Agricoltore italiano ovvero custode dell’ambiente

Nasce la giornata nazionale dell’agricoltura.

I trattori sono andati via dalle strade. La stragrande maggioranza degli agricoltori è tornata al lavoro e il governo ha promesso un tavolo tecnico. Protesta finita, insomma. Ma il Senato ha approvato il disegno di legge che istituisce la figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e dei territori.
È una giornata storica,  dice la Lega di Matteo Salvini,  perché “con questa norma riconosciamo per legge il ruolo sociale dell’agricoltore, una figura con una funzione fondamentale per proteggere il paesaggio e l’ambiente, contrastare lo spopolamento”.

Il disegno di legge è stato approvato in via definitiva. Bisogna, comunque, attendere gli altri passaggi parlamentari che dovrebbero sostenere progetti, coinvolgendo anche le amministrazioni regionali e locali. Gli agricoltori, infatti,  potranno realizzare opere di manutenzione e protezione del paesaggio agrario.
La legge istituisce anche la Giornata nazionale dell’agricoltura e il premio al merito ‘De Agri Cultura’. Gli agricoltori hanno protestato per essere riconosciuti come parte integrante della difesa dell’ambiente, aggiungono i senatori leghisti.

L’iniziativa per quanto valida, evidentemente, non può restare nelle mani di una sola formazione politica o di un solo schieramento. Dobbiamo riconoscere che nei giorni caldi dei trattori,  molti alzavano cartelli contro le politiche verdi approvate in Europa e quella fatidica PAC che nella difesa dell’ambiente ha il suo nerbo principale. Va bene una legge pro agricoltura verde. Resta solo da capire bene chi vuole cosa. Di confusione ne abbiamo già abbastanza.