Techyon, l’azienda dell’HR tech che si batte per la parità di genere
23 Luglio 2021Riconosciuta come Women Value Company 2021, Techyon dimostra che la parità di genere é possibile, anche nel tech.
In Italia come nel mondo, il “gender gap” è una realtà amara. Per combattere le differenze di genere nel mondo del lavoro, Fondazione Marisa Bellisario e Intesa Sanpaolo si sono unite, lanciando “Women Value Company“. Secondo la Fondazione Marisa Bellisario “Nell’odierno mercato del lavoro sussistono ancora condizioni di mismatch nei percorsi di carriera tra donne e uomini: le carriere femminili sono in genere più lente e accidentate, le differenze retributive sono ancora rilevanti, le competenze femminili non ottengono gli stessi riconoscimenti e risultano ancora lacunose le politiche familiari e i metodi di conciliazione tra vita e lavoro” . Da qui la volontà di premiare le piccole e medie imprese che lottano per l’inclusione, il talento femminile e la parità di genere, trattandole come risorse strategiche per la crescita e l’innovazione aziendale invece che come ostacoli. Quest’anno, il riconoscimento è andato a Techyon, società “cacciatrice di teste” specializzata nel settore della Information Technology (IT), che si batte per la parità di genere a suon di politiche aziendali mirate.
Le origini di Techyon
Techyon è un azienda giovane, anzi giovanissima. Fondata nel 2018 a Milano dal romano Federico Colacicchi e dal piemontese Jacopo Tonelli, Techyon agisce sul mercato del lavoro IT con un approccio esclusivo e dedicato. La missione? Individuare le migliori competenze tecnologiche e digitali al fine di colmare le discrepanze tra domanda e offerta in ambito IT. Un’azienda che guarda chiaramente verso il futuro del lavoro, ma con solide basi costruite sulla conoscenza del passato.
I due fondatori sono infatti laureati in discipline umanistiche, Colacicchi in storia e Tonelli in Filosofia. Dopo delle esperienze in società di consulenza in ambito risorse umane, i due si rendono conto che il mercato del lavoro IT è spesso lasciato in secondo piano e non viene servito come dovrebbe. Nasce così l’idea di un’azienda in grado di offrire ai propri partner una continua attività di studio delle dinamiche di mercato, dei profili IT più richiesti e dell’evoluzione della tecnologia a supporto dei processi di business.
Techyon: la parità di genere come strategia aziendale
Seppure le laureate in discipline STEM e le donne che lavorano in ambito tech sono ancora in minoranza numerica, l’esperienza in Techyon è differente: circa il 90% delle posizioni manageriali è ricoperto da donne. Questa percentuale è uno degli elementi ad essere valso all’azienda il premio Women Value Company 2021. È il risultato sì di politica di selezione volta a premiare il merito, ma anche di una serie di iniziative di welfare concrete. Quest’ultime creano il tipo di ecosistema lavorativo che diviene garante della parità di genere all’interno dell’azienda.
Tre sono i pilastri delle politiche aziendali di Techyon. Il primo è la già menzionata politica di selezione incentrata sul merito.Il secondo è l‘adozione della modalità di lavoro in smart working fino a 3 giorni a settimana che favorisce l’equilibrio tra vita lavorativa vita privata. Il terzo è un orientamento aziendale volto al raggiungimento degli obiettivi che supporta ulteriormente questo fragile equilibrio. Cosa significa? Il lavoro viene svolto sulla base di indicatori di prestazione oggettivi e valutabili senza margine di favoritismi. Una volta raggiunti gli obiettivi, la giornata lavorativa finisce, favorendo al contempo la motivazione e la vita privata.
Un percorso in continua evoluzione
Secondo Carlotta Malacarne, People & Organization Leader di Techyon, “Le caratteristiche di Techyon e le politiche a supporto del work life balance dei collaboratori – donne e uomini – sono in continua evoluzione. Le iniziative fin qui attuate sono solo l’inizio: realizzeremo ancora numerosi progetti che porteranno Techyon a essere un modello per le altre imprese” . Infatti, in Techyon, lo sviluppo delle politiche di welfare aziendale in sostegno alla parità di genere non é che all’inizio. L’azienda sta sperimentando nuove misure che possano contribuire maggiormente al benessere dei collaboratori come l’apertura di una palestra aziendale e, in futuro, anche una nursery. Quest’ultima sarebbe infatti un passo fondamentale per migliorare immensamente la qualità della vita delle giovani madri. È in questa materia che è necessario agire urgentemente: secondo l’Instat, solo il 27,5% delle donne con figli lavora a tempo pieno.