Informazione e storia, il prima è indispensabile per capire il dopo

Informazione e storia hanno un rapporto che le unisce: In ogni notizia è possibile cogliere le tracce lasciate dalla storia e che sono indispensabili per comprendere profondamente la realtà.

Informazione e storia, il prima è indispensabile per capire il dopo

Come abbiamo visto nell’articolo sul rapporto tra l’informazione ed il tempo, “Informazione e storia, le notizie dei media ignorano il mentre” del 7 aprile, ogni fatto di attualità ha una durata e per essere compreso pienamente dobbiamo afferrarne le sue radici storiche ed i suoi sviluppi futuri.

Qual è l’iter che dovrà seguire il fruitore delle notizie diffuse dai mezzi di comunicazione per meglio comprenderle? È necessario cogliere l’eredità storica di quanto accade ai nostri giorni per poter afferrarne il senso e ipotizzare poi scenari futuri.

Per conoscere gli eventi in profondità dobbiamo “discendere con la mente” alla loro sostanza storica, ossia guardare le azioni dal loro sostrato epidermico al loro cuore pulsante.

“La discesa dell’intelletto”, che dovrà operare il lettore delle notizie d’attualità, consentirà all’individuo di inoltrarsi metaforicamente tra le arsure dei paesaggi soleggiati, le rocce ben scolpite, dove sono presenti i fatti storici: i fossili della nostra ricerca. Questi sono ciò che hanno compiuto il loro corso e sono quindi privi di vita, segnati, già trascorsi.

Possiamo citare due famosi versi del Faust di Goethe in cui Mefistofele parla ad uno studente per esprimere il rapporto tra il freddo sapere scientifico e la vita.

“Grigia, caro amico, è ogni teoria,
e verde l’aureo albero della vita”
(vv.2038-39).

L’avvenimento passato potrebbe essere paragonato al grigiore delle cose morte, ad esempio all’autunno con le foglie ingiallite e la secchezza dei rami, mentre la vita, la realtà in atto nel suo progredire, al verde della natura rigogliosa.

Bisogna leggere, con l’acume della mente, le tracce invisibili (tekmeria) a occhio nudo lasciate dalla storia nella notizia, non percepibili da chi si informa superficialmente su quanto accade ma solo da chi si cimenta nello studio della storia.

I presenti scenari geopolitici, nonché gli assetti di Stati e continenti, hanno cause lontane nel tempo che influenzano fortemente l’operato degli attuali leader politici che non possono ignorare il passato. Quanto il soggetto apprende dai mezzi di comunicazione è, riferendosi al linguaggio figurativo, meramente “piatto”, “bidimensionale”, in analogia con le due dimensioni spazio-tempo, perché ci dice solo dove e quando è accaduto l’evento.

L’interpretazione delle notizie grazie alle conoscenze storiche è alla base della visione della realtà

L’interpretazione delle notizie, possibile grazie alle conoscenze storiche, è, invece, alla base della visione prospettica della realtà che, oltre ad indicare il luogo ed il momento in cui è accaduto un fatto, ricerca anche le sue cause remote al di là di quelle contingenti del presente.

È possibile, e necessario, cogliere le premesse storiche di quanto accade per comprendere con la mente la realtà in profondità, ossia in modo “tridimensionale”.

Il lettore, nel suo sforzo interpretativo delle news, deve partire dal presente per giungere al passato e, in seguito, con il proprio bagaglio di conoscenze storiche dare una lettura critica di ciò che è in fieri.

Disse lo storico Claudio Pavone nella sua opera, “Prima lezione di storia contemporanea”: “Mettere a confronto il proprio tempo con quelli che lo hanno preceduto aiuta a comprenderlo, aiuta cioè ad estrarne significati a prima vista non percepibili”.

In tal modo si potrà veramente maturare autonomia e libertà di pensiero e favorire la maturazione di una visione critica della realtà. Quest’ultima ci consente di avere uno sguardo lucido e distaccato del reale e ci rende immuni dalle inquietudini e frenesie della società edificata dall’uomo digitale.

Saper individuare i problemi, scegliere ed analizzare gli argomenti giusti per interpretare la realtà in atto ci consente di non essere inghiottiti dal vortice e dalle turbolenze del mondo contemporaneo ma adottare le necessarie contromisure contro le criticità del reale.

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