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A Roma con la Lazio, Il Napoli conquista un punto prezioso con nove assenti

A Roma con la Lazio, Il Napoli conquista un punto prezioso con nove assenti

28 Gennaio 2024 0 Di Claudio Greco

Formazioni:

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto; Isaksen, Castellanos, Felipe Anderson. A disp. Sepe, Mandas, Pellegrini, Vecino, Kamada, Pedro, Casale, Hysaj, Ruggeri, Rovella, Fernandes.

Napoli (3-5-1-1): Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Demme, Lobotka, Zielinski, Mario Rui; Politano; Raspadori. A disp. Contini, Idasiak, Ngonge, Lindstrom, Mazzocchi, Dendoncker, D’Avino, Gioielli, Gaetano.

Arbitro : Orsato, Assistenti Berti e Moro:

Sacchi IV ufficiale mentre Irrati e Paterna al VAR e AVAR.

 

Solito 4-3-3 per la Lazio guidata da Maurizio Sarri. che in porta Ivan Provedel, in difesa Lazzari e Marusic sono i terzini, mentre al centro del reparto la coppia formata da Gila e Romagnoli, poi Cataldi titolare al centro del centrocampo con Guendonzi e Luis Alberto mezz’ali ai suoi fianchi. Il riferimento dell’attacco sarà Taty Castellanos con Isaksen e Felipe Anderson che agiranno sulle fasce.

Il Napoli invece  con il 3-4-3, con Gollini tra i pali e con la difesa a tre composta da Di Lorenzo, Rrhamani e Juan Jesus. Sulle fasce Ostigart e Mario Rui con Lobotka e Zielinski centrali, in avanti Il tridente offensivo composto da Politano e Zielinsky e Raspadori punta centrale.

Nella prima frazione di la partita è tutt’altro che entusiasmante. I primi 45 minuti di gioco all’Olimpico assomigliano molto di più ad una partita di scacchi che ad un match di calcio. Il Napoli si presenta con un vestito tattico ormai consolidato e con un piano gara preciso: difesa, gestione del possesso e tentativi di verticalizzazione sugli esterni. La Lazio prova a produrre qualcosa di concreto affidandosi soprattutto alla velocità e all’abilità nell’uno contro uno di Felipe Anderson e Isaksen.

Di occasioni concrete non ne arrivano e anche per questo il primo tempo finisce a reti vergini. Le due squadre si studiano, in maniera più timorosa che aggressiva, con una tensione palpabile a fare da sfondo e con tanti pensieri per la testa che bloccano la fantasia,  insomma si può dire che i primi 45 minuti si è manifestata chiaramente la volontà di Mazzarri di non concedere nulla alla Lazio, ma allo stesso tempo il Napoli non è mai riuscito a ripartire con qualità e a sfruttare l’estro di Zielinski, Politano e Raspadori, molto isolato d’altro canto anche la Lazio ha faticato ad alzare il ritmo e a mettere in movimento Luis Alberto, molto bene ingabbiato dal centrocampo partenopeo.

Riprende la gara ma anche la seconda frazione risulta bloccata fin dai primi minuti. Ad accendere un minimo è lo splendido gol di Castellanos, Gol annullato per fuorigioco, Stop di petto e rovesciata di Castellanos che si insacca, su lancio lungo dalle retrovie: ma l’argentino è stato pizzicato in offside. Da ammirare il gesto tecnico di grande bellezza, cancellato dalla decisione arbitrale. Si riparte dallo zero a zero.

Il Napoli si difende con ordine, provando a colpire in contropiede, aggrappandosi soprattutto alle giocate individuali di Politano che non riesce però ad incidere in maniera concreta. L’occasione più grande della partita arriva sui piedi di Castellanos, servito da un ispiratissimo Isaksen: il centravanti della Lazio colpisce di tacco, ma sulla sua strada trova un intervento determinante di Ostigard.

Il colpo vincente manca in casa Lazio, il Napoli si difende con le unghie e con i denti e alla fine porta a casa un pareggio prezioso in vista della corsa al quarto posto, dunque un punto per parte tra Lazio e Napoli, che falliscono l’avvicinamento al quarto posto occupato dall’Atalanta. I biancocelesti interrompono la loro striscia di quattro vittorie consecutive in campionato e si portano a due punti dalla zona Champions League, mentre la squadra di Mazzarri aggancia la Roma a quota 32, ma resta al nono posto in classifica.

Le pagelle:

LAZIO: Provedel 6; Lazzari 5,5 (dal 71′ Pellegrini 5,5), Gila 6, Romagnoli 6,5, Marusic 6; Guendouzi 6 (dal 77′ Vecino sv), Cataldi 6,5 (dall’84 Rovella sv), Luis Alberto 6; Isaksen 6,5 (dall’84 Pedro sv), Castellanos 6,5, Felipe Anderson 5,5. All.: Sarri 6.

NAPOLI: Gollini 6; Ostigard 6,5, Rrahmani 6, Juan Jesus 6,5; Di Lorenzo 6,5, Lobotka 6, Demme 5,5 (dal 60′ Gaetano 6), Mario Rui 6 (dal 79′ Mazzocchi sv); Politano 6,5 (dall’84 Lindstrom sv), Zielinski 6,5 (dall’84’ Dendoncker sv), Raspadori 6 (dal 79′ Ngonge sv). All.: Mazzarri 6.

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