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Benevento-Sudtirol 0-2: un passo avanti e due indietro

Benevento-Sudtirol 0-2: un passo avanti e due indietro

02 Marzo 2023 0 Di Matteo Cefalo

Benevento-Sudtirol 0-2: la squadra di Stellone vanifica i passi avanti compiuti nelle ultime uscite con una brutta prova. Situazione grave.

Benevento-Sudtirol 0-2: bruttissima prova dei giallorossi, annullati dagli altoatesini

Proprio nel momento in cui i giallorossi sembravano sul punto di uscire dalla terribile crisi che li aveva colpiti a cavallo della sosta e che aveva portato ad un’inevitabile rivoluzione tecnica, il Benevento è tornato malamente a cadere. Benevento-Sudtirol, andata in scena alle 20:30 di ieri sera, si è chiusa con un netto 0-2 in favore degli ospiti.

Ma ciò che più preoccupa la tifoseria sannita non è tanto il risultato in sé per sé, al quale in questi mesi ci si era purtroppo abituati, quanto piuttosto l’incredibile involuzione palesata ieri sera dalle streghe dopo i passi avanti mostrati nei match contro il Brescia e l’Ascoli. Seppur senza brillare, infatti, i giallorossi erano quantomeno scesi in campo con grinta e determinazione, che lasciavano ben sperare. Soprattutto se rapportate alla totale mancanza di motivazioni che aveva caratterizzato la gestione Cannavaro. Ed è proprio per questa “rinascita” nelle ultime due uscite che non si riesce a capire cosa sia successo al Benevento contro il Sudtirol.

A partire proprio dalla grinta e dalla determinazione, immediatamente venute meno al primo ostacolo, vale a dire il vantaggio bolzanino firmato Belardinelli. E una squadra che si scioglie al primo gol subito, ahinoi, è una squadra mentalmente debole e che difficilmente riuscirà a raggiungere la salvezza in un campionato complicato come la Serie B. Specie se associata a questa assenza di carattere c’è anche una penuria tecnico-tattica mai così grave come in questo momento.

Il 4-2-3-1/4-5-1 proposto da Stellone nelle ultime partite, infatti, aveva convinto poco dal punto di vista offensivo. Ma almeno aveva portato tanta sostanza a centrocampo. Dunque qualcosa di buono si era visto, soprattutto per quanto riguarda la tenuta difensiva, con zero reti subite in due match. Ma in occasione di Benevento-Sudtirol anche il tecnico romano è sembrato essere in totale confusione.

Il modulo è rimasto invariato, ma sono cambiati gli interpreti. La prima scelta senz’altro opinabile è relativa ai due terzini: perché Foulon a destra e Letizia a sinistra? Se il capitano si è comportato quantomeno discretamente, infatti, il belga è apparso più che fuori luogo dirottato sulla fascia destra. E allora perché non invertire nuovamente i due, soprattutto nel momento in cui Foulon ha fallito tre semplici disimpegni nel giro di un minuto?

A centrocampo non è andata meglio. Anzitutto perché arretrare l’uomo più in forma del momento, Tello, inspiegabilmente troppo lontano dalla porta per poter far male agli altoatesini? Soprattutto se in avanti a sostituirlo è uno scarsissimo Koutsoupias, che di centrocampista offensivo non ha nulla. Impalpabile anche Jureskin, sia nel primo tempo come esterno alto a destra che nel secondo come terzino sinistro in sostituzione di Letizia, finalmente spostato dall’altro lato.

L’attacco, invece, non fa più notizia. Ieri è toccato a Simy partire titolare. Giusto il tempo di sbagliare un gol già fatto di testa, con l’unico cross tentato dai giallorossi che ha effettivamente raggiunto l’area. Azione fotocopia del vantaggio ospite arrivato solo un minuto dopo, che Belardinelli, invece, non fallisce. Dopodiché il nigeriano finisce ingabbiato nella fenomenale organizzazione difensiva dei bolzanini di Bisoli. Nel secondo tempo, invece, con l’ingresso di La Gumina, è come se il Benevento giocasse in 10. Come al solito.

Per quanto riguarda la retroguardia, invece, l’inedito duo Pastina-Tosca non ha sofferto particolari patemi. Ma la prova è senza dubbio insufficiente. Gli avversari, infatti, sono arrivati in porta con due o tre tocchi. E le 3/4 ripartenze che hanno imbastito sono andate tutte a buon fine. Dei giallorossi, dunque, si salva solo qualcuno. Karic, per abnegazione. E senz’altro Lorenzo Carfora, attaccante classe 2006, ieri all’esordio. Di gran lunga il più propositivo dei sanniti. E questo è tutto un dire.

Per il resto una prova totalmente da dimenticare, con la testa che deve già andare alla trasferta di Terni di domenica. Con la retrocessione che si fa un rischio sempre più concreto. Va fatto un plauso al Sudtirol, neopromossa che si comporta come una “squadra di Serie B” vera e propria, quadrata, rognosa e impeccabilmente organizzata. Senz’altro gli altoatesini di Bisoli potranno dire la loro in chiave promozione in Serie A. Da segnalare anche il bel gesto dei tifosi sanniti, che rendono omaggio con uno striscione all’unico tifoso bolzanino giunto a sostegno dei suoi.

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