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Vini dell’Alto Adige: piccolo territorio, ma grandi riconoscimenti

Vini dell’Alto Adige: piccolo territorio, ma grandi riconoscimenti

10 Febbraio 2023 0 Di Patrizia Russo

Nelle ultime edizioni delle più importanti guide enologiche internazionali ben 67 vini dell’Alto Adige hanno ottenuto il punteggio massimo.

Alto Adige, vini ricchi di carattere e varietà

Anche per il 2022 è stata confermata l’eccellenza dei vini altoatesini e il lavoro dei produttori ai vertici del panorama internazionale.

Con la fine dell’anno hanno, infatti, fatto la loro comparsa sul mercato le più importanti guide enologiche internazionali – Decanter, Rober Parker – The Wine Advocate, Vinum, Falstaff, James Suckling e Gault&Millau.

L’uscita delle guide enologiche è sempre un momento molto atteso con grande trepidazione dal mondo del vino dell’Alto Adige.

“Le guide internazionali ci fanno capire in maniera immediata se i vini dell’Alto Adige siano in grado di stare al passo con la concorrenza globale”, afferma Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige. “Le valutazioni sono quindi un importante punto di riferimento per stimare la nostra capacità di competere a livello internazionale.”

ALTO ADIGE AL TOP PER 108 VOLTE

Gli ottimi risultati ottenuti dai vini dell’Alto Adige nelle ultime edizioni delle più prestigiose guide internazionali soddisfano pienamente Kofler.

Sono infatti ben 67 i vini di ventotto produttori dell’Alto Adige ad aver conquistato il punteggio più alto in almeno una delle guide.

La capsula “Sudtirol” (Alto Adige) | Copyright Vini Alto Adige/Florian Andergassen

Complessivamente, nelle sei guide enologiche citate, questi vini sono riusciti ad aggiudicarsi il punteggio massimo per addirittura 108 volte.

Il maggior numero di punteggi massimi ai vini dell’Alto Adige quest’anno è stato assegnato dalla guida James Suckling, che ha valutato con 95 o più punti ben trentaquattro vini altoatesini.

Seguono le ventisette valutazioni di 95+ di Falstaff, le venti di Decanter, i tredici cinque grappoli di Gault&Millau, le dieci valutazioni 95+ di Robert Parker e le quattro di Vinum.

I VINI E I VITIGNI PIÙ PREMIATI

Due vini – entrambi della Cantina di Terlano – hanno ottenuto cinque dei sei punteggi massimi attribuibili.

Primo Terlaner I Grande Cuvée | Copyright Cantina Terlano

Si tratta del Pinot Bianco Terlaner Rarity 2009 e del Terlaner Primo Grande Cuvée 2019. Quest’ultimo, per la guida Falstaff 2022/23, è addirittura il vino bianco migliore d’Italia e, con una valutazione di 100 punti, ha ottenuto il punteggio più alto possibile.

Dietro i due vini di punta di Terlano, altri quattro vini dell’Alto Adige hanno ottenuto il punteggio massimo in altrettante guide enologiche internazionali: il Pinot Nero Riserva Vigna Ganger 2018 della Cantina Girlan, il Südtirol Weiß Cuvée NAMA 2018 della Cantina Nals Margreid e i due Gewürztraminer Spätlese Terminum 2020 ed Epokale 2015, entrambi della Cantina Tramin.

FOCUS VINI SUDDIVISI PER TIPOLOGIA

Varietà di vini in Alto Adige | Copyright Vini Alto Adige/Florian Andergassen

Come era lecito aspettarsi dal territorio vinicolo italiano del vino bianco per eccellenza, sono proprio i vini bianchi, con quarantatré etichette diverse, a rappresentare i quasi due terzi dei vini dell’Alto Adige in grado di ottenere il punteggio massimo, mentre sono stati diciannove i vini rossi e cinque i vini dolci a ottenere almeno una valutazione massima. Analogo risultato anche nella classifica relativa al numero di punteggi massimi: sessantasette di essi sono andati ai bianchi, ventinove ai rossi e dodici ai vini dolci.

Diverso invece il bilancio dal punto di vista dei vitigni: in questo caso il primato spetta a una varietà di rosso, il Pinot Nero, i cui vini hanno ottenuto almeno un punteggio massimo per undici volte.

Dietro il Pinot Nero segue un gruppo di bianchi formato dai vitigni Chardonnay (10 vini premiati), Pinot Bianco (9) e Sauvignon (7).

FOCUS PRODUTTORI

Dando uno sguardo ai produttori più premiati, quest’anno si nota che a ottenere i punteggi più alti nelle guide enologiche internazionali è stata la Cantina di Terlano che vanta non solo otto vini con almeno un punteggio massimo, ma anche un totale di ventitré valutazioni al top in cinque delle sei guide enologiche già citate.

Seguono la Tenuta Manincor con dieci punteggi massimi ottenuti da sette vini e la Cantina Nals Margreid anch’essa con dieci punteggi massimi ottenuti da sei vini.
La Cantina Tramin ha ottenuto nove valutazioni massime per tre vini, mentre quattro vini della Tenuta Tiefenbrunner-Schlosskellerei Turmhof hanno ottenuto il massimo del punteggio per sette volte.

Seguono la Cantina San Michele Appiano con sei valutazioni al top di tre vini, la Cantina Girlan con cinque per due vini, la Tenuta Gump Hof-Markus Prackwieser con quattro per tre vini e la Tenuta Unterortl Castel Juval con tre punteggi massimi per altrettanti vini.

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