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Tribunale Unico dei Brevetti, ministeri al lavoro per la sezione distaccata di Milano

Tribunale Unico dei Brevetti, ministeri al lavoro per la sezione distaccata di Milano

18 Maggio 2023 0 Di Pietro Nigro

Il Presidium del Tribunale Unico dei Brevetti assegna le competenze della sede di Londra a Parigi e Monaco. Il Governo cerca di far collocare la terza sede a Milano.

Tribunale Unico dei Brevetti, le competenze della sede di Londra passano a Parigi e Monaco: Esteri e Giustizia lavorano per la sezione di Milano

Ormai è (provvisoriamente) deciso che le pratiche che il Tribunale Unico dei Brevetti aveva assegnato alla sede di Londra, che è stata cancellata dopo la Brexit, andranno per ora alle sedi di Parigi e Monaco. Invece la sede prevista nella Aldgate Tower, nella capitale del Regno Unito, dovrebbe andare a Milano.

O almeno così spera il Governo Italiano, che attraverso i ministri di Esteri e Giustizia ha portato avanti un lavoro diplomatico per concordare con Francia e Germania l’apertura a Milano almeno della sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), la cui apertura ufficiale è prevista per il prossimo 1 giugno.

L’intesa raggiunta con Germania e Francia – ha comunicato oggi la Farnesina – dovrà ora essere proposta formalmente agli altri Stati che hanno aderito al TUB nel corso della prossima riunione del Comitato Amministrativo.

Il trattato che ha istitutito il TUB e l’avvio di un sistema europeo unico per la protezione dei brevetti industriali, ha originariamente previsto tre sedi centrali, a Parigi, Londra e Monaco di Baviera, oltre alle sedi periferiche competenti per arbitrati, giudizi di primo grado e corti di appello (qui la mappa completa).

Ma con la Brexit, il 20 giugno 2020 la Gran Bretagna ha disdetto il Trattato per l’istituzione del Tribunale Unico dei Brevetti, e si è posto il problema di trasferire le pratiche di competenza degli uffici londinesi.

E nell’attesa che i partner europei decidano il da farsi, il Presidium del Tribunale, o meglio della Unified Patent Court ha deciso di assegnare le competenze che il trattato ha previsto di competenza della sede inglese alle altre due sedi.

La decisione, presa nella riunione del Presidium dello scorso 8 maggio, è stata comunicata due giorni fa: in pratica, è previsto che a partire dal 1 giugno prossimo, le pratiche relative ai brevetti della sezione IPC (A) saranno assegnate alla sede di Parigi, e quelle relative ai brevetti della sezione IPC (C) saranno assegnate alla sede di Monaco. Al momento, quindi, i brevetti per l’area farmaceutica sono assegnati alla sede di Parigi e quelli relativi a chimica e metallurgia occorrerà rivolgersi alla sezione tedesca di Monaco.

La decisione – ha comunicato il Presidium – è stata presa perché l’entrata in funzione del Tribunale è ormai imminente, ma il Comitato amminisrtativo non ha ancora trovato una intesa sulla sede di Londra.

Di qui la proposta del governo italiano che a suo tempo ha candidato Milano, uno dei principali hub europei nell’innovazione e della proprietà intellettuale, non solo come la sede del tribunale italiano, ma anche come sede della sezione centrale inizialmente collocata a Londra. Anche perchè, dopo Germania e Francia, l’Italia e i Paesi Bassi sono gli Stati con il maggior volume di pratiche, ma l’Aia non ha presentato candidature.

Questa indicazione, in assenza di indicazioni e automatismi nel Trattato, è stata accolta dai partner europei, in particolare da Francia e Germania. In queste settimane il Governo, d’intesa con gli enti territoriali, sta completando le procedure giuridiche e operative perché la sede possa essere istituita e sia operativa in un anno.

Se la delegazione italiana porterà a casa il risultato, la sezione che si aprirà a Milano si occuperà di contenziosi su brevetti unitari da tutti i Paesi europei che fanno parte del TUB, in settori rilevanti per il sistema imprenditoriale italiano e non solo.

L’avvio del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) il 1° giugno 2023 – secondo quanto spiegato dal Mae – “è una pietra miliare per il settore della proprietà industriale a livello europeo. Corona con successo decenni di negoziati in Europa, introducendo un nuovo strumento sovranazionale di soluzione delle controversie in materia di brevetti europei. Essendo il TUB un sistema completamente nuovo, il Governo si è adoperato affinché la decisione sia in ogni caso soggetta a una clausola di revisione anticipata, nel 2026, molto prima rispetto a quanto già previsto dall’Accordo (2030), che consentirà di verificare in tempi rapidi il corretto funzionamento, e di correggerne eventuali squilibri”.

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