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Bari-Benevento 2-0: sanniti penalizzati dall’arbitro

Bari-Benevento 2-0: sanniti penalizzati dall’arbitro

02 Aprile 2023 1 Di Matteo Cefalo

Bari-Benevento 2-0: la gara del San Nicola falsata dall’arbitraggio di Piccinini, i tifosi non ci stanno. Ora la salvezza è una chimera.

Bari-Benevento 2-0: i giallorossi approcciano bene al match, ma ci pensa l’arbitro a mandare tutto all’aria; la salvezza si allontana sempre più

Alle 16:15 di ieri, allo stadio San Nicola, è andata in scena Bari-Benevento. I giallorossi di Stellone, reduci da un periodo negativo in una stagione ancor più negativa, erano chiamati ad una delle ultime occasioni per risollevarsi dal fondo della classifica. Il tempo scorre inesorabile, mancano sempre meno giornate e le dirette concorrenti sono sempre più distanti. Ed è proprio per questo che il match in terra pugliese non poteva essere sbagliato. Ma, per quanto molte volte quest’anno la squadra sannita sia stata carnefice di sé stessa, non si può dire altrettanto per la gara di ieri.

Stellone, infatti, ha mandato in campo una formazione sbarazzina, inedita e accattivante, che ha saputo mettere sotto gli avversari nella prima mezz’ora, concedendo poco e rendendosi pericolosa in avanti, come mai in questa stagione. Confermata la difesa a quattro, con Veseli e Tosca al centro e Foulon e capitan Letizia sulle fasce. Solito centrocampo folto delle ultime uscite, con Improta, Tello, Viviani ed Acampora. Ma la vera sorpresa si è registrata in attacco. Via gli impalpabili Simy e La Gumina, dentro l’inedito tandem Carfora-Pettinari. Il giovanissimo classe 2006, esordiente nell’incontro casalingo col Sudtirol, si è ancora una volta dimostrato intraprendente, affamato ed intelligente, l’unico in grado di inventare qualcosa sulla trequarti campo. Anche Pettinari, centravanti arrivato a gennaio in sostituzione di Forte, ma quasi mai impiegato finora per via di alcune noie fisiche, si è mosso bene.

Tutto sommato, dunque, in quel di Bari, nel primo tempo, si è visto un Benevento quanto mai in forma. Ma il vero protagonista del match, nostro malgrado, è stato il direttore di gara, Marco Piccinini da Forlì. L’arbitro romagnolo, infatti, ha indirizzato pesantemente la gara dalla parte dei biancorossi sin dalla mezz’ora. Prima un’ammonizione inesistente per Acampora, in occasione di un fallo anch’esso inventato.

Poi la più grande macchia del match: al 34′ Vicari tocca la palla nettamente col braccio, in area. Sarebbe rigore per il Benevento. E lo è, tant’è vero che il VAR richiama Piccinini al monitor. Sembra tutto scritto. Senonché il forlivese decide di non concedere comunque il rigore alla strega per un precedente “fallo” di Viviani ai danni di Cheddira, che non aveva (giustamente) ravvisato. Una dinamica, quella del “falletto” da campo, che non rientra nelle competenze del VAR, ma che deve essere giudicata in diretta dall’arbitro.

Da qui in poi i beneventani si innervosiscono. E la partita inizia ad essere in salita. Prima Acampora si fa espellere per un fallo in ritardo ai danni di un avversario. Il secondo giallo è sacrosanto, ma non dimentichiamo che il centrocampista era stato ammonito in precedenza per un fallo inesistente. Poi, in avvio di ripresa, Piccinini concede un rigore ai pugliesi. Ancora una volta la dinamica dell’assegnazione è del tutto errata. Foulon e Cheddira si scontrano in area di rigore in seguito ad un tiro del marocchino deviato dal belga. L’arbitro concede giustamente il calcio d’angolo. Ma il VAR lo richiama ancora. Stavolta un contrasto di gioco, che si fa ancor di più fatica a definire fallo rispetto a quello di Viviani, comporta un rigore per i baresi. Di nuovo il VAR è intervenuto in dinamiche che non gli competono.

Antenucci realizza. La partita si innervosisce ancora di più. Anche Viviani viene espulso, per l’ennesima volta in questa stagione. E Folorunsho raddoppia. Bari-Benevento termina sul 2-0. Le streghe restano a quota 29 punti, con la zona playout che dista 5 lunghezze, che potrebbero diventare 6 in caso di risultato utile del Perugia nel recupero con la Reggina.

Ma stavolta non ce la si può prendere con i giallorossi. Da quando Stellone siede sulla panchina del Benevento, infatti, i sanniti sono già stati penalizzati dall’arbitro nelle gare con Ascoli e Como. E alla terza volta tutto diventa più insostenibile. Fin quando la retrocessione arriva per demeriti propri non si può obiettare nulla, ma in questo modo c’è tanta rabbia. Specie per una tifoseria, come quella sannita, che ha dovuto rinunciare alla Serie A due anni fa anche per le folli decisioni di Mazzoleni nel match col Cagliari. Ed a maggior ragione fa rabbia sapere che ad arbitrare i sanniti ieri sia stato Piccinini, direttore di gara già coinvolto nell’affaire Mourinho-Serra avvenuto in Cremonese-Roma. Si spera che Vigorito torni a farsi sentire, proprio come accadde in quel famoso Benevento-Cagliari.

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