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Candidati alle Europee, Bordoni in lista con la Lega per la libertà e le autonomie

Candidati alle Europee, Bordoni in lista con la Lega per la libertà e le autonomie

25 Maggio 2024 1 Di Pietro Nigro

Tra i candidati alle Europee della Lega nel collegio Italia Centrale c’è Davide Bordoni, dirigente del partito e consigliere di Salvini che punta soprattutto su cittadini, imprese e libertà individuali.

Candidati alle Europee, Bordoni in lista con la Lega per la libertà e le autonomie

Davide Bordoni è segretario regionale della Lega nel Lazio e consigliere del vicepremier Matteo Salvini. È candidato alle elezioni europee nella lista del Carroccio nella circoscrizione Centro. Il suo impegno in politica inizia nel 2001, quando a soli 28 anni viene eletto presidente del X° Municipio di Roma. Più volte consigliere capitolino, ha ricoperto il ruolo di assessore.

Quali sono gli obiettivi principali a cui vuole dedicare il suo mandato elettorale nel caso sia eletto?

“Voglio mettermi subito al lavoro per portare in Europa le necessità che cittadini e imprese, con cui mi confronto quotidianamente, mi sottopongono e sottopongono alla Lega. Battermi per difendere il lavoro, le aziende che producono ricchezza e danno lustro al nostro Paese, e per difendere le libertà individuali, compresa la libertà di espressione. L’UE deve tornare a produrre politiche di buonsenso e di crescita, non deve continuare a percorrere strade che si sono dimostrate fallimentari. Mi riferisco in particolare agli errori fatti con la direttiva Bolkestein e con il Green Deal. Le attività piccole e medie costituiscono l’ossatura del nostro Paese e non possiamo lasciarle soffocare sotto quintali di burocrazia imposta da Bruxelles, o peggio danneggiarle, col rischio di farle chiudere, per favorire imprese cinesi. La Lega intende subito intervenire su questi provvedimenti che mettono a rischio il lavoro e gli investimenti fatti negli anni, con sacrificio, dalle famiglie italiane”.

Quali valori umani e politici porta nella sua candidatura?

“Intendo soprattutto portare a Bruxelles la voce dei territori. Da oltre trent’anni faccio politica attiva a Roma e nel Lazio, con passione e con l’obiettivo di migliorare il nostro Paese. Oggi mi candido al Parlamento europeo perché voglio mettere al servizio dei cittadini questa esperienza pluridecennale che ho maturato in Campidoglio, da amministratore locale attento ai bisogni dei cittadini e del territorio. Sono determinato e consapevole di avere gli strumenti per fare un buon lavoro a Bruxelles e Strasburgo, perché ritengo che la conoscenza approfondita di un territorio e la capacità di saperlo amministrare sia fondamentale per ottenere risultati concreti in Europa”.

Bordoni vuole più autonomie regionali e meno burocrzia; Difesa unica no, meglio pensare alle frontiere

Sul tema delle istituzioni europee, quali idee ha e in che direzione pensa che si debbano riformare?

“Negli ultimi trent’anni abbiamo assistito a una continua cessione di sovranità a Bruxelles. Il mantra “più Europa” si è tradotto spesso in soluzioni superficiali ai problemi emergenti nei singoli Paesi membri. È ora che l’Unione europea segua un percorso nuovo respingendo l’illusione di un “super-Stato”, per valorizzare di più le autonomie regionali. La Lega vuole un’Europa che rimetta al centro il cittadino e il territorio. Di sicuro vogliamo salvaguardare lo strumento del voto all’unanimità in Consiglio perché svolge un ruolo cruciale nel garantire la tutela degli interessi e l’equilibrio tra i singoli Stati membri. Una procedura che favorisce il raggiungimento di compromessi stabili tra gli Stati membri tramite consenso, senza il rischio che si vengano a creare blocchi di Stati più forti e spaccature”.

Quali idee ha in particolare sulla politica economica europea? E quali invece sulla politica internazionale e di difesa?

“Vogliamo fermare la pericolosa china dirigista dell’attuale Unione europea, che mette a rischio sia la casa degli italiani, con l’introduzione di nuove tasse, che le auto degli italiani, obbligandoci a comprare solo vetture elettriche nei prossimi anni. Oggi servono meno regolamenti, meno burocrazia e più interventi a sostegno delle imprese. Sul fronte sicurezza, è necessario incrementare la trasparenza del processo legislativo europeo, avere maggiore chiarezza sul ruolo ricoperto dalle Ong. Le risorse economiche che i Paesi membri hanno a disposizione per la difesa non vanno investite in improbabili eserciti europei, che non è chiaro quanto costerebbero né da chi sarebbero guidati, bensì vanno usate per rafforzare la difesa dei confini dell’Unione e per prevenire le partenze illegali dei clandestini verso le nostre coste. Riguardo alla politica estera dico solo che, nell’attuale contesto geopolitico, la Lega resta impegnata nel favorire tutti gli sforzi diplomatici necessari a una risoluzione pacifica delle crisi geopolitiche in corso e soprattutto ad evitare ulteriori escalation militari. L’Europa è nata basandosi su una idea di pace dopo due guerre mondiali sanguinose. Dobbiamo rilanciare questo ruolo in un mondo sempre più complesso e contraddistinto da fragili equilibri”.

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