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Sulla dichiarazione di guerra al Mondo di Putin su La7 cala la crepuscolare performance di Michele Santoro

Sulla dichiarazione di guerra al Mondo di Putin su La7 cala la crepuscolare performance di Michele Santoro

29 Aprile 2022 0 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…

Ogni scarpa col tempo diventa scarpone, recita l’antico adagio. E’ vero. Anche se bisogna ammettere che alcuni scarponi a causa della originaria scarsa qualità e dell’usura sono da buttare mentre altri – dall’alto di una migliore qualità – in seguito all’usura diventano addirittura più confortevoli, tanto da poter sostituire a fine carriera in ambiente domestico addirittura le solitamente comode pantofole.

Il Paraustiello (“giro di parole prima di arrivare al sodo” per i non napoletani ndr) dell’Ode allo Scarpone per dire che c’è chi invecchia bene e chi invecchia male.

Un esempio? Ieri sera. E’ quello fornito dalle presenze di Paolo Mieli e di Michele Santoro in Piazza Pulita, il Programma di Corrado Formigli su La7.

Ed ecco i profili aggiornati dei Due Scarponi Mediatici proposti in Diretta:

Mieli – forse anche perché tra gli habituè degli studi televisivi – misurato e pacato nell’Analisi dei più recenti capitoli della Guerra di Putin;

Santoro – forse anche perché smanioso di Protagonismo in seguito alla perduta visibilità e popolarità – sguaiato assertore delle Tesi del Duo Travaglio-Orsini.

Il Decaduto Principe dei Talk show del giovedì sera – non essendo riuscito a riproporsi nel ruolo di Saggio Scarpone e non più in quello di Primo Attore secondo quanto la Legge dell’Età Consiglia – usando Argomentazioni dalle sfumature Sessantottine è finito con l’apparire più Vecchio Scarpone di quello che è. E ciò anche in seguito allo strato di polvere Ideologica con cui si era cosparso in Toto prima di entrare nell’Arena di Formigli..

E’ accaduto così che nel giorno della dichiarazione di Guerra all’Onu – e quindi al Mondo – da parte di Vladimir Putin, Santoro – affamato di Sensazionalismo – attaccasse Joe Biden e il Mondo Libero. Roba da sconfinferare perfino il pacato Interlocutore Studioso di Storia.

Un delirio senza se e senza ma.

Un delirio per giunta inopportuno.

Col volto stravolto, a voce alta, Santoro offre di sé l’Immagine di un Esagitato.

Non si misura sugli Orrori della Guerra di Putin, non si sofferma sulle Migliaia di Morti, sul dolore delle Donne, sulle paure dei Bambini e degli Anziani Ucraini, Santoro riesuma le Schifezze Americane compiuti in Iraq e in Afghanistan, fa confusione tra Storia e Presente.

“In questo momento è Biden che si deve fermare – urla – Hanno voluto le armi a Baghdad e in Afghanistan. Qual è stato il risultato? Lo stesso che ci sarà in Ucraina. Ci sarà la distruzione dell’Ucraina”

Un film già visto, un film già proposto dalla Carretta Mediatica dei Filoputiniani. Una ennesima deprimente performance che lascia sbigottito l’Educato e Attonito Mieli. E che fa incazzare il Berlingueriano che è in Chi Scrive. E’ una Incazzatura feroce di fronte alle argomentazioni di polverosi Veterocomunisti alla vana ricerca del Tempo degli Antichi Splendori Personali.

Per stupire e far parlare di sé i vari Santoro, Orsini, Travaglio e Compagnia Bella usano una studiata forma di Sensazionalismo, una provocatoria Paradossalità attraverso il capovolgimento della Realtà, un richiamo al Passato che cancelli il Presente.

A pensarci bene il rimpallo di accuse e responsabilità è lo schema di un antico gioco infantile praticato da bambini birichini per sminuire la colpa di chi ha compiuto la marachella.

E – inutile dire – lo spettacolo che ne vien fuori rappresenta un’offesa alla Intelligenza Media di Quanti vi assistono.

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
29/04/2022 h.07.00

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