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Santoro, l’astinenza da video lo spinge a cercare una nuova ribalta. Da più parti è indicato come futuro Leader dei Pacifisti

Santoro, l’astinenza da video lo spinge a cercare una nuova ribalta. Da più parti è indicato come futuro Leader dei Pacifisti

19 Maggio 2022 0 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…

E che dubbio c’era… Qualcuno avrà certamente commentato così, con nonchalance, i segnali di fumo e i tam tam che da giorni continuano a levarsi dalla Tribù degli Intellettuali del Tempo che Fu. Fumo e Rumori che trasmettono l’ipotesi di una eventuale nascita del Partito dei Pacifisti guidato da Michele Santoro. Una disperata Metamorfosi – questa del Conduttore in disarmo – nel tentativo di riportarsi al centro della Scena Mediatica

E’ vero, l’astinenza da Video lo ha inacidito soprattutto verso i colleghi. Al Personaggio mancano maledettamente le luci della ribalta televisiva, gli mancano i salamelecchi solitamente riservati ai Divi della Tv, ha fame di quella popolarità perduta in seguito all’inesorabile trascorrere del tempo e all’affollamento di Programmi simili ai Suoi.

Panta Rei, il Tempo che scorre come l’acqua dei fiumi e l’agguerrita concorrenza, gli indicano che il ruolo dell’Arringapopolo, del Fustigatore non gli si addice più. Ed eccolo allora fare di necessità virtù e proporsi ai Nostalgici di Samarcanda nelle vesti inedite di Ringhioso Pacifista con la bava alla bocca. Una metamorfosi perché – come Alberto Sordi nel Film – forse pensa che finché c’è guerra c’è speranza.

Speme legata alla vendita di Armi per la contesa bellica; speme legata alla raccolta di voti per la Causa Pacifista. E’ proprio vero, talvolta gli Opposti Interessi possono incrociarsi e perfino la Guerra può far bene a Quanti intendono marciarci sopra per inconfessabili mire. Detto papale papale – a voler essere maligni – la Guerra insomma può far bene anche ai Pacifisti di nuovo conio come Lui…

Aumenta intanto il numero di Quanti sono pronti a scommettere sulla discesa in campo del Vecchio Arruffapopolo. Una entrata in Politica che del resto si può dedurre anche nell’ascoltare le parole di Santoro pronunciate nella Sede Nazionale della Stampa con al fianco Sabina Guzzanti e il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio. Il sempre più ringhioso Giornalista usa accenti da leader politico in nuce del Movimento Arcobaleno ancora in fase progettuale. Nient’altro che una replica del successo della “Pace proibita”, la serata-evento al Teatro Ghione che aveva raccolto i più agguerriti Nostalgici del Pacifismo anni ’80

“C’è un’Opinione Pubblica bloccata, non rappresentata”, bacchetta.

“Chiediamo un riequilibrio delle rappresentanze di tutte le posizioni nel servizio pubblico”, urla lo Scafato Conduttore del Tempo che fu..

Santoro cita i servizi del Tg1: “Dieci minuti per festeggiare la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision, celebrandone lo spirito guerriero. Non una parola di pace. C’è una violazione dello spirito della carta dei servizi Rai”, lamenta.

Preda del lancinante Mal di Rai, l’Astinenza dal Video imposta dall’età e dalla agguerrita Concorrenza lo fa sbarellare. E – gira e rigira – il Paladino della Pace torna sul punto dolente. “Il 50 per cento degli Italiani è contrario all’invio di Armi all’Ucraina, eppure i Tg del Servizio Pubblico ignorano questa percentuale e i giornalisti Rai con opinione critica in merito non possono esprimersi. Si faccia un sondaggio per verificare se gli italiani sono soddisfatti della qualità dell’Informazione Pubblica e poi si proceda a riequilibrare il mondo in cui la Rai racconta la guerra”. La lingua – insomma – continua a battere dove il dente duole… E il suo nei confronti della Rai è l’atteggiamento dell’Amante tradito.

In chiusura, Santoro offre il boccone più ghiotto. Lo fa usando parole di sfida verso i Partiti. Sentitelo: “Non è mia intenzione fondare un partito, ma c’è un popolo che chiede di essere rappresentato, che vuole risposte. Se non gliele danno Pd e 5Stelle, dovrà dargliele qualcun altro…”. E’ il tocco finale che apre lo scenario già immaginato da più parti. Chi vivrà vedrà.

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
19/05/2022 h.08.00

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