
Sicilia:come si diventa hub digitale
28 Aprile 2025Domani a Mazara del Vallo la cerimonia di posa del cavo sottomarino che collega l’isola alla Liguria. Opera strategica di 890 chilometri con diramazioni per Roma e la Sardegna
Le digital hub sono le fabbriche del futuro senza le quali i nostri discendenti non riusciranno a vivere. Già oggi noi, se non siamo connessi ci sentiamo minacciati e diventiamo spaesati. Per questa ragione abbiamo bisogno di sapere se il Paese nel quale viviamo pensa al futuro e in un certo senso pensa a rassicurare le prossime generazioni su cose indispensabili. Una di queste la scopriamo in Sicilia.
Due aziende – Unitirenno e Fastweb – domani 29 aprile poseranno a Mazara del Vallo un gigantesco cavo sottomarino che collega l’isola a Genova. L’operazione di potenziamento per la connessione dati rende la Sicilia il più grande digital hub del Mediterraneo e portandola al centro della transizione digitale europea. Il cavo sottomarino, peraltro, ha diramazioni verso la città di Roma e Olbia aiutando la Sardegna e la Capitale nell’integrazione delle reti dati. Per Roma il discorso è molto interessante per la quantità di elaborazioni amministrative in entrata e in uscita da Ministeri, enti pubblici, strutture centralizzate dello Stato. Il rischio di ingorghi telematici teoricamente si abbassa.
A Mazara del Vallo domani ci sarà una cerimonia ufficiale con la nave posacavi che ha calato il cavo lungo tutto il mare Tirreno. La soddisfazione per il lavoro fatto è grande dal momento che gli investimenti sulle reti sono sempre più strategici e stanno superando quelli privati invischiati nella burocrazia delle autorizzazioni e delle gare di appalto. Unitirreno gestisce un sistema di 890 chilometri e la sua mission di struttura “abilitante per attrarre investimenti” domani può dirsi pienalente riuscita. Ha rafforzato la connessione Nord Sud nei settori essenziali del cloud, dei data center e in generale dei servizi digitali di cui c’è fame. La Sicilia lanciata nel futuro ne dovrà trarre vantaggio e attrezzare uomini e strutture per primeggiare.
Mazara del Vallo come punto di approdo del cavo – fa sapere Unitirreno – riflette la visione di una “Sicilia protagonista della transizione digitale del Paese “. L’isola consolida il ruolo di hub connettivo nel Mediterraneo, catturando capitali per investimenti di qualità. Per qualche giorno non si parli solo del Ponte sullo Stretto, giacché abbiamo la fortuna di appassionarci ad altro. Bisogna avere fiducia in una inversione di tendenza negli investimenti in tecnologie che in questo caso hanno anche un buon retroterra. Sono, infatti, più di 350 i punti di facilitazione digitale già attivi nelle varie province. Per il futuro oltre alle imprese locali e alle start up bisogna intervenire sulla Pubblica amministrazione. La Regione anche come ente a Statuto speciale sta promuovendo la digitalizzazione degli uffici ma è necessario dare forza ai programmi per l’adozione del cloud. Per le opere pubbliche si preparano corsi per il BIM (Building Information Modeling), oggi il sistema più avanzato per pianificare e costruire.
Le opportunità offerte dalla gestione dati ovunque nel mondo si integrano con la sostenibilità territoriale e l’affermarsi di principi di economia circolare. Anche in Sicilia ciò è auspicabile che avvenga, al netto del consumo di energia e della disponibilità di impianti a basso impatto ambientale. La nostra rete di cavi sottomarini, spiegano in Unitirenno, è pianificata strategicamente e fornirà punti di approdo strategici per i cavi intercontinentali provenienti da Asia, Medio Oriente e Africa. In pratica, rotte sorprendenti e affascinanti che bisogna saper sfruttare per dare un senso al nostro futuro. Subito.