
Serie A, Un Napoli a due volti fa poker a Monza
07 Aprile 2024Formazioni:
MONZA: 4-2-3-1 per gli uomini di Palladino. Di Gregorio – Birindelli, Izzo, Pablo Marì, Caldirola – Akpa-Akpro, Gagliardini – Colpani, Dany Mota, Zerbin – Djuric. A disposizione: Sorrentino, Gori, Donati, A. Carboni, Kyriakopoulos, Pedro Pereira, V. Carboni, Bondo, Berretta, Colombo, Maldini, Ciurria
NAPOLI: 4-3-3 per i campani. Meret – Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera – Anguissa, Lobotka, Zielinski – Ngonge, Osimhen, Kvaratskhelia. A disposizione: Contini, Gollini, Natan, Mario Rui, Mazzocchi, Ostigard, Traoré, Cajuste, Dendoncker, Simeone, Politano, Raspadori.
Arbitro Daniele Doveri Assistenti: Meli-Alassio IV Uomo: Perenzoni. VAR: Abisso-Marini
Senza Pessina, squalificato, Palladino ridisegna la formazione con un 4-2-3-1 sulla carta che potrebbe però diventare 3-4-2-1 in base alle situazioni di gioco. Tra i pali c’è Di Gregorio con Birindelli a destra e Caldirola a sinistra, coppia centrale formata da Izzo e Pablo Marì. Davanti alla difesa c’è la cerniera formata da Akpa-Akpro e Gagliardini a supporto del trio Colpani-Mota-Zerbin alle spalle dell’unica punta Djuric, mentre la posizione dell’ex Zerbin è sulla fascia ovvero sulla corsia mancina, con Birindelli dalla parte opposta e la difesa a tre.
Mentre Calzona, recupera Kvara e lo schiera dal 1′ nel trio offensivo con Osimhen e Ngonge, altra novità rispetto alla gara di sabato scorso contro l’Atalanta.
Davanti a Meret confermati Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus mentre Olivera scalza Mario Rui sulla sinistra. In mezzo al campo altra novità con Zielinski titolare al posto di Traoré, ancora titolari invece Lobotka e Anguissa.
Inizia la partita che è subito viva e il Monza passa in vantaggio dopo dieci minuti, alla prima vera occasione della partita: azione ben manovrata dei brianzoli, palla che arriva all’ex Zerbin che crossa dalla sinistra per la testa di Djuric che anticipa Juan Jesus e batte Meret.
Il Napoli prova a resistere e a reagire: al 16′ chance ghiotta per Di Lorenzo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il capitano azzurro spara alle stelle da posizione invitante. Proteste azzurre al 34′ per un contatto in area tra Zerbin e Ngonge, valutato come corretto da arbitro e Var.
Napoli a un passo dal pareggio al 40′, con Osimhen a rubare un pallone prezioso a Di Gregorio, il portiere in scivolata ferma l’avversario col pallone che arriva a Kvaratskhelia il quale prima trova la risposta di Di Gregorio e poi di uno strepitoso Akpa Akpro. Il georgiano prova a farsi perdonare poco dopo con una giocata tutta personale, ma il suo destro è troppo potente e termina a lato, finisce la prima frazione di gioco, con il Monza in vantaggio prima grazie al gol di testa di Djuric su assist di Zerbin. Il Napoli risponde al vantaggio biancorosso creando un paio di occasioni dalle parti di Di Gregorio ma non riesce a essere incisivo.
Possesso palla quasi totale per gli uomini di Calzona che hanno però bisogno di maggiore concretezza davanti per riuscire a finalizzare la gran mole di gioco creata. La squadra di Palladino si è difesa finora in modo ordinato, concedendo pochissimo e cercando l’affondo in ripartenza.
Comincia la ripresa e il Napoli a caccia del pareggio che è trovato dagli azzurri al 49′ da Ngonge che riceve palla e batte Di Gregorio con un insidioso diagonale, ma l’ex Verona viene pescato in posizione di fuorigioco. Un gol che il Napoli trova al 56′, con un colpo di testa in elevazione di Osimhen su cross di Anguissa.
Il Monza accusa il colpo e il Napoli ne approfitta: al 57′ azzurri avanti con Politano che trasforma in gol un pallone difficilissimo da controllare dal limite dell’area. Un gol da cineteca, come quello del tris azzurro calato da Zielinski con un bellissimo tiro dal limite che bacia la traversa prima di insaccarsi alle spalle di Di Gregorio.
La partita è vivissima e il Monza lo conferma riaprendo subito i giochi, con Colpani a battere Meret con un bellissimo tiro a giro. Non è finita qui: il Napoli colpisce ancora al 69′ con Raspadori, appena entrato, a sfruttare il tap-in vincente dopo la parata di Di Gregorio su Di Lorenzo. Napoli che ci prende gusto e ci riprova poco dopo con Osimhen che tenta addirittura il gol in rovesciata, trovando però la parata di Di Gregorio in due tempi.
Insomma termina la gara, con il più grande spettacolo dopo il week end di gioco, e questo lo mette in scena il Napoli in un quarto d’ora in questo pomeriggio suggestivo dove anche il sole si affaccia volentieri nel cielo azzurro di Monza.
Era poco prima delle 16.30, quando si aprono le porte della galleria d’arte all’U-Power Stadium, quello che un tempo si chiamava Brianteo e che adesso è pervaso dalla Sindrome di Sthendal. Osimhen dimostra che i supereroi sanno davvero volare. L’immagine del suo stacco di testa andrebbe affisso sui cartelloni delle compagnie aeree. Air Osi va in decollo e atterra come uno Space Shuttle a Cape Canaveral, spettacolo puro.
Intanto Francesco Calzona, allenatore del Napoli si presenta per primo in sala stampa, dicendo:
“so bene che abbiamo un potenziale offensivo di livello, mi disturba il problema difensivo. Ci stiamo lavorando, dobbiamo continuare a lavorare perché oggi abbiamo concesso solo due azioni da gol e in entrambe abbiamo subito la rete. Quando si pressa lo si fa male, gli avversari ci puntano con facilità. Siamo stati condizionati anche dalle 7 partite giocate in 21 giorni. Questo ti fa allenare molto poco, così diventa difficile andare sullo specifico nella fase di preparazione del match. Sono contento che facciamo gol, abbiamo tanta qualità davanti. Noi dobbiamo ancora credere nella Champions, il Napoli è quello del secondo tempo. E’ solo una questione di durare il più possibile. Il primo tempo di oggi mi ha fatto arrabbiare tantissimo, non vedevo soluzioni a chi ha la palla. Sono cose che mi danno fastidio perché io chiedo esattamente il contrario. I “passaggini”, il continuo andare incontro, è qualcosa che non mi piace. Tutto quello che abbiamo preparato in settimana, lo avete visto nel secondo tempo. Non credo di aver sbagliato la formazione iniziale, le scelte si fanno in base a quello che vedi in settimana. A volte i giocatori che giocano in continuazione hanno bisogno di respirare. Kvara non sapevo quanto potesse durare, anche Ngonge era nella stessa situazione: per questo li ho messi dall’inizio. Nel secondo tempo il Napoli ha fatto il Napoli, non credo che il miglioramento di prestazione sia esclusivamente merito dell’ingresso di Politano”.
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