Contenuto Pubblicitario
Al via la campagna #città30subito, per dire #bastamortinstrada

Al via la campagna #città30subito, per dire #bastamortinstrada

21 Febbraio 2023 0 Di Andrea Sperelli

Con il flash mob Strisce pedonali umane di domenica 26 febbraio in molte città italiane prende il via la campagna #città30subito.

Al via la campagna #città30subito, per dire #bastamortinstrada

Con il flash mob di domenica 26 febbraio 2023 in molte città italiane, tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli prende il via la campagna #città30subito promossa congiuntamente da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO e Clean Cities Campaign.

Per tutti coloro che condividono l’esigenza di un radicale cambiamento del modo di muoversi in ambito urbano e il beneficio di #città30subito, il primo appuntamento è con le “strisce pedonali umane”: in corrispondenza di tantissimi attraversamenti pedonali verrà organizzato un pacifico passaggio umano di persone e biciclette per chiedere un cambio di passo nelle politiche della mobilità e informare le persone sui vantaggi del modello città 30.

Attraverso la campagna #città30subito – che prevede un ricco calendario di iniziative in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi – le associazioni promotrici intendono sensibilizzare, ancora una volta, le istituzioni e l’opinione pubblica in merito alla necessità di dire #bastamortinstrada, avviando concretamente un percorso sociale, politico e culturale di trasformazione del tessuto urbano.

Le iniziative sul territorio sono accompagnate dalla pubblicazione di un documento scientifico redatto dagli esperti delle associazioni promotrici e messo a disposizione delle Amministrazioni pubbliche, che possono scaricarlo a questo link, indica, anche attraverso dati e best practice, come la città 30 permetta di ridurre notevolmente – o in alcuni casi di azzerare – la mortalità sulle strade e di riequilibrare lo spazio urbano allocato alle diverse modalità di spostamento delle persone.

Ad esempio a Londra uno studio fatto su un periodo di 20 anni ha evidenziato in modo incontrovertibile che la riduzione della velocità ha portato al dimezzamento dei morti (con risultati anche migliori per quanto riguarda i bambini).

Per questo “migliorare la sicurezza stradale – recita il vademecum – è la prima e più importante ragione che ci porta a rivedere il regime delle velocità in ambito urbano. Il 55% delle morti1 nelle nostre città è dovuto a sole tre cause: eccesso di velocità, mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti e guida distratta. È fondamentale partire dalle città. Infatti il 73% degli incidenti avviene su strade urbane; ma è un altro il dato che crea grande allarme: il 44% delle vittime lascia la vita in incidenti in città. Questo dato ci discosta dall’Europa, dove la media è il 39% (Anno 2019)2, mentre nella maggior parte dei casi è al di sotto del 32%. È da notare che, sempre in ambito urbano, l’80% delle vittime è un utente vulnerabile (50% come mobilità attiva)”.

Secondo le associazioni, inoltre, il percorso per ridurre la mortalità sulle strade e migliorarne la vivibilità non può prescindere dall’adozione di una legge quadro nazionale delle città 30 – sul modello di quella spagnola – che possa indicare in modo chiaro la direzione comune da seguire, agevolando il cambiamento e supportando le amministrazioni locali di ogni colore politico già oggi impegnate per migliorare la sicurezza stradale dei loro cittadini. Una Legge che i promotori della campagna #città30subito chiedono all’unanimità e con forza al Parlamento, mettendo a disposizione il testo di VademecumCittà30, uno strumento di lavoro frutto di studi, ricerche e competenze.

Un impegno che continuerà nei prossimi mesi: le realtà promotrici, infatti, sono già al lavoro per la stesura di una bozza del disegno di legge che presenteranno il prossimo maggio nell’ambito di un evento dedicato, che verrà organizzato nella città di Bologna.

I punti d’incontro nelle diverse città per partecipare al flash mob “strisce pedonali umane” di domenica 26 febbraio sono consultabili sui siti e sulle pagine social delle associazioni promotrici della campagna #città30subito.

Ecco l’elenco delle città che hanno già aderito al Flash mob “strisce pedonali umane” di domenica 26 febbraio 2023:

  • BELLUNO: flash mob anticipato a sabato 25 febbraio, orario luogo in via di definizione
  • BOLOGNA : ore 11 – Don Minzoni, angolo Fratelli Rosselli
  • FANO: orario e luogo in via di definizione
  • FERRARA: ore 16 – attraversamento di fronte alla Stazione Ferroviaria
  • FIRENZE: ore 16 – in Piazza Alberti
  • JESI: ore 11 – via XXIV Maggio / via Marconi
  • LECCE: dalle 10.30 alle 12.30 luogo in via di definizione
  • LECCO: ore 10.30 – Largo Montenero
  • MILANO: ore 15 – Bastioni di Porta Volta 7
  • NAPOLI: flash mob anticipato a giovedì 23 febbraio, ore 18.30 alla stazione di Mergellina
  • PARMA: dalle 10.30 alle 12 – passaggio pedonale di via Solferino/viale Martiri della Libertà
  • PERUGIA: flash mob anticipato a sabato 25 febbraio, oraio e luogo da definire
  • PESARO: orario e luogo in via di definizione
  • PISA: flash mob posticipato a lunedì 27 febbraio dalle 7,45 alle 8,30 presso vari attraversamenti in prossimità delle scuole
  • ROMA: dalle 11 alle 13 – Via Tripoli incrocio Via Tripolitania (Quartiere Africano)
  • TORINO: dalle 10.30 alle 12.30 – di fronte alla Stazione di Porta Susa
  • TREVISO: orario e luogo in via di definizione.
Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82