Contenuto Pubblicitario
Italia Paese in bilico tra alluvioni e incendi.

Italia Paese in bilico tra alluvioni e incendi.

19 Novembre 2021 0 Di Nunzio Ingiusto

 

Milioni di persone strette tra emergenze climatiche e ambientali. Dai risultati (modesti) di Cop26 al “Report Foreste” di Legambiente. Ancora un  monito alla politica, mentre si celebra la “Giornata degli alberi”.

Per l’ecosistema italiano il 2021 andrà in archivio come il peggiore degli ultimi anni. Ora ci sono le alluvioni e le esondazioni, in estate ci sono stati gli incendi boschivi e i gas tossici. 158 mila ettari di bosco sono andati in fumo nei mesti estivi, riducendo il già povero panorama di aree verdi della rinomata “Bell’Italia”. No, il Paese anche in pieno dibattito sulla svolta green, non ne esce bene. In Europa si conferma tra i più vulnerabili. E per restare al patrimonio boschivo, incendi  e devastazioni hanno distrutto gran parte delle aree protette della Rete europea Natura 2000. Domenica 21 novembre sarà la Giornata nazionale degli alberi, ma Legambiente ammonisce tutti a vigilare sui disastri e soprattutto a preparare piani per la salvaguardia dell’ecosistema.

Cosa dice Legambiente

Il “Report Foreste” appena diffuso è un grido di dolore per istituzioni e poteri centrali e periferici. Ancora un monito per mettersi al lavoro, sfruttare i soldi a disposizione e rendere meno ansiose milioni di persone.  Mentre quest’ estate si andava in vacanza, ci si rilassava dopo i mesi cupi della pandemia, 510 roghi massacravano i territori. Al rogo in particolar modo Sicilia, Sardegna e Calabria. Regioni e Protezione Civile sono stati attivi, ma i danni sono stati enormi.

I Comuni

La biodiversità italiana è tra le migliori dell’area mediterranea. Già minacciata dalla concatenazione di eventi atmosferici, aumento delle temperature e crescita dei combustibili fossili, ha subito di nuovo  la crudeltà della combustione per mano dell’uomo. Di fronte al costo sociale ed economico di un tale disastro, bisogna riconoscere che qualcosa non va nella prevenzione ma anche nella coscienza delle persone. Peggio ancora se consideriamo che gli spazi verdi nelle aree urbanizzate sono meno dell’8% delle superfici cittadine.

Le norme

Ci sono leggi e regolamenti per incrementarli ma Legambiente sostiene  che solo 8 Comuni capoluogo su 108 hanno preparato un Piano del verde. “Come dimostrano i roghi di questa estate- ha detto all’Ansa Antonio Nicoletti servono politiche adeguate per tutelare i boschi e le foreste, perciò basta  ritardi nell’approvazione della Strategia Forestale Nazionale”. Facile a questo punto il riferimento alla recente Cop 26 di Glasgow con l’urgenza di investire sulla deforestazione e spingere per una strategia integrata contro i cambiamenti climatici.

La Co2

Le valutazioni di Legambiente sono apprezzabili, ma è chiaro che la strada per l’ unità tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo è  solo appena tracciata. Se dalla Conferenza scozzese fosse venuto fuori un documento più incisivo, espressione di un “pensiero unico” sui mali del pianeta saremmo concentrati a valutare le politiche ambientaliste dei singoli governi. Ma Cop26 non ha centrato gli obiettivi e un Paese come l’Italia esposto a tutti i cambiamenti climatici ed energetici continuerà per molto tempo ancora a fare i conti con fenomeni estremi. E tra questi ultimi dobbiamo, purtroppo, inserire anche 290 milioni di tonnellate di anidride carbonica ingoiata dalle foreste italiane negli ultimi dieci anni. Il prodotto di attività umane che vanno cambiate.

 

 

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82