25 Aprile, note a margine delle Jacovelle in un giorno di Festa. Il Partito di Meloni erede del MSI e non di AN

Riepilogando le immancabili Jacovelle attorno al 25 Aprile di quest’anno, al Sottoscritto viene infatti da fare il verso al Gigante della Fiaba Jack e il Fagiolo Magico. Lui – il Gigante – l’odore lo sentiva di Cristianucci, quelli di cui desiderava cibarsi; il Sottoscritto – invece – l’odore di Fascistucci lo sente annusando i miasmi politico-culturali che diffondono i recenti leggiadri profluvi di Stronzate (Inesattezze per i cultori del Bon Ton ndr) dei vari Ignazio La Russa, Francesco Lollobrigida, Giovanni Donzelli, Carlo Fidanza, e Compagnia Bella (Tastieristi della Nostalgica Scuderia ovviamene inclusi).

Premesso ciò, facendo il Bilancio di questo 25 aprile, al tirar delle somme Giorgia Meloni – tra Capriole ed Equilibrismi Lessicali – pur dichiarandosi inconciliabile col Fascismo dimostra di non essere ancora matura per definirsi Antifascista. Accade mentre Alcuni Leghisti si confermano Antifascisti Fuori ma Fascistoni Dentro; I Moderati si uniscono al Coro Ufficiale delle Celebrazioni; Quelli di Sinistra ripropongono l’Antico Copione; Il Capo dello Stato Sergio Mattarella dice parole definitive sulla Resistenza e sulla Costituzione. Lo fa nel tentativo di porre fine all’Ammuina scatenata dall’ennesimo scontro politico intorno a questa Data.

Lo Spartito – a conti fatti – resta insomma grosso modo lo stesso proposto dalle origini della Celebrazione della Festa della Liberazione

Sono i Flashes da un Paese in un giorno che dovrebbe essere stato di Festa, sono le Note da un Paese sempre più Inquinato da una Cultura Fascio-Leghista di cui i vari La Russa, Salvini e Lorenzo Fontana costituiscono le Massime Espressioni e rappresentano i Maggiori Depositari dell’Arretratezza Culturale delle Rispettive Parti Politiche.

Nient’altro – i Suddetti – che i più apprezzati Cantori del Trionfo a Camere Unite della Grettezza d’Animo e della Crassa Ignoranza.

Detto ciò, l’impressione che trasmettono all’Esterno alcuni esponenti di Fratelli d’Italia – ovvero del Maggiore Partito indiziato di Nostalgie Fasciste – è quella di aver bypassato il Congresso di Fiuggi di AN durante il quale Gianfranco Fini ufficializzò lo Strappo col Passato e – come nel Gioco dell’Oca – di essere tornati alle origini, quelle del M.S.I. Già il Nome del Partito – Fratelli d’Italia – del resto ha tanfo di muffa…

Inutile dire che interpretando la Giornata di Festa con questa chiave di lettura finiscono con l’apparire più comprensibili e spiegabili le reticenze della Premier nel dichiararsi Antifascista. Già perché Meloni sa bene che il Fascismo 2.0 è soprattutto espressione di una Condizione Mentale.