Contenuto Pubblicitario
Zone rurali, l’Europa finanzia il passaggio all’economia integrata e digitale

Zone rurali, l’Europa finanzia il passaggio all’economia integrata e digitale

24 Agosto 2021 0 Di Nunzio Ingiusto

Un anno e mezzo per verificare come le zone rurali d’Europa contribuiranno al passaggio ad un economia integrata e digitale.

Zone rurali, l’Europa finanzia il passaggio all’economia integrata e digitale

Un anno e mezzo di tempo  per verificare come le zone rurali dell’Europa possono contribuire al passaggio ad un economia integrata e digitale. Da settembre prossimo dunque al lavoro in ogni Paese. A metà 2023 la Commissione europea tirerà ,poi, le somme dei piani e dei fondi a favore di queste storiche realtà.

Il Commissario Ue Janusz Wojciechowski prima della pausa estiva ha presentato alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo il progetto di valorizzazione di milioni di ettari di aree destinate a pascoli, agricoltura, coltivazioni ad origine controllata.
Infatti, dice il Commissario, “le zone rurali che sono cruciali per l’UE in quanto producono alimenti, tutelano il nostro patrimonio e proteggono i nostri paesaggi, devono svolgere un nuovo ruolo nella transizione verde e digitale”.
Dal punti di vista economico ed ambientale la partita è molto articolata e si giocherà in più tempi. Gli  Stati membri, per esempio, dovranno fare in modo che il Piano d’azione dell’UE garantisca lo sviluppo sostenibile di tutte le zone rurali.
Gli incendi italiani di queste settimane hanno messo la politica davanti a responsabilità antiche di adeguate tutele per milioni di ettari di territorio.
E’ compito dell’Europa, tuttavia, fornire a queste comunità gli strumenti giusti per valorizzare le opportunità future e risolvere i problemi che affrontano attualmente. Devono cambiare in profondità per non restare fuori dagli ampi disegni di riassetto produttivo inclusi nella Politica agricola 2023-2027.
D’altronde diverse azioni dell’UE già forniscono incentivi e sostegni per renderle compatibili con operazioni di sostenibilità e di economia circolare.
L’approccio sistemico è quello che l’Ue intende realizzare, ma bisogna tenere lontanotentazioni di autosufficienza o di sovranità deteriore. Il governo italiano ha una grande opportunità con tutto quello che ha previsto nei piani di ripresa post Covid.
Per non disperdere nulla di quello che l’Eu mette a disposizione, entro la metà del 2023 la Commissione valuterà quali  azioni da lei finanziate siano state effettivamente realizzate. Quindi il via libera alle proposte  di programmazione 2028- 2034.
Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82