in imbarazzo Sergi Ronberto, che confeziona poi una gran brutta frittata. Vacilla solo a tratti, ma quella situazione in particolare pesa molto.
MORENO 6 – Sta riuscendo a gestirsi fisicamente e questa è già una notizia, vista la sua sfortunata carriera. Con la continuità arriverà presto anche il ritmo: per ora, in attesa di arrivare al 100%, non fa mai mancare il suo contributo in entrambe le fasi.
Dal 90’+1 SALA s.v. – Non giudicabile.
PERRONE 5,5 – Si fa vedere più del compagno di reparto nelle zone calde, ma è spesso limitato da un pizzico di fastidiosa timidezza nel tentare la giocata decisiva. Un braccino inaspettato, che macchia in parte una gara comunque non disastrosa.
SERGI ROBERTO 4,5 – Errore tanto banale quanto ingiustificabile quello in occasione del 2-1 di Lukaku, azione in cui prima perde palla e poi commette un netto fallo da rigore. I tempi del Barcellona sono finiti, qui bisogna sporcarsi le mani e non cedere ai leziosismi: la salvezza passa soprattutto da questo.
STREFEZZA 7 – Ritmo forsennato su tutto il fronte offensivo, a togliere punti di riferimento a una difesa che non riesce mai a capirne in anticipo le intenzioni. Il gol, molto bello, è il premio a una prestazione maiuscola.
Dall’83’ BELOTTI s.v. – Non giudicabile
NICO PAZ 7 – Nel regno del più grande di tutti, un altro argentino col sinistro magico mette in mostra un talento abbagliante, fuori dal comune. Lucidità impressionante sulla trequarti e un piede magico, fermato soltanto dal palo. E poco importa se l’intensità cala col passare dei minuti: nel suo destino c’è la grandezza, potete scommetterci.
FADERA 5,5 – In una squadra così ricca di giocatori dalla spiccata qualità tecnica i suoi errori vengono il più delle volte amplificati: apprezzabile il suo dinamismo e degna di nota la corsa in verticale, ma con i piedi c’è ancora tantissimo da lavorare.
Dal 68′ VERDI 5,5 – Non aggiunge nulla alla fase offensiva, con un Como che al momento del suo ingresso in campo si era già piuttosto sgonfiato.
CUTRONE 5,5 – Poche occasioni, ma tanta generosità a supporto della manovra offensiva avvolgente del Como sulla trequarti. Quando c’è da spendersi non si tira mai indietro, ma la tenaglia Rrahmani-Buongiorno non gli concede nulla, finendo per farlo lentamente eclissare.
Dal 90’+1 GABRIELLONI s.v. – Non giudicabile.
All. FABREGAS 6 – Ci sono talento, principi di gioco, entusiasmo e qualità. Ora, il suo ultimo compito sarà dare a questo Como un lato un po’ più sporco e concreto: specchiarsi troppo in Serie A costa carissimo, specie se devi giocarti la salvezza.
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