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Accordo tra Cina e Arabia Saudita, Xi Jinping: “Inizia una nuova era”

Accordo tra Cina e Arabia Saudita, Xi Jinping: “Inizia una nuova era”

10 Dicembre 2022 0 Di Pierfrancesco Maresca

Il Regno Saudita accoglie calorosamente a corte Xi Jinping. Cresce l’influenza di Pechino in Medio Oriente e gli Usa perdono terreno. Siglati numerosi memorandum: dall’energia alla rete 5G.

Proficuo il vertice che ha avuto luogo a Riad, in Arabia Saudita, che ha visto come ospite il presidente cinese Xi Jinping. Il principe ereditario Mohammed Bin Salman ha accolto mercoledì calorosamente, e con una fastosa cerimonia, il leader della Repubblica popolare cinese. Numerosi gli accordi siglati, che avrebbero il valore complessivo di 30 miliardi di dollari secondo i media sauditi. E la mossa del Drago scatena l’ira della Casa Bianca.

Accordi in Arabia Saudita con la Cina, Xi Jinping ricevuto a corte con tutti gli onori

Nel pomeriggio di mercoledì l’aereo presidenziale è atterrato presso l’aeroporto internazionale King Khalid della capitale del Regno scortato dai caccia militari sauditi. Il presidente cinese Xi Jinping è stato accolto da una pattuglia acrobatica e dalla Guardia a cavallo reale. A seguire alcuni colpi di cannone ed una cerimonia ufficiale, con tanto di banchetto, presso la corte reale della dinastia wahabita.

L’incontro con la famiglia reale saudita

La famiglia reale saudita, ed il Presidente della Repubblica popolare cinese – accompagnato da alti funzionari dello Stato – hanno tenuto una sessione di colloqui ufficiali, durante i quali hanno rivisto gli aspetti del partenariato. L’obiettivo prefissato era aumentare gli sforzi di coordinamento congiunti per rafforzare la cooperazione in vari campi. Si è discusso quindi di vari aspetti economico-commerciali, tra i quali aumentare gli investimenti reciproci. Basti pensare che la Cina “dipende” dal petrolio saudita, mentre il Regno necessita di know how. Non è mancata una parentesi sugli sviluppi regionali ed internazionali, nonché sulle questioni di interesse comune.

Ecco i risultati raggiunti al vertice: accordi e memorandum

Nella giornata di giovedì quindi si è entrati nel vivo. Infatti si sono tenuti i colloqui che hanno portato a raggiungere i più proficui risultati.

Il ministero degli Affari Esteri saudita ha rilasciato un sommario degli accordi bilaterali e memorandum siglati: piano di armonizzazione tra Kingdom’s Vision 2030 e la Belt and Road Initiative cinese, investimenti nel campo dell’energia verde dell’idrogeno, cooperazione e l’assistenza giudiziaria in materia civile, commerciale e di status personale, cooperazione per l’insegnamento della lingua cinese, incentivazione degli investimenti diretti ed infine un piano d’azione per attivare le disposizioni del protocollo di cooperazione nel settore dell’edilizia abitativa.

Il commento del presidente cinese Xi Jinping

La fiducia reciproca strategica Cina-Arabia Saudita è stata rafforzata e la cooperazione pratica bilaterale in vari campi ha prodotto risultati fruttuosi dall’instaurazione di relazioni diplomatiche 32 anni fa” ha dichiarato Xi Jinping all’Agenzia di stampa Nuova Cina. Inoltre “Le relazioni bilaterali hanno seguito un percorso di progresso significativo, che non solo ha giovato alle proprie popolazioni, ma ha anche contribuito alla pace, alla stabilità, alla prosperità e allo sviluppo regionali” ha proseguito il presidente cinese.

Stati Uniti adirati dall’avvicinamento di Pechino al Medio Oriente

Gli accordi strategici firmati, vedono il coinvolgimento anche del gigante cinese Huawei e della rete wireless 5G, molto discussa da Washington per via della sicurezza informatica e delle infrastrutture nazionali. Al Jazeera riporta che i funzionari statunitensi temono che tale tecnologia possa essere utilizzata per raccogliere dati sensibili.

Huawei ha proceduto alla costruzione di tali reti in molti Paesi del Golfo. Inoltre dopo Israele l’Arabia Saudita è il secondo alleato regionale degli Stati Uniti nell’area, in contrapposizione all’Iran Sciita e della Siria. L’avvicinamento con Pechino quindi è visto con timore e perplessità dalla Casa Bianca.

Anche incontri con altri leader arabi, dall’Egitto al Libano

Anche altri Primi ministri e leader arabi hanno iniziato a convergere nella capitale saudita in vista di un vertice con Xi Jinping. Il presidente cinese ha tenuto colloqui separati con i sei membri del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc) prima di partire venerdì.

Tra i partecipanti vi sono il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi, il presidente tunisino Kais Saied, il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il leader de facto del Sudan Abdel Fattah al-Burhan. Anche il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani, il primo ministro marocchino Aziz Akhannouch e il primo ministro ad interim libanese Najib Mikati hanno presenziato.

La strategia cinese nel Medio Oriente

Per via dei legami con la dinastia saudita, e la fede Sunnita che li accomuna, gli altri Paesi del Golfo – c.d. Petromonarchie – vedono nell’Arabia Saudita un Paese di riferimento, ovvero “guida“. Non a caso, Xi Jinping prima di ripartire ha anche affermato di “non vedere l’ora di partecipare al primo vertice Cina-Stati arabi e al vertice Cina-Gcc, e di lavorare con i leader degli stati arabi e dei paesi del Gcc per portare le relazioni Cina-arabi e Cina-Gcc a nuovi livelli” all’Agenzia di Stampa Nuova Cina.

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