
Via al Milano Fashion Global Summit, dal 26 al 28 Ottobre 2021
26 Ottobre 2021 0 Di Camilla AlciniI piani alti della moda si riuniscono al Milano Fashion Global Summit per discutere i prossimi passi dell’industria tra sostenibilità, tecnologia e nuove frontiere.
La prima giornata del Milano Fashion Global Summit
THE ROARING TWENTIES? Il mondo del fashion è ripartito, nel segno della sostenibilità e della digitalizzazione sempre più spinte. Ma chi ruggirà in questi nuovi anni Venti?
La ventesima edizione del Milano Fashion Global Summit 2021 che si terrà tra la capitale della moda italiana e la sede dell’Expo, Dubai, tenta di rispondere a questi interrogativi.
Stilisti, imprenditori, finanziatori della moda italiana sono tutti chiamati a discutere i prossimi passi dell’industria, ormai inevitabilmente legata alla sostenibilità e al digital.
44 relatori, 33 panel in un programma che si estende in tre giornate, 26-27-28 ottobre.
Generazione touch: i protagonisti, le start up e i brand dei nativi digitali
Il tema della prima giornata è dedicata alla tecnologia, con un occhio di riguardo per i protagonisti della nuova era digital.
Ad aprire i lavori Paolo Panerai, Editor in Chief and CEO di Class Editori e Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana. Quest’ultimo insiste sull’importanza di riscoprire, seppure in un’era digitale, la bellezza e l’eleganza concreta della moda.
Per parlare delle nuove frontiere del lusso due ospiti d’eccellenza: Andrea Guerra, CEO di LVMH Hospitality Excellence, e Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci.
Guerra: “Covid ha portato a check up industriale e sociale“
Marco Bizzarri, alla guida del brand storico italiano Gucci, prevede una rivoluzione-evoluzione sociale che avrà un grande impatto sulle aziende a seguito della pandemia.
L’attenzione al green è un altro punto cruciale per la sua azienda: “Dal 2015 noi monitoriamo tutte le emissioni di anidride carbonica tramite un conto economico ambientale. E in modo molto trasparente condividiamo tutto sul sito Gucci Equilibrium. Dal 2018 siamo carbon neutral. Il nostro impatto ambientale è stato ridotto del 47%. Vedo aziende e governi darsi come target il 2050, ma non ha senso, il nostro obiettivo è adesso”
“La natura non solo come vittima ma come attrice del cambiamento climatico capace di assorbire”, Marco Bizzarri
Sempre a proposito di sostenibilità, la moda, anche quella di lusso, non può ignorare il rinnovato e crescente interesse per il vintage “L’economia circolare è spinta dalla voglia di mantenere la sostenibilità da una parte e dall’altra da prodotti passati che visti con occhi moderni sono ancora straordinari. I nostri prodotti sono senza tempo, anche per la durabilità“, spiega il CEO di Gucci.
Saper comunicare con le diverse culture è la sfida del futuro
Riguardo l’attrazione dei giovani a Gucci, Bizzarri sottolinea la “passione, autenticità, trasparenza, empatia, capacità di Alessandro (Michele, ndr) di dare la possibilità ad ognuno di sentirsi se stesso“.
La parola passa poi a Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler, per quanto riguarda il passaggio dal prodotto all’esperienza, dal consumatore alla community. Un passaggio reso inevitabilmente più difficile dalla pandemia e dalla pressione della globalizzazione. Mondo Genius è la risposta di Moncler a queste sfide.
“Oggi devi saper parlare con le varie comunità di diverse culture, questa è la cosa più difficile. Per questo cerchiamo sempre di riunire le eccellenze che riescono a comunicare un’energia globale. Siamo forti in Europa, stiamo crescendo in Asia e in America. (Mondo Genius) È stato davvero un lavoro per coinvolgere tutta la nostra community globale con tutte le loro culture, non solo 4-5mila persone a Milano“.
“La sfida del futuro sarà saper comunicare con queste culture, con i ragazzi, e farli sentire parte della nostra famiglia”
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Info sull'autore
Camilla Alcini è una studentessa di filosofia, politica ed economia al King's College di Londra. Prima di arrivare a Londra, Camilla completa il liceo classico al Vivona di Roma, per poi spendere un gap year a New York City.